Importante vescovo tedesco si scusa per il passato omofobo della Chiesa protestante
Il vescovo Christian Stäblein della Chiesa Evengelica di Germania chiede perdono alla comunità LGBTQ+ per l’atteggiamento omofobo perpetrato in passato
Durante una funzione nella cattedrale Marienkirche di Berlino, il Dr. Stäblein, vescovo della chiesa di Stato di Berlino-Brandeburgo (EKBO), ha chiesto perdono alla comunità LGBTQ+ del Paese per qualsiasi dolore e discriminazione causati dalla sua Chiesa. Il Reverendo ha detto di essere “sconvolto dalla stigmatizzazione che abbiamo perpetrato” su persone omosessuali, bisessuali, transgender e queer. “Siamo responsabili, come comunità, di questi torti” ha aggiunto, chiedendo perdono a Dio.
Tra gli abusi, il vescovo Stäblein ha menzionato il licenziamento delle persone LGBTQ+ impiegate nella Chiesa, indagini abusive sulle vite personali dei suoi partecipanti e l’allontanamento di persone queer che cercavano di utilizzare strutture offerte dalla Chiesa. Il vescovo ha inoltre denunciato il più generale insegnamento della Chiesa secondo cui le persone LGBTQ+ debbano sopprimere se stesse, vivendo una vita di celibato. Egli si è infine opposto alla sconsacrazione del proprio clero scopertosi gay. “Li abbiamo discriminati e resi dei reietti”, ha detto. “Dobbiamo presumere che molte più persone siano state danneggiate da queste pratiche di quante ne conosciamo o possiamo documentare”. Il vescovo ha poi aggiunto che “questo ha contribuito ad aggravare, piuttosto che contrastare, la discriminazione che essi affrontavano nella più ampia società tedesca”.
Una lenta apertura verso la comunità LGBTQ+
La sua dichiarazione è l’ultimo passo della Chiesa di Berlino per aprirsi alla comunità LGBTQ+ – ed esaminare il suo passato. L’EKD (Evangelische Kirche in Deutschland) ha iniziato a liberalizzare la sua posizione sull’omosessualità negli ultimi 20 anni, introducendo servizi di benedizione per le coppie omosessuali e intersessuali nel 2002 e introducendo il matrimonio omosessuale nel 2017 – un anno prima del parlamento tedesco.
Non tutte le chiese dell’EKD sono però così liberali sulla questione: la Chiesa sassone, più conservatrice, offre alle coppie dello stesso sesso una benedizione privata ma nessun servizio di matrimonio in chiesa.
Sul versante cattolico
Nel frattempo, in Germania anche i sacerdoti cattolici sembrano aprirsi alla comunità LGBTQ+, concedendo benedizioni alle coppie omosessuali nonostante l’opposizione di Roma. A marzo, in una nota esplicativa diffusa dalla sala stampa vaticana, la Congregazione per la Dottrina della fede ha infatti affermato che “non è lecito impartire una benedizione a relazioni, o a partenariati anche stabili, che implicano una prassi sessuale fuori dal matrimonio (vale a dire, fuori dell’unione indissolubile di un uomo e una donna aperta di per sé alla trasmissione della vita), come è il caso delle unioni fra persone dello stesso sesso”. La nota è stata firmata dallo stesso Papa Francesco.
Data la rinomata apertura e accoglienza del pontefice nei confronti delle persone omosessuali, gli osservatori vaticani hanno cercato di dare un senso al documento e alle motivazioni del Papa, interpretando l’ordine come un avvertimento ai leader cattolici in Germania. Questi ultimi stanno infatti tenendo, da anni, una serie di incontri con lo scopo di riesaminare diverse questioni importanti all’interno della Chiesa, tra cui il ruolo delle donne e l’insegnamento sulla sessualità. Una tendenza che, a quanto pare, sembra costituire un pericolo per il Vaticano.
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