Germania arresta gambiano per crimini contro l’umanità

Grazie al principio di giurisdizione universale, la procura di Hannover potrà perseguire Bai L., accusato di crimini contro l’umanità.

Nella mattinata di martedì 16 marzo 2021, la procura federale di Hannover ha emanato un ordine di arresto nei confronti di un cittadino gambiano, Bai L. L’uomo è sospettato di crimini contro l’umanità per aver collaborato con il regime di Yahya Jammeh (1996-2017) in Gambia. Jammeh è noto per aver commissionato a un gruppo di sicari, noti come Junglers o Patrol Team, gli omicidi di dissidenti e non. Bai L. aveva il compito di trasportare questi sicari nei luoghi degli omicidi. L’arresto dell’uomo è stato possibile perché le autorità tedesche si sono appellate al principio di giurisdizione internazionale. Tale principio, infatti, è applicabile per crimini contro i diritti umani commessi anche in paesi terzi e da cittadini non tedeschi.

La collaborazione di Bai L. con il regime di Yahya Jammeh

Bai L. è accusato di aver collaborato con il regime di Yahya Jammeh, che ha governato la Gambia per oltre vent’anni, macchiandosi di innumerevoli omicidi tra i suoi connazionali. Tra il 2003 e il 2006, Bai L. è stato l’autista dei Junglers, squadra di pattuglia delle forze armate gambiane e sicari di Jammeh. L’allora presidente commissionava loro omicidi e intimidazioni per sopprimere ogni tipo di opposizione politica. Bai L. era presente sia quando i sicari tentarono di uccidere un avvocato a Banjul, sia quando assassinarono la giornalista Deyda Hydara, che si era espressa negativamente nei confronti del regime di Jammeh. Solo nel 2017, dopo l’esilio di Jammeh, è stata creata una commissione (la TRRC, The Truth, Reconciliation and Reparations Commission) per indagare sui crimini contro i diritti umani commessi durante il suo governo

Perché la Germania può perseguire Bai L.

Recentemente abbiamo trattato il principio di giurisdizione universale e abbiamo visto come questo sia recepito dal Codice tedesco sui crimini contro il diritto internazionale (giugno 2002). Tali riferimenti normativi consentono ai tribunali tedeschi di perseguire qualsiasi crimine contro l’umanità. Non è rilevante che le persone coinvolte (vittime e autori) siano tedesche e non è nemmeno necessario che il reato sia avvenuto in Germania. E’ però fondamentale che il diritto di giurisdizione non sia rivendicato da più paesi. Sheriff Kijera, presidente del Centro per le Vittime di Violazioni dei Diritti Umani in Gambia, si è detto fiducioso riguardo a un eventuale processo in Germania di Bai L. e di altri suoi complici. Anche le associazioni Human Rights Watch e Amnesty International ritengono che sia doveroso fare finalmente chiarezza e soprattutto giustizia per quanto avvenuto in Gambia.

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Foto di copertina: © Pixabay