La stampa tedesca commenta l’elezione dell’ex Presidente del Consiglio Giuseppe Conte a capo del Movimento 5 Stelle

Venerdì scorso si è conclusa la votazione online dei membri del Movimento 5 Stelle per eleggere il nuovo leader del partito. Oltre il 92% dei votanti ha eletto alla guida del partito Giuseppe Conte. Anche le principali testate giornalistiche tedesche parlano dell’elezione dell’ex Presidente del Consiglio. “L’ex capo del governo italiano, Giuseppe Conte, è stato eletto leader del Movimento 5 Stelle, partito populista di sinistra. Tale decisione è stata preceduta da una lunga discussione con Beppe Grillo, cofondatore del movimento”, riporta il Deutsche Welle (DW). “Il Movimento 5 Stelle, partito populista di sinistra in Italia, si è sempre rifiutato di accettare le tradizionali strutture di partito. Tuttavia, con l’elezione del nuovo leader Giuseppe Conte, che vuole riforme di ampia portata, potrebbe delinearsi una nuova struttura”, ha dichiarato invece il Frankfurter Allgemeine Zeitung (FAZ).

La nuova leadership del Movimento 5 Stelle

I giornali tedeschi si sono interessati principalmente al nuovo assetto che potrebbe assumere il Movimento dopo l’elezione di Conte. L’ex Presidente del Consiglio ha redatto un nuovo statuto “in base al quale il Movimento 5 Stelle sarà in futuro gestito come un partito tradizionale – con sede a Roma – e non più come un movimento decentralizzato e anti-establishment”, riporta FAZ. Le testate giornalistiche tedesche sembrano apprezzare l’obiettivo di Conte di gestire il Movimento come un partito tradizionale con strutture organizzative chiare e con dirigenti nazionali e regionali.

Vengono anche dedicate righe all’attenzione che Conte afferma di voler rivolgere alla questione ecologica. Il giornale FAZ, ad esempio, sottolinea che nel nuovo statuto elaborato dall’ex Presidente, i nuovi valori rappresentanti il Movimento saranno “l’ecologia integrale, la giustizia sociale, l’innovazione tecnologica e un’economia di mercato eco-sociale”.

Il commento della stampa tedesca su Grillo

L’apprezzamento della nuova leadership, inoltre, sembra derivare dalla sfiducia nei confronti del cofondatore Grillo. Emerge infatti perplessità sulla retorica promossa da Grillo, che condannava in modo aggressivo il vecchio establishment dalla politica. Alcune testate ricordano ad esempio il V-Day, evidenziando l’ambiguità in cui è incorso con le scelte politiche degli ultimi anni. Il FAZ, a tal proposito, parlando di Grillo scrive: “Dopo la vittoria elettorale nel 2018, Grillo ha inizialmente ordinato al Movimento di unire le forze con la Lega, il partito di destra di Matteo Salvini. Poi, nel settembre 2019, il fondatore del Movimento ha guidato i 5 stelle nella coalizione di sinistra con il PD, il partito che era da loro considerato rappresentante per eccellenza l’establishment politico contro il quale il Movimento si era sempre ribellato da quando è stato fondato nel 2009. E, infine, nel febbraio 2021, Grillo ordinò che i 5 stelle partecipassero anche alla coalizione guidata dall’ex capo della Bce Mario Draghi, altro rappresentante dell’odiato establishment politico ed economico”. Il Die Tageszeitung, intitola un suo articolo “La dittatura orizzontale di Grillo”, ironizzando sulle parole dell’ex comico. Il cofondatore del partito ha infatti affermato che i 5 stelle sono un “movimento orizzontale”, nonostante “Grillo governava con mano dittatoriale in tutte le questioni decisive” commenta il giornale Die Tageszeitung.

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