La storia del leggendario concerto berlinese di Roger Waters dopo la caduta del Muro

Pochi mesi dopo la caduta del Muro di Berlino Roger Waters organizzò nella capitale tedesca un faraonico show dove suonò esclusivamente l’album The Wall

Il 9 novembre del 1989, migliaia di berlinesi incominciarono a demolire il Muro che, per quasi trent’anni, aveva diviso la loro città. Poco mesi più tardi, il 21 luglio 1990, gli stessi abitanti di Berlino furono testimoni della costruzione di un altro muro. Ma questa volta l’immensa costruzione, paradossalmente, avrebbe unito ancora di più la città. Quel giorno Roger Waters, insieme a numerosi ospiti, suonò per intero l’album The Wall, l’opera rock composta insieme ai Pink Floyd nel 1979.

Un evento carico di valenza simbolica

Il colossale palco venne costruito nella spianata di Potsdamer Platz. L’evento si caricò così di un’ulteriore valenza simbolica, dato che la piazza, nel corso degli anni della divisione, era stata ‘terra di nessuno’, una vuota, immensa, distesa di terra. Con il concerto Potsdamer Platz era ritornata ad essere uno dei fulcri principali della vita berlinese, come era stata fino a prima della costruzione del Muro. Per assistere al concerto, trasmesso in mondovisione, si radunarono nella piazza 350.000 persone. L’opera dei Pink Floyd, composta 11 anni prima, come scritto in un articolo di Repubblica dell’epoca, «ha ritrovato un suo significato vivo e attuale in questa rappresentazione di un abbraccio ideale delle due Berlino».

Sul palco insieme a Roger Waters decine di musicisti e attori internazionali

Ad aprire il concerto, sulle epiche note di In the Flesh?, prima canzone di The Wall, furono gli Scorpions. Di certo la scelta non fu casuale, dato che la band è forse uno dei gruppi hard-rock tedeschi più famosi di tutti i tempi. Ma di certo gli Scorpions non furono gli unici special-guests invitati da Waters per celebrare la storica caduta del Muro. Nel corso della serata si susseguirono sul palco musicisti del calibro di Cindy Lauper, Ute Lemper, Bryan Adams, Van Morrison, Sinéad O’Connor, Marianne Faithfull, Joni Mitchell e la Berlin Radio Symphony Orchestra. Ma anche alcuni attori come Tim Curry e Albert Finney presero parte al mastodontico show, durante il processo al protagonista di The Wall, Pink, nel brano intitolata, appunto, The Trial. Waters aveva anche contattato altri prestigiosi nomi della scena musicale internazionale come Peter Gabriel, Eric Clapton e Bruce Springsteen che però rifiutarono di partecipare.

In The Wall Roger Waters riversò tutte le sue ansie e paranoie

The Wall venne pubblicato nel 1979. Nonostante fosse stato registrato da tutti i Pink Floyd, e pubblicato con il nome della band, si trattava di un’opera completamente pensata e scritta da Roger Waters. Di fatto The Wall sancì il definitivo distacco di Waters dagli altri membri dei Pink Floyd. Uno strappo che non venne mai ricucito – anzi, ancora oggi Waters e Gilmour continuano a bisticciare – e che portò al definitivo abbandono del bassista nel 1985. Per Waters, The Wall è stato una sorta di seduta psicoanalitica in musica in cui poter sfogare tutte le sue ansie e paranoie. Il protagonista dell’album, Pink – rockstar complessata che arriva a costruirsi un ‘muro’ per estraniarsi dal mondo – altri non è che un alter ego del musicista. Tra madri ossessive e iperprotettive, un sistema scolastico repressivo, groupie ed eccessi di ira, Pink si isola sempre di più dal mondo esterno. Arriverà a essere l’imputato di un catartico auto-processo attraverso il quale riuscirà ad assolversi e a far crollare il muro dietro al quale si era nascosto.

Il concerto berlinese venne riproposto 20 anni dopo con un lunghissimo tour che divenne uno dei più redditizi della storia della musica

A seguito della pubblicazione di The Wall, Roger Waters e soci si imbarcarono in un breve tour di 31 date in Nord America ed Europa. Nei concerti i Pink Floyd suonarono esclusivamente le canzoni dell’album, senza proporre i loro classici. Le colossali scenografie, l’impianto audio e gli effetti speciali  – che comprendevano quasi tutti gli elementi che, molti anni dopo, gli spettatori di Potsdamer Platz poterono ammirare, tra cui la costruzione del muro nel corso dell’esibizione – rappresentarono, all’epoca, una rivoluzione per i concerti dal vivo. Una produzione tanto innovativa quanto costosa dato che, alla fine dei conti, il bilancio del tour si chiuse in rosso. L’intero impianto scenico di The Wall così come immaginato da Waters di certo non era ancora pienamente attuabile visti gli scarsi mezzi tecnologici dell’epoca.

Ma, 10 anni dopo, a Berlino – grazie anche ai progressi tecnologici fatti nel mondo della scenotecnica – il progetto di Roger Waters potè essere rappresentato così come il musicista l’aveva pensato. Per vent’anni i fan di Waters avevano pensato che la riproposizione di The Wall a Berlino fosse rimasto un unicum nella carriera dell’artista. Ma Waters, nel 2010, si imbarcò in un faraonico tour  – che comprese 219 date in tutto il mondo – in cui ripropose, musicalmente e visivamente, The Wall. Questa volta i conti tornarono, dato che, a oggi, il The Wall Tour di Roger Waters è il terzo giro di concerti con gli incassi più alti della storia della musica per un artista solista.

La scaletta del concerto berlinese di Roger Waters del 1990

  • In the Flesh?  – Scorpions
  • The Thin Ice con Ute Lemper e Berlin Radio Symphony Orchestra
  • Another Brick in the Wall Part 1
  • The Happiest Days of Our Lives
  • Another Brick in the Wall Part 2 con Cyndi Lauper
  • Mother con Sinéad O’Connor
  • Goodbye Blue Sky con Joni Mitchell
  • Empty Spaces con Bryan Adams
  • What Shall We Do Now? con Bryan Adams
  • Young Lust con Bryan Adams
  • One of my Turns
  • Don’t Leave Me Now
  • Another Brick in the Wall Part 3
  • The Last Few Bricks
  • Goodbye Cruel World

Set 2

  • Hey You con Paul Carrack
  • Is There Anybody Out There
  • Nobody Home
  • Vera
  • Bring the Boys Back Home
  • Comfortably Numb con Van Morrison e The Band
  • In the Flesh con Scorpions
  • Run Like Hell con Scorpions
  • Waiting for the Worms con Scorpions
  • Stop
  • The Trial con Tim Curry, Albert Finney, Ute Lemper, Thomas Dolby, Marianne Faithfull
  • The Tide Is Turning con Roger Waters, Joni Mitchell, Cyndi Lauper, Bryan Adams, Van Morrison e Paul Carrack
  • Outside the Wall

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Immagine di copertina Roger Waters – The Wall – Live in Berlin 1990 Screenshoot da Youtube