Gli USA si armano in Germania in vista di un aiuto all’Ucraina

NATO e USA sono sempre più preoccupati per il dispiegamento russo al confine con l’Ucraina. La Germania segue da vicino la vicenda

Il Segretario americano alla Difesa Lloyd J. Austin III  ha riferito che gli Stati Uniti, martedì 13 aprile, hanno aumentato la loro presenza militare in Germania di circa 500 militari. Le truppe americane stanzieranno a Wiesbaden, quartiere generale dell’esercito americano in Europa in vista di un eventuale aiuto all’Ucraina. La scelta strategica militare degli Stati Uniti., appoggiata dalla NATO, punta a rassicurare l’Ucraina e scoraggiare la Russia, spostando il calcolo costi-benefici a favore di un escalation del conflitto.

Secondo le stime del governo degli Stati Uniti, la Russia ha recentemente spostato tra 15.000 e 25.000 soldati  verso il confine orientale dell’Ucraina. Si tratta del più grande dispiegamento di forze sin dall’annessione illegale della Crimea nel 2014. La manovra militare russa ha del resto suscitato crescenti timori internazionali. Da quando ha annesso la Crimea, la Russia ha esercitato una notevole ingerenza nelle vicende politiche dell’Ucraina, fomentando il movimento separatista dell’Ucraina orientale con l’obiettivo di consolidare la propria egemonia sull’area.

Secondo Steffen Seibert, portavoce statunitense del governo,  Angela Merkel e Joe Biden si sono parlati e trovati d’accordo sull’esigenza della Russia di fare un passio indietro. La cancelliera tedesca avrebbe anche sentito direttamente Mosca per allentare le tensioni. Al momento i tentativi sembrano abbiano avuto successo, la Russia sarebbe pronta a ritirare le truppe, ma non vi è ancora ufficialità sulla questione.

L’antefatto del conflitto Russia-Ucraina: l’annessione illegale della Crimea

Il 16 marzo del 2014, la Russia ha prima dichiarato indipendente la Crimea e poi indetto un referendum per annetterla al suo territorio facendone un’enclave nel territorio ucraino. L’Unione Europa non ha riconosciuto l’annessione e ha imposto gravi sanzioni economiche alla Russia. Il referendum ha decretato la vittoria russa con la partecipazione del 96,77% degli elettori. La Russia ha sottolineato più volte  che gli elettori hanno votato nel rispetto del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Ne nacque un confltto che ha vissuto di varie, drammatiche battaglie e che al momento conta 13mila vittime. Kiev ha anche denunciato la Russia alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo che ha con la sentenza emessa il 14 gennaio 2021 ha attribuito alla Federazione Russa la responsabilità per le violazioni dei diritti Umani in Crimea.

Tuttora l’Ucraina considera la Crimea, territorio ucraino temporaneamente occupato. In seguito all’occupazione si  è attribuita alla Federazione Russa la responsabilità per le violazioni dei diritti umani in Crimea.

Conflitto Russia-Ucraina: Alleanza USA-NATO Pro Ucraina

Sin dall’annessione della Crimea, la Russia si è mostrata sempre più aggressiva nel portare avanti l’offensiva militare in Ucraina. Il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg ha accusato la Russia di aver trasferito “migliaia di truppe pronte al combattimento al confine ucraino…La notevole concentrazione di forze armate è ingiustificata, inspiegabile e profondamente preoccupante”. Il segretario generale ha inoltre ribadito più volte  il completo sostegno della NATO all’Ucraina. Le sue parole seguono quelle di Anthony J. Blinken, Segretario di Stato americano,  che ha annunciato il supporto degli Stati Uniti a favore della sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina. “L’aumento delle truppe statunitensi in Germania è un chiaro segnale dell’impegno dell’amministrazione Biden nei confronti della NATO”. Le affermazioni rimarcano il cambio di politica di Biden rispetto a Trump quanto a coinvolgimento internazionale: l’ex Presidente degli USA aveva infatti già pianificato la diminuzione delle proprie truppe in Germania prima delle elezioni.

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Immagine di copertina: ©tprzem da Pixabay