Il concerto di Bruce Springsteen del 1988 a Berlino Est che segnò la storia del Muro
Quando la musica abbatte le barriere: il memorabile concerto di Bruce Springsteen nella Berlino Est ed il suo contributo alla storia del Muro
19 luglio 1988, velodromo di Radrennbahn Weissensee – Berlino Est. Bruce Springsteen, all’apice della sua carriera con il giro di concerti Tunnel of Love Express Tour, regalò ai berlinesi dell’Est il più grande evento della Germania Orientale. Quella sera la DDR – nel tentativo disperato di mitigare parte della crescente tensione nella popolazione – diede il via libera per ingaggiare uno dei musicisti più popolari dell’Occidente, aprendo definitivamente le sue frontiere al rock occidentale. I biglietti venduti furono 160.000, 20 marchi ciascuno, ma successivamente si stimarono circa 300.000 persone presenti. La realizzazione dell’evento fu possibile grazie alla Freie Deutsche Jugend (Libera Gioventù Tedesca) che ottenne l’approvazione dalla Stasi promuovendo il concerto come un evento di solidarietà per il Nicaragua. Tenuto all’oscuro, Springsteen rifiutò qualsiasi tipo di strumentalizzazione, chiedendo la rimozione dei manifesti. Toccante il suo discorso di apertura, di cui si ricordano ancora le parole: “È bello essere a Berlino Est. Voglio dirvi che non sono qui né a favore né contro alcun governo. Sono venuto a suonare rock ‘n’ roll per voi abitanti di Berlino Est nella speranza che un giorno tutte le barriere vengano abbattute. Vi ringrazio”. Sebbene l’organizzazione vietò a Springsteen di usare la parola “muro” durante il suo concerto, il riferimento fu comunque esplicito. 16 mesi dopo il sogno si avverò. Secondo il giornalista Erik Kirschbaum, Springsteen divenne un simbolo chiave per le sorti del Muro: con il suo concerto scosse l’animo del suo pubblico innescando un processo irreversibile.
300.000 persone al concerto di Bruce Springsteen: il più grande evento della DDR
Il concerto di Bruce Springsteen divenne memorabile nella storia della DDR. L’autore di Born In The USA, tuttavia, non fu il primo ad esibirsi nella Germania Orientale. Già l’anno precedente Bob Dylan si esibì a Berlino Est, seguito da Joe Cocker a Dresda nello stesso anno. Springsteen, però, quella sera batté ogni record: gli organizzatori dell’evento stimarono 300.000 persone presenti. Sembrava che tutta la DDR si fosse riunita per assistere al concerto. Solo un anno prima David Bowie suonò a Berlino Ovest per il suo Glass Spider tour, attirando migliaia di berlinesi del blocco orientale ai pressi del muro e provocando una brutale sommossa. Per questo motivo, il concerto di Bruce Springsteen venne disposto al velodromo di Weissensee, bel lontano dal muro e sotto stretta sorveglianza militare. L’evento durò quattro ore dove Springsteen, accompagnato dalla E Street Band, si esibì con un repertorio di 32 canzoni iniziando il concerto con una dei suoi brani più famosi: Badlands.
La scaletta del concerto di Bruce Spingsteen al Radrennbahn Weissensee
- Badlands
- Out in the Street
- Boom Boom (cover del brano di John Lee Hooker)
- Adam Raised a Cain
- All That Heaven Will Allow
- The River
- Cover Me
- Brilliant Disguise
- The Promise Land
- Spare Parts
- War (cover del brano di Edwin Starr)
- Born in the U.S.A.
- Chimes of Freedom (cover del brano di Bob Dylan)
- Paradise by the “C”
- She’s the One
- You Can Look (But You Better Not Touch)
- I’m a Coward
- I’m on Fire
- Downbound Train
- Because the Night (cover del brano Patti Smith)
- Dancing in the Dark
- Light of Day
- Bis 1:
- Born to Run
- Hungy Heart
- Glory Days
- Can’t Help Falling in Love (cover del brano di Elvis Presley)
- Bobby Jean
- Bis 2:
- Cadillac Ranch
- Tenth Avenue Freeze-Out
- Sweet Soul Music (cover del brano di Arthur Conley)
- Twist and Shout (cover del brano dei The Top Notes)
- Having a Party (cover del brano di Sam Cooke)
La musica che si fa politica
Nella metà degli anni ottanta, la possibilità di una riunificazione della Germania sembrava una lontana ed irraggiungibile speranza. Ma, il sogno divenne tangibile grazie ai cambiamenti interni all’Unione Sovietica. L’11 marzo del 1985, Michail Gorbačëv venne eletto Segretario Generale del PCUS portando un’ondata di riforme destinate a cambiare le sorti del blocco orientale. Durante l’anniversario dei 750 anni di Berlino (1987), sia a Est che Ovest vennero organizzati grandi festeggiamenti. Per l’occasione il Presidente degli Stati Uniti Roland Reagan tenne un discorso davanti alla Porta di Brandeburgo rivolgendosi a Gorbačëv: “Mr. Gorbatschow open this gate. Mr. Gorbatschow tear down this wall!″. L’anno successivo, l’arrivo di Bruce Springsteen a Berlino Est giocò un ruolo decisivo per le sorti del Muro, tant’è che lo storico Gerd Dietrich affermò: “Il concerto e il discorso di Springsteen hanno contribuito ampiamente agli eventi che hanno portato alla caduta del muro. [Il concerto] ha entusiasmato le persone per sempre più cambiamenti. […] Ha mostrato alla gente quanto fossero davvero chiusi”. Certamente, dopo l’evento l’umore delle persone cambiò: il concerto potrebbe non aver contribuito fisicamente allo smantellamento del Muro, ma rappresentò un forte grido di battaglia affinché ogni barriera venisse abbattuta. Con le sue parole Springsteen ha dato vita al mantra di William Burroughs: “Secondo me, gli artisti sono i veri artefici del cambiamento, e non i legislatori politici che attuano il cambiamento dopo il fatto”.
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Il velodromo Weißensee Radrennbahn ha accolto numerosi artisti tedeschi e internazionali
Il velodromo di Weißensee Radrennbahn è una pista ciclabile situata nel distretto di Pankow. Dalla fine degli anni ’80 la pista venne utilizzata come arena per ospitare diversi eventi e festival musicali. Dal 16 al 19 giugno del 1988 si tenne il Festival rock della DDR con la partecipazione di vari artisti, tra cui: The Wailers, James Brown, Fischer-Z, Rainbirds, Bots, Big Country, Marillion e gruppi come CSetity e Die Zöllner. Il mese successivo, il velodromo ospitò il concerto di Bruce Springsteen, divenendo il più grande evento della Repubblica Democratica Tedesca con 300.000 persone presenti. Anche dopo la caduta del Muro, avvenuta il 9 novembre del 1989, la pista continuò ad essere luogo di eventi. Nell’agosto del 1990 si esibirono i Rolling Stones durante il loro Urban Jungle Tour. Nessuno però riuscì mai ad eguagliare le cifre di Springsteen. L’ultimo grande festival si tenne dal 25 al 26 agosto 1990, dove si sono esibiti Gianna Nannini, i Toten Hosen, Alannah Myles, Peter Maffay, Chris de Burgh, Gary Moore, i Simple Minds e Tina Turner.
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In copertina foto di Jose Antonio Gallego Vázquez via Unsplash, CC0