Come Winston Churchill tentò di nascondere le simpatie naziste di Edoardo VIII
Il piano di Hitler per reinsediare l’ex re Edoardo VIII sul trono britannico e l’appello agli USA di Winston Churchill
Subito dopo la fine del secondo conflitto mondiale, Winston Churchill tentò di «distruggere ogni traccia» di telegrammi che rivelavano un complotto nazista firmato dal ministro degli Esteri tedesco Joachim von Ribbentrop. La motivazione risiedeva nella volontà di reinsediare l’ex re Edoardo VIII sul trono britannico, in cambio del suo sostegno durante la seconda guerra mondiale. Lo rivelano alcuni documenti segreti pubblicati dagli archivi nazionali britannici. I telegrammi documentano i piani nazisti per rapire il duca di Windsor – titolo concesso al re Edoardo VIII dopo la sua abdicazione nel 1936 – e sua moglie, Wallis Simpson. I due si trovavano in Portogallo dopo essere fuggiti dalla loro casa a Parigi, in seguito all’invasione della Francia da parte delle forze tedesche nel 1940. Dal contenuto di alcuni telegrammi emerge, inoltre, una vera e propria macchinazione ideata dai nazisti per convincere i duchi di Windsor che Churchill avrebbe ordinato ai servizi segreti di ucciderli nel caso in cui avessero lasciato l’Europa.
L’appello di Winston Churchill
Nel 1953 Winston Churchill, rivolgendosi al presidente degli Stati Uniti Eisenhower e al governo francese, tentò di tardare la pubblicazione dei telegrammi tedeschi intercettati di «almeno 10 o 20 anni». In quell’occasione Churchill affermò che i documenti, in cui si faceva riferimento all’offerta del trono britannico al duca in caso di invasione della Gran Bretagna dai nazisti, erano «tendenziosi e inaffidabili». Inoltre, secondo Churchill, probabilmente avrebbero diffuso l’impressione fuorviante che il duca «era stato in stretto contatto con agenti tedeschi». Churchill riferì al presidente degli Stati Uniti che i timori per l’incolumità del duca hanno portato alla sua nomina di governatore delle Bahamas. Il 2 luglio dello stesso anno Eisenhower rispose a Churchill che l’intelligence statunitense condivideva la sua tesi secondo cui le comunicazioni erano «ovviamente inventate con l’obiettivo di promuovere la propaganda tedesca e indebolire la resistenza occidentale» oltre che «del tutto sleali» nei confronti del duca. Tuttavia, nonostante gli sforzi, Churchill riuscì a ritardarne la pubblicazione solo di qualche anno. Quando vennero alla luce, nel 1957, il duca negò qualsiasi coinvolgimento definendoli «pure invenzioni». Le simpatie naziste e fasciste dell’ex re Edoardo VIII non erano certo una novità. Infatti, nel marzo del 1941, in un’ intervista con il settimanale americano Liberty, l’ex monarca definì Hitler e Mussolini «due grandi uomini».
Quando Edoardo VIII insegnò alla regina Elisabetta II il saluto nazista
Il 18 giugno 2015 il quotidiano inglese The Sun pubblicò un video esclusivo che mostrava la Regina Elisabetta all’età di sette anni con il braccio teso nel saluto nazista. Lo stesso gesto venne poi ripetuto anche dalla madre della regina, dalla sorellina Margaret e dallo zio, il principe Edoardo. Il filmato, di circa 20 secondi, venne girato tra il 1933 e il 1934, nel periodo in cui Hitler salì al potere in Germania. Dalle immagini sembra che sia proprio il futuro duca di Windsor a insegnare a tutti il saluto nazista. Le circostanze in cui fu girato rimangono ancora poco chiare. Stig Abell, l’allora caporedattore del The Sun, dichiarò di non accettare l’accusa di Buckingham Palace di «sfruttare il filmato». Abell dichiarò, inoltre, che il giornale aveva deciso di pubblicare la storia perché era di grande importanza pubblica e che il coinvolgimento dell’ex monarca Edoardo VIII, date le sue oramai note simpatie naziste, diedero al filmato «un significato storico».
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Immagine di copertina: Il presidente americano Roosevelt e il primo ministro britannico Winston Churchill, 10 agosto 1941. Pubblico dominio, dalle collezioni dell’ Imperial War Museums – Wikipedia