Germania, predicatore islamico condannato a 10 anni: fu a lungo reclutatore per l’ISIS

Abu Walaa, ritenuto colpevole di aver sostenuto il terrorismo dello Stato Islamico

Dopo tre anni e mezzo di processo, tenutosi a Celle, per Abu Walaa è arrivata una condanna ad oltre 10 anni di prigionia. I sospetti che lo identificavano come reclutatore dell’ISIS hanno trovato conferma in tribunale. Ahmad Abdulaziz Abdullah A., noto come Abu Walaa, è ritenuto essere stato un importante esponente per lo Stato Islamico nel reclutamento di giovani militanti, soprattutto nelle aree della Ruhr e della Bassa Sassonia. I procuratori avevano chiesto per il trentasettenne una condanna di 11 anni e mezzo di prigionia. Nonostante i legali del predicatore sostengano che non ci siano prove a sostegno dell’accusa, il tribunale di Celle lo ha condannato a 10 anni e mezzo di carcere. Si ritiene, inoltre, che Abu Walaa fosse in contatto con Anis Amri, rifugiato tunisino sospettato di aver guidato l’attacco al mercato di Natale nel 2016.

La “Deutsche Islamkreis Hildesheim” bandita nel 2017

Arrestato nel 2016 assieme ad altri 4 indiziati, il processo era iniziato nel 2017. I procuratori hanno emanato sentenze da un minimo di 4 anni e mezzo ad un massimo di 10 per tre di loro. Un quarto ha ricevuto, ad aprile 2020, una condanna ridotta a 3 anni e mezzo in quanto collaboratore di giustizia. Da un articolo di Spiegel si apprende che Abu Walaa fosse a capo dell’associazione “Deutsche Islamkreis Hildesheim”, gruppo che riuniva jihadisti di tutta la Germania con sede a Hildesheim. Noto per i suoi sermoni travolgenti, era solito comunicare coi fedeli anche tramite internet. Infatti, si tenevano in contatto grazie al servizio di messaggistica istantanea Telegram. I dialoghi nei suoi video, pubblicati anche su un canale YouTube, erano principalmente costituiti da parole di saggezza su argomenti di vita quotidiana. Deutsche Welle riporta un breve estratto da un suo discorso: “La maggior parte dei matrimoni si risolverebbero se solo gli sposi non dibattessero su argomenti inutili”.

Epicentro in Germania del jihadismo fisico ed online

Arrivato in Germania dall’Iraq nel 2000, la sua famiglia si era originariamente stabilita a Tönisvorst. Dal 2012 si è affermato come uno dei maggiori esponenti del Salafismo nel Paese predicando dalla moschea fondata nel Land della Bassa Sassonia. Si ritiene che questa fosse uno dei centri del Salafismo: circa 20 uomini lasciarono la Germania per unirsi all’ISIS dopo essere stati lì convertiti. Punto di forza della sua propaganda anche l’ampio seguito ottenuto sui social: oltre 25,000 i seguaci sulla pagina Facebook “Sheikh Abu Walaa”. Prima di essere individuato, era noto come “predicatore senza volto” poiché non si rendeva riconoscibile nei video postati online.

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Immagine di copertina: Heads of State & Participants of 31th International Islamic Unity Conference Meeting with Ayatollah Sayyed Ali Khamenei 33.jpg / Unknown Author / CC 4.0