Berlino farà un referendum per l’esproprio di appartamenti alle agenzie che ne han più di 3mila
In calendario la data del referendum per l’esproprio di appartamenti ai super colossi del mercato immobiliare. Raggiunte più di 343.500 firme
È ufficialmente stato raggiunto il numero minimo di firme per procedere al referendum contro il caro affitti. Nello specifico, si tratta di votare per un vero e proprio esproprio di case appartenenti alle società che ne hanno più di 3.000. L’iniziativa era stata lanciata dalla Expropriate Deutsche Wohnen & Co. Ad oggi sono più di 343.500 le firme raccolte. Numero ben maggiore delle 175.000 necessarie per indire il referendum. L’iniziativa è stata portata avanti da cittadini, associazioni di inquilini, gruppi politici e partiti. Al centro della polemica è la Deutsche Wohnen, che possiede 160.000 appartamenti, principalmente a Berlino. E Vonovia, altro colosso del mercato immobiliare, con 40.000 case nella capitale. Il referendum si terrà il 26 settembre, lo stesso giorno delle elezioni locali e nazionali.
Esproprio contro gentrificazione
A causa della gentrificazione e della trasformazione della città in meta sempre più turistica e commerciale il prezzo degli affitti è quasi raddoppiato dal 2007 al 2019. E se si considera, come riportato da Archinet, che oltre l’80% dei berlinesi sono affittuari e non proprietari il tema è molto caldo. Già questo aprile 2.500 persone erano scese in corteo per protestare contro la speculazione immobiliare (leggi qui). Nel mirino soprattutto l’annullamento da parte della Corte federale del Mietendeckel, la legge che regolava il tetto massimo per gli affitti.
Esproprio, alias “socializzazione da parte di proprietari aziendali orientati al profitto”
L’annullamento del Mietendeckel aveva interessato 1,5 milioni di appartamenti. Gli inquilini avevano dovuto affrontare forti aumenti al canone degli affitti e in alcuni casi ripagare la differenza. Quello che i promotori del referendum vogliono ora è un’interruzione della speculazione sugli affitti e una garanzia di prezzi abitativi equi. La campagna vuole creare “un’opportunità storica per garantire in modo permanente alloggi di buona qualità e a prezzi accessibili per numerosi berlinesi attraverso la socializzazione da parte di proprietari aziendali orientati al profitto”, ha affermato l’attivista Leonie Heine in una dichiarazione del gruppo. Contrario invece il sindaco Michael Müller, che è a favore di una partnership con le società private.
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Immagine di copertina: Berlino da Pixabay CC0 moerschy