Germania, il nuovo Governo vuole legalizzare la cannabis

La nuova coalizione di Governo, composta da Verdi, Partito Socialdemocratico e Partito Liberale, vuole legalizzare la cannabis

La nuova coalizione di Governo vorrebbe legalizzare la cannabis a scopo ricreativo. È una notizia emersa dai documenti del gruppo di lavoro “Salute e Cura”, cui il Morgenpost ha avuto accesso. “Stiamo presentando la distribuzione controllata della cannabis per adulti per consumo personale in negozi autorizzati”, hanno scritto i negoziatori dei nuovi partiti. La coalizione, che succederà il Governo guidato da Merkel, è composta da SPD (Partito Socialdemocratico), FDP (Partito Liberale) e Verdi, ed è chiamata “semaforo” dai colori dei partiti (verde per i Verdi, giallo per FDP, rosso per SPD). Al momento, il consumo di cannabis in Germania è legale solamente per scopi medici.

I motivi della legalizzazione e le altre iniziative del partito su droghe e alcol

I motivi della legalizzazione riguardano un maggiore controllo della vendita e del consumo della sostanza. Legalizzare la cannabis permetterebbe un maggiore controllo qualità, impedendo la diffusione di prodotti contaminati da altre sostanze, e garantirebbe una maggiore protezione dei minori. Se entrerà in vigore, dopo quattro anni, la legge sarà sottoposta a una valutazione che misuri il suo impatto sociale. La coalizione vorrebbe anche espandere i controlli circa il consumo di sostanze stupefacenti, facendo in modo che chi assume droghe – anche illegalmente – sia informato sulla loro composizione chimica e sia quindi consapevole dei rischi. I partiti vogliono anche intensificare le regole circa il marketing e la sponsorizzazione di alcol, nicotina e cannabis, in accordo con le ultime scoperte scientifiche circa i loro effetti.

Un confronto con i Paesi Bassi

Recentemente il giornale tedesco BR24 ha pubblicato un articolo intitolato “Cosa può imparare la Germania dai Paesi Bassi”. I Paesi Bassi permettono infatti la vendita legale di cannabis nei cosiddetti “coffee shop” a partire dalla metà degli anni ’70, senza particolari regole sull’acquisto. Intervistato dal giornale, il criminologo Robin Hofmann ha parlato di un sistema corrotto, perché i coffee shop si riforniscono da un mercato illegale che finisce per creare una rete attraverso cui vendere anche cocaina e altre droghe illegali. Secondo l’autorità di polizia europea Europol, Belgio e Paesi Bassi sono diventati i principali punti di scambio di cocaina in Europa. I coffee shop dovrebbero, d’ora in poi, offrire solo cannabis da coltivazione controllata. Il sindaco di Amsterdam Femke Halsema, che appartiene ai Verdi, vorrebbe inoltre fermare le vendite agli stranieri.

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Foto di copertina: Roberto Valdivia, CC0 Unsplash