La storia dei Beatles ad Amburgo

Amburgo, la città dove la carriera dei Beatles ebbe una svolta radicale. Un luogo che li formò musicalmente e caratterialmente e che influenzò anche il loro look

Ad Amburgo i Beatles diventarono i Beatles. Il 17 agosto 1960 salirono per la prima volta sul palco dell’Indra Club, a pochi passi dal quartiere a luci rosse. Una serata importante che diede via ai cosiddetti Hamburg days, 281 concerti in cui i ragazzi di Liverpool si fecero le ossa lavorando sette giorni su sette per 2,50 sterline al giorno e imparando a farsi amare dal pubblico. Oltre ad averli influenzati dal punto di vista musicale e caratteriale, Amburgo influirà anche sul loro look. Qui infatti incontrarono Klaus Voormann – illustratore che in seguito disegnerà la copertina di Revolver e con cui instaurarono un sodalizio artistico – e la sua fidanzata Astrid Kirchherr. È proprio Astrid che convinse i Beatles a pettinarsi i capelli con la chioma lunga sul collo e la frangetta sulla fronte, taglio simbolo della band.

Gli esordi

La formazione dell’epoca non era quella che tutti conosciamo. Nella band c’erano cinque elementi e Ringo Starr non faceva ancora parte del gruppo. Al suo posto, alla batteria, Pete Best. Stuart Sutcliffe, invece, suonava il basso prima di Paul McCartney che, all’epoca, imbracciava la chitarra. All’epoca erano appena adolescenti, George Harrison era addirittura minorenne tanto che quando la polizia tedesca lo scoprì, rispedì tutta la band in Inghilterra, e i ragazzi tornarono in Germania solo sei mesi dopo. John Lennon e Paul McCartney dovettero convincere i genitori a lasciarli andare. John Lennon li persuase ingigantendo la cifra che avrebbe guadagnato, mentre nel caso del Macca fu l’agente Allan Williams a fare una visita personale ai genitori. Arrivati ad Amburgo i giovani musicisti si dovettero accontentare di alloggiare in una sala dismessa del cinema Bambi Kino, in una stanza di cemento fredda con letti a castello, situata vicino ai bagni delle donne. Due di loro – Best e McCartney – vennero poi arrestati e cacciati dalla Germania poiché avevano incendiato dei preservativi all’interno della stanza. Dai difficili esordi la loro situazione migliorò gradualmente. Fu proprio ad Amburgo che firmarono il loro primo contratto e dai primi piccoli club arrivarono a suonare allo Star-Club, un teatro con 2.000 posti a sedere. Inoltre fu proprio qui che si creò la formazione dei Fab4 che, negli anni successivi, scalò le classifiche di tutto il mondo e scrisse alcune delle pagine più importanti della musica contemporanea. I Beatles e Ringo Starr si incontrarono nei palchi dei club di Amburgo. Anche Ringo, infatti, era nella città tedesca con la sua band Rory Storms & The Hurricanes.

Amburgo per i Beatles

“È stato ad Amburgo che abbiamo davvero fatto progressi. Dovevamo provare tutto quello che ci passava per la testa. Non c’era nessuno da cui copiare. Suonavamo quello che ci piaceva di più, e ai tedeschi andava bene così, purché il volume fosse alto”. Queste le parole di John Lennon quando ricordava l’esperienza ad Amburgo. Secondo lui i veri Beatles erano proprio quelli dell’avventura nella città tedesca. George Harrison poi racconta che è come se avessero fatto un apprendistato ad Amburgo, è lì che avevano imparato a suonare di fronte a un pubblico. Anche Stuart Sutcliffe, in una lettera alla madre, scriveva come i Beatles fossero “migliorati mille volte dal nostro arrivo”. Purtroppo Sutcliffe morì nel 1962 proprio ad Amburgo – dove era rimasto dopo essersi fidanzato con la Kirchherr – a causa di un’emorragia cerebrale.
Dall’esperienza di Amburgo sono nate due canzoni registrate anche in tedesco “Komm, gib mir deine Hand” (I Wanna Hold Your Hand) e “Sie liebt dich” (She loves you).

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Immagine di copertina: Beatles ©Kosta Korcari da Flickr CC BY-SA 2.0