Il già bellissimo Palazzo della Cancelleria di Berlino diventerà ancora più grande
Previsto per il 2023 un piano per espandere e rinnovare il Palazzo della Cancelleria di Berlino. Supererebbe in dimensioni la Casa Bianca e il Palazzo dell’Eliseo
Il Palazzo della Cancelleria federale è una creazione postmoderna di vetro, metallo e cemento armato, ironicamente soprannominato dai berlinesi “lavatrice federale” o “bagno degli elefanti”. Situato nel Regierungsviertel – il quartiere governativo di Berlino – e affacciato sulle rive del fiume Sprea, il Palazzo è la sede del Cancelliere tedesco e, insieme ai vari ministeri, costituisce l’ufficio esecutivo del governo tedesco. Progettato dagli architetti tedeschi Axel Schultes e Charlotte Frank, il Bundeskanzleramt ha una superficie di circa 19.000 metri quadrati. Nonostante le già imponenti dimensioni, un piano del governo per espanderlo e rinnovarlo è in discussione dal 2010. I lavori inizieranno nel 2023 – complici i continui rimandi – e dureranno almeno quattro anni. Il piano, che costerà 600 milioni di euro e che ha già attirato diverse critiche, sembra essere prematuro per molti. L’attuale edificio della Cancelleria ha infatti solo 20 anni – gli anni a partire da quando, dopo la riunificazione del Paese, le sedi del governo e della Cancelleria sono tornate a Berlino.
Il significato estetico
Predecessore dell’edificio fu la Neue Reichskanzlei, fatta progettare da Hitler negli anni ’30. L’edificio, opera del famigerato architetto Albert Speer, fu parzialmente distrutto quando gli Alleati raggiunsero Berlino. La storica d’architettura Emily Pugh, autrice del libro Architecture, Politics and Identity in Divided Berlin, ha descritto l’edificio di Hitler come una casa a schiera “esagerata e rivestita di marmo”. Pugh ha aggiunto quanto sia importante nella memoria culturale tedesca che la Reichskanzlei non sia mai stata ricostruita né riflessa nello stile della nuova Cancelleria. “È interessante che la moderna Cancelleria abbia deciso di impiegare l’architettura contemporanea ed evitato riferimenti a periodi o stili storici”, nota Pugh. “Molto probabilmente, si voleva evitare qualsiasi cosa che potesse essere interpretata come una sovrabbondanza di orgoglio nazionale. C’era il desiderio di ricominciare da capo”. La Cancelleria di Hitler fu inoltre costruita in continuum con quella imperiale, monumentale e sontuosa. “Non è una coincidenza che la nuova sia praticamente l’opposto – astratta e trasparente”, ha spiegato Katja Hoyer, storica e autrice di Blood and Iron: The Rise and Fall of the German Empire. “La quantità di vetro serve a mostrare che non ci sono affari loschi in corso. Gli argomenti concettuali superano di gran lunga l’estetica”.
Le prime critiche
Helge Braun, capo della Cancelleria federale, ha più volte ribadito la necessità del piano, dato l’inadeguato spazio attuale; il personale è compresso nello spazio, e molti devono lavorare in uffici esterni, sostiene. Previsti nel piano sono oltre 400 nuovi uffici, passerelle, tunnel, un giardino d’inverno e un eliporto. Un po’ troppo, per alcuni. Come fanno notare i critici, la Cancelleria è già una tra le più grandi sedi di un leader nel mondo occidentale, e la nuova estensione – eccessivamente costosa (18.000 euro al metro quadrato) e ricca di progetti non necessari – la renderà più grande della Casa Bianca statunitense e del Palazzo dell’Eliseo parigino.
“Nuova megalomania tedesca”
Ma le lamentele non finiscono qui. Il quotidiano conservatore Frankfurter Allgemeine Zeitung accusa il Paese di una “nuova megalomania tedesca”, mentre un titolo del settimanale Die Zeit ha suggerito che l’estensione rappresenti un tentativo di trasformare la Germania in una sorta di “grande Stato presidenziale”. Anche Rainer Holznagel, presidente della Federazione dei contribuenti tedeschi, si è dimostrato sprezzante, definendo il piano “sontuoso”. “Evidentemente l’obiettivo non è quello di erigere un edificio funzionale costruito appositamente”, ha detto a DW in una dichiarazione. “Penso che questo mandi un segnale sbagliato – specialmente nella crisi del COVID-19 con il suo deficit pubblico record”. Uno spunto di riflessione interessante sull’origine dell’opposizione all’espansione dell’edificio lo offre la storica Hoyer. “La gente non vuole che venga dato troppo potere al Cancelliere”, ha detto. “Quindi qualsiasi estensione delle loro manifestazioni fisiche potrebbe essere vista con sospetto”.
In ogni caso, la Cancelleria sembra rimanere fedele alla propria posizione.
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Immagine di copertina: Federal Chancellery ©Sylabo via Pixabay CC0