I tedeschi Kleihues + Schuwerk firmano lo splendido nuovo Museo d’arte nazionale di Oslo
Il nuovo Museo Nazionale di Arte, Architettura e Design di Oslo aprirà l’11 giugno 2022. E’ l’atteso progetto dell’azienda tedesca Kleihues + Schuwerk.
Dopo oltre un decennio dal concorso internazionale per aggiornarne le strutture, il nuovo Museo Nazionale di Arte, Architettura e Design di Oslo ha finalmente una data di apertura: l’11 giugno 2022. Il tanto atteso progetto è ad opera dell’azienda tedesca Kleihues + Schuwerk, risultata la vincitrice del bando. Il museo, situato lungo lo storico porto Vestbanen della capitale norvegese, inizierà ad accogliere i visitatori già questa estate per visite guidate. Le strutture rinnovate esporranno più di 5mila opere d’arte in un edificio di 90 stanze a due piani che ospita una biblioteca d’arte, bar e una terrazza sul tetto all’aperto. Il complesso prevede anche una riduzione del 50% delle emissioni di gas serra del museo.
Le novità del museo
Il nuovo museo d’arte, con i suoi 56mila metri quadrati, è il più grande della regione nordica. Unisce le collezioni di quello che era il Kunstindustrimuseet (chiuso nel 2016), l’ex Museo di arte contemporanea (chiuso nel 2017) e la famosa Galleria nazionale, che ospitava fino al 2019 i dipinti più famosi della Norvegia, tra cui la collezione di Edvard Munch. Nella nuova struttura si trova un atrio di sculture circondato dalla sala espositiva. Gli spazi della galleria si snodano verso l’alto fino alla sala luminosa in alabastro che consente l’accesso alla terrazza. Da qui i visitatori possono ammirare il municipio circostante e la famosa fortezza medievale di Arkerhus. La facciata rappresenta il cambiamento principale: l’ardesia norvegese sostituisce i mattoni e l’arenaria del precedente edificio del XIX secolo. Tra le oltre 5mila opere d’arte del museo, una stanza principale è dedicata a Munch e alle opere salienti della sua collezione, tra cui il famoso Urlo. Sono poi presenti altre stanze con dipinti di paesaggi del XIX secolo, opere di artisti norvegesi, ma anche di Claude Monet e Vincent Van Gogh.
Le polemiche e i ritardi della costruzione
L’apertura del nuovo museo ha dovuto affrontare ripetuti ritardi e intoppi. Sono passati infatti più di sette anni dall’inizio della costruzione del sito. Le proteste non sono mancate, soprattutto perché non è stato previsto nessun piano per esporre le opere d’arte altrove. I norvegesi non hanno dunque visto i loro dipinti più amati per due anni e mezzo. Le opere non sono state nemmeno prestate ad altri musei del mondo. Karin Hindsbo, la direttrice danese del museo, ha dovuto affrontare molteplici lamentele per i ritardi e l’arte nascosta. Ha però dichiarato recentemente che il pubblico sarà invitato all’interno del nuovo museo anche prima della sua apertura ufficiale. I tour gratuiti prenotabili in anticipo saranno offerti non appena le restrizioni relative alla pandemia saranno allentate. Hindsbo si è scusata pubblicamente per i ritardi, ammettendo che il nuovo edificio avrebbe dovuto ricevere opere d’arte dalla vecchia National Gallery sei mesi dopo la sua chiusura nel gennaio 2019, ma ciò non è accaduto. “Ora dobbiamo fare del nostro meglio in modo che il pubblico possa ottenere alcune offerte adeguate prima dell’apertura nel 2022″, ha affermato. Non sono infine mancate le critiche sulla massiccia struttura grigio scuro, simile a una scatola che incombe dietro l’edificio storico che ospita il Nobel Peace Center.
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Foto di copertina: ©Nasjonalmuseet – Facebook