Germania, aperta la prima ‘scuola’ per diventare Imam
Per la prima volta sarà possibile frequentare un corso interamente in lingua tedesca per diventare Imam
Finalmente questo martedì (14 giugno 2021) è stato inaugurato l’Islamkolleg nella città della Bassa Sassonia di Osnabrück. Si tratta di una scuola di formazione di due anni per Imam. Le lezioni, che hanno già avuto inizio lunedì, si tengono in lingua tedesca e si incentrano non sulla religione musulmana, bensì sulle competenze ed abilità dell’Imam, al fine di rendere questa figura professionale in grado di comunicare efficacemente con la comunità islamica tedesca. Inoltre, il progetto, denominato “Imame made in Germany“, è finanziato direttamente dal Governo tedesco e dal Bundesland della Bassa Sassonia, suscitando così molte critiche.
Uno sguardo all’Islamkolleg
Situato nel centro di Osnabrück a pochi passi dall’Università di Teologia, l’Islamkolleg ha aperto i battenti questo lunedì. Sono circa 40 gli studenti, sia uomini che donne, ad aver iniziato le lezioni online o in presenza. Il requisito fondamentale per accedervi è il conseguimento di una laurea in Teologia o un diploma equivalente. Il piano di studi di due anni è volto alla formazione di Imam e altre autorità religiose islamiche. Si studiano materie come la predicazione, recitazione del Corano, assistenza spirituale, pedagogia di comunità. In particolar modo, gli insegnamenti si incentrano su come comunicare efficacemente con la comunità in lingua tedesca. “L’Islam viene continuamente dipinto come una religione di controllo, terrore ed estremismo. Ci interessa il modo in cui la maggioranza dei musulmani percepiscono la loro religione. Come quella dell’amore, della carità e della pace, e diffonderla in questa forma alla comunità e, nel migliore dei casi, anche al di fuori di essa” ha dichiarato il Professore di Teologia islamica dell’Università di Osnabrück, Bülent Uçar.
Perché è stato necessario fondare una scuola per formare Imam?
Secondo un’indagine condotta dalla Konrad-Adenauer Stiftung, oltre il 90% degli Imam sono stati formati all’estero, soprattutto in Turchia, e mediamente rimangono in Germania per 5 anni. Di conseguenza, non conoscono la lingua tedesca. Così, la barriera linguistica ostacola la comunicazione con la comunità islamica tedesca ed anche al di fuori di essa. È questo uno dei motivi principali che ha spinto il Governo tedesco e la Bassa Sassonia a finanziare il progetto. In particolar modo, l’Islamkolleg rappresenta un’alternativa alle scuole dell’associazione turca DITIB (la sede estera dell’Ufficio di Religione della Turchia). L’associazione dipende direttamente dal governo Ankara, noto sostenitore delle correnti religiose più estremiste e conservatrici. A preoccupare il Governo centrale di Berlino è stato inoltre il rintracciamento nel 2017 di alcune spie del Governo turco, che esercitavano come Imam ed erano membri del DITIB. In linea generale, l’obiettivo è comunque quello di dare una nuova immagine alla religione islamica.
Il finanziamento dello Stato tedesco ha sollevato critiche
La decisione del Governo tedesco di finanziare l’Islamkolleg è stata fortemente criticata, perché le comunità religiose dovrebbero essere libere di formare le proprie autorità. Sembra questa la motivazione che si cela dietro alla scelta del DITIB e della Milli Gorus –un’altra importante organizzazione islamica- di non aderire al progetto. Tuttavia, il presidente dell’Islamkolleg, Esnaf Begic, ha assicurato che la scuola è stata fondata “senza influenze da parte dello Stato, il quale non si intromette nella preparazione dei programmi”.
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In copertina: Moschea da Pixabay CC BY-SA cc 0.o