Germania, chi è Olaf Scholz, probabile nuovo Cancelliere tedesco
A meno di dieci giorni dal voto, l’SPD – il partito socialdemocratico tedesco guidato da Olaf Scholz – sembra in vantaggio rispetto all’Union (CDU/CSU) di Armin Laschet, l’erede di Angela Merkel
Il 26 Settembre i tedeschi saranno chiamati per rinnovare il Bundestag, il Parlamento federale, e scegliere colui o colei che guiderà il Paese più importante d’Europa nei prossimi quattro anni. Per di più, il/la leader che risulterà vincente avrà una grossa responsabilità: sostituire Angela Merkel, al comando da 16 anni e che ha deciso di ritirarsi dalla politica attiva. Ci sono ancora dubbi su chi possa formare una coalizione di maggioranza, ciò nonostante, i sondaggi delle ultime settimane sembrano andare in direzione favorevole dell’ SPD – il partito socialdemocratico tedesco – una delle due maggiori formazioni politiche della Germania nonchè il più longevo partito ancora esistente in Europa e uno tra i più vecchi nel mondo.
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Il suo leader, Olaf Scholz, Vicecancelliere e Ministro delle Finanze dell’attuale Governo Merkel, è molto gradito fra la popolazione tedesca, e non solo dall’elettorato socialdemocratico. Durante la pandemia da COVID-19 infatti, il 63enne originario della Bassa Sassonia ha condotto politiche che lo hanno portato ad essere ammirato dalla parte di popolazione che ha risentito di più delle chiusure imposte dal Governo per il contenimento del contagio. Ha avuto un ruolo centrale nello stilare i pacchetti di ristori economici in Germania, ma anche in Europa, attraverso la creazione di un debito comunitario, più comunemente noto come Next Generation UE.
La biografia di Olaf Scholz
Olaf Scholz è nato il 14 Giugno 1958 a Osnabrück, Bassa Sassonia, ma cresciuto nel distretto Rahlstedt di Amburgo: questa è la città che lo ha cresciuto e formato attraverso gli studi di legge nell’Università della città. Fra lo studio e la gioventù, è chiara sin dai primi anni di gioventù la volontà di fare politica, inserendosi tra le file del congresso Giovani Socialisti Tedeschi, per il quale diverrà anche vicepresidente del corrispondente internazionale. Il primo incarico politico di rappresentanza però arriva nel 1998, quando Scholz ha 40 anni e viene chiamato a rappresentare il distretto di Amburgo, Altona, al Bundestag.
Dal 2002 viene nominato segretario generale dell’ SPD, ruolo che lascerà dopo soli due anni per via di tensioni all’interno del partito. Nel 2007 viene a far parte del Governo Merkel, succedendo a Franz Müntefering come Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. Nel 2011 arriverà l’incarico che lo porterà a diventare il primo cittadino nella città nella quale si è cresciuto e si è formato, Amburgo. Con il 48% dei voti, infatti, l’SPD si aggiudicherà 62 poltrone delle 121 del Parlamento della città a Nord della Germania. L’esperienza si concluderà solamente quando, a seguito delle elezioni federali del 2017 e dell’assenza di una maggioranza stabile per alcuni mesi, l’ormai ex Sindaco di Amburgo, giurerà come Ministro delle Finanze, assumendo anche il ruolo di Vicecancelliere.
Due punti essenziali del programma elettorale del partito di Olaf Scholz, in breve.
I punti più importanti del programma elettorale dell’SPD (come già elencato nel nostro precedente articolo), girano su due espressioni chiave della maggior parte dei partiti più vicini all’area progressista e di sinistra europea: neutralità climatica e annullamento delle disuguaglianze, economiche e sociali, che la pandemia ha amplificato. La lotta al cambiamento climatico è uno dei punti fondamentali della maggior parte dei partiti, non solo tedeschi. Il rapporto stilato ad agosto 2021 dall’IPCC (Intergovernamental Panel on Climate Change), il gruppo intergovernativo specializzato sui cambiamenti climatici dell’ONU, ha allarmato tutti i politici, visto anche il grande interesse mostrato sul tema dalla società civile. L’obiettivo dichiarato e condiviso anche a livello internazionale, è ottenere la neutralità climatica entro il 2045. L’SPD, al fine di ottenere tale risultato, ha dichiarato di voler creare energia da fonti rinnovabili, sfruttando l’energia eolica, solare e implementando l’uso dell’idrogeno.
Per quanto concerne invece l’annullamento delle disuguaglianze economiche e sociali, il partito socialdemocratico ha intenzione di alzare lo stipendio minimo, proponendo nuovi contratti collettivi con innalzamento del salario di base da 9,60, a 12 euro l’ora. La formazione politica di Olaf Scholz vuole inoltre allungare il periodo in cui coloro che sono senza lavoro possano usufruire dell’assegno di disoccupazione, sostenendo così chi è stato colpito dalle chiusure nell’ultimo anno e mezzo. Per i giovani studenti appena usciti dalla scuola invece, il partito di centro-sinistra propone un bonus economico per chi decida di continuare gli studi, intraprendendo un corso universitario. Anche le discriminazioni di genere sono un altro punto forte: il partito vuole parità salariale fra tutti e tutte e lo stesso numero di uomini e donne nei consigli di amministrazione aziendali, così come nei Parlamenti e nei Consigli Comunali.
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Immagine di copertina: Olaf Scholz da Flickr ©Heinrich-Böll-Stiftung – CC 2.0