Berlino, nel 2022 torna la Love Parade
A giugno 2022 torna l’evento all’insegna dell’inclusività, della pace e della gioia: la Love Parade rinasce sotto un nuovo nome.
L’evento è ormai deciso, confermato e concordato con le autorità locali. Il 9 Giugno 2022 a Berlino si terrà il Rave the Planet, nato dallo spirito di ribellione ed inclusività della Love Parade. L’evento è sostenuto da numerose celebrità come Oliver Huntemann, Felix Kröcher, Christian Smith, Bebetta, Gabriel Ananda, Mathew Jonson e, naturalmente dalla leggenda della tecno tedesca nonché co-fondatore della Love Parade Matthias Roeingh in arte Dr. Motte. Secondo gli organizzatori la parata sarà basata sull’etica del ” siamo tutti parte della stessa famiglia”, inequivocabile motto della Love Parade. Lo scopo del nuovo progetto è quello di “proteggere, promuovere e sviluppare la cultura tecno e della musica elettronica in tutte le sue forme. E di svilupparla ulteriormente”. Gli organizzatori parlano anche di stabilire un giorno all’anno dedicato alla celebrazione ed evoluzione della dance music. Altro obiettivo del Rave the Planet sarà quello di favorire l’inclusione della “ cultura della musica elettronica al Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO”.
Visualizza questo post su Instagram
La storia della Love Parade, vent’anni di musica elettronica
La Love Parade nasce nel Luglio del 1989, pochi mesi prima della caduta del muro di Berlino. L’idea principale nata dal Dr. Motte, era quella di trasmettere la pace, la fratellanza, l’inclusività di ogni etnia, cultura, genere ed orientamento. Una protesta politica portata avanti a suon di bassi. Dr. Motte si rivolgeva ai presenti non come semplici fan, spettatori passivi del festival ma come a veri e propri membri di un movimento, che, attraverso la danza manifestava la propria armonia ed il rispetto del prossimo. Il primo evento fu di piccole dimensioni: 2 furgoni, delle casse, pochi spettatori. La parata raccolse negli anni sempre più successo, arrivando, ad un picco di 750000- 1500000 spettatori. La parata si trasforma così da semplice protesta politica, finanziata dallo Stato, ad un vero e proprio evento commerciale internazionale di massa, espandendosi anche in città come San Francisco, Tel Aviv, Vienna, Città del Capo e Sydney. L’incredibile ascesa della Love Parade, simbolo di un forte cambiamento culturale avvenuto a cavallo tra gli anni 90′ e il 2000 è destinata però ad arrestarsi nel 2010 con il tragico evento di Duisburg.
L’evento di Duisburg segna la fine della Love Parade
L’evento di Duisburg segnò la fine della Love Parade. É il 24 Luglio del 2010, il luogo dove viene celebrata la parata, un vecchio piazzale di scarico merci, è sovraffollato. La capienza è di 250.000 ma le persone continuano ad arrivare. Gli organizzatori dell’evento sono costretti a chiudere gli ingressi ma la manovra risulta insufficiente. Un fiume di persone si riversa nell’arena investendo i presenti e causando 21 morti e 500 feriti. Viene aperta un’indagine per individuare i responsabili della calca e del sovraffollamento. Nel 2020 si arriva ad un verdetto: nessuno degli organizzatori e dei collaboratori viene ritenuto responsabile delle morti. Nello stesso anno esce un documentario sui 184 giorni di processi: “Loveparade. The trial”. Il tragico evento provocò la fine del festival lasciando come unica traccia di esso una pagina bianca, sul sito ufficiale dell’evento con su scritto “come conseguenza della tragedia e per ragioni di rispetto, La Love Parade non avrà più luogo”. Dopo oltre un decennio però, lo spirito della Love Parade non si spegne ma si accinge a riemergere dalle proprie ceneri e a rinascere sotto nuove spoglie.
Visualizza questo post su Instagram
Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter!
immagine di copertina: Love Parade , Berlino