Germania, candidata dei Verdi usa parola razzista e poi si scusa
Durante un’intervista Annalena Baerbock ha usato la n-word, poi si è scusata con un tweet
La candidata dei Verdi alla cancelleria Annalena Baerbock è stata ospite nella trasmissione Tacheles Arena del Zentralrat der Juden in Deutschland (ZdJ – Consiglio Centrale Ebraico in Germania), la cui registrazione andrà in onda il 1 agosto. Durante l’intervista, mentre raccontava un episodio a tema antisemitismo e razzismo, la candidata dei Verdi ha citato la n-word. Baerbock si è poi scusata in un lungo tweet, sottolineando la necessità di condannare sempre il razzismo. Il caso è stato l’occasione per aprire un dibattito sulla n-word incensurata e sul suo contesto d’uso.
Baerbock ha pronunciato la n-word per denunciare la discriminazione nelle scuole
Martedì 20 luglio, in tema di antisemitismo e razzismo Baerbock ha menzionato un accaduto per denunciare la circolazione di materiale discriminatorio nell’ambiente scolastico. Stando al racconto, il figlio di un conoscente si sarebbe rifiutato di disegnare una storia a vignette su una scheda che riportava proprio la n-word. Nonostante abbia dimostrato grande sensibilità, il bambino ha comunque ricevuto un rimprovero per aver creato scompiglio durante la lezione. Nel racconto Baerbock ha commesso l’errore di pronunciare la parola discriminatoria senza censura.
Le scuse in un tweet
Domenica mattina Annalena Baerbock ha pubblicato una serie di tweet spiegando la situazione. “Ho sbagliato e mi dispiace. Conoscevo già l’accezione razzista della parola e quanto questa possa ferire le persone di colore”, ha ammesso Baerbock. La candidata si era resa conto dell’errore già durante la registrazione. “Purtroppo nell’intervista ho citato e riprodotto l’ineffabile parola mentre spiegavo il delicato episodio”, ha scritto. Dopo aver soppesato l’accaduto con il ZdJ , Baerbock ha scelto di pubblicare il video (con la n-word censurata) prima della messa in onda dell’intervista, al fine di sottolineare la differenza di contesto con la gaffe di Boris Palmer, chiaramente a sfondo razzista.
Vorigen Dienstag war ich beim Zentralrat der Juden für die Aufzeichnung der Sendung Tachles Arena, bei der sich die Spitzen der demokratischen Parteien den Fragen des Zentralrats stellen. Das Interview wird ab dem 1. August auf den Online-Kanälen des Zentralrats ausgestrahlt. 1/9
— Annalena Baerbock (@ABaerbock) July 25, 2021
L’episodio ha aperto un acceso dibattito
L’incidente ha aperto un acceso dibattito sull’uso della parola. La stessa Baerbock ha subito uno shitstorm in rete, soprattutto da esponenti di destra che hanno sfruttato la situazione a loro vantaggio, usando luoghi comuni come autocensura, correttezza politica e polizia linguistica. In poco tempo sono rientrate tra le tendenze di Twitter sia la n-word censurata che quella esplicita. A sostegno di Baerbock si è fatto avanti Matthias Hauer del CDU, sostenendo che il razzismo non si combatte evitando la parola incensurata. Hauer ha comunque riconosciuto l’importanza di non fare uso della n-word per non offendere nessuno. Contro i bianchi che insistono sull’uso della n-word, è intervenuto il giornalista di colore Malcom Ohanwe con un tweet: “Non sei nero? Allora perché diavolo è così importante per te dire una parola del genere?”. Chiaro è che Annalena Baerbock ha riconosciuto volontariamente il suo errore ed ha chiesto scusa, ma è importante ricordare che l’uso della n-word da parte delle persone bianche non è mai giustificabile, né come citazione né come satira.
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In copertina: Annalena Baerbock – screenshot da video Youtube