Siemens ha offerto un posto nel CdA a una giovane ambientalista tedesca (ma lei ha rifiutato)

Il Ceo di Siemens Joe Kaeser ha proposto all’ambientalista tedesca, la giovane 23 enne Luisa Neubauer, di entrare nel Consiglio di sorveglianza di Siemens Energy AG.

Venerdì 10 Gennaio i ragazzi di Frydays for Future Berlino hanno protestato contro la Siemens e la sua partecipazione alla costruzione della miniera di Adani in Australia. La protesta fa parte della mobilitazione internazionale #StopAdani. In seguito ad un incontro con due rappresentati dei Fridays, il CEO dell’azienda Joe Kaeser ha proposto alla giovane 23 enne Luisa Neubauer di entrare a far parte nel Consiglio di Sorveglianza di Siemens Energy AG ma la giovane ha rifiutato.

“Passate l’offerta agli Scientists for Future”

La Neubauer ha dichiarato «Non sarò in grado di accettare l’offerta personalmente, ma ho chiesto alla Siemens di passare l’offerta a un rappresentante degli Scientists for Future». «Se la compagnia è seria sul suo impegno per la protezione del clima, rispetteranno la mia scelta». Scientists for Future è un gruppo di scienziati con diversi background che supportano il movimento di Fridays for Future. Il CEO del gruppo ha allora prontamente ritrattato definendo il suggerimento dell’attivista come “ben-intenzionato” ma dichiarando poi «Abbiamo già abbastanza esperti e scienziati». La 23enne ha aggiunto:«Posso confermare che Joe Kaeser è a conoscenza delle disastrose conseguenze a cui l’estrazione del carbone nella miniera di Adani porterà. Sa che si tratta del peggior scenario possibile: le emissioni di carbone della miniera comprometteranno l’obbiettivo di limmitare il riscaldamento globale a due gradi e la miniera di Adani ha un impatto ambientale diretto». «Kaeser ha ammesso che è stato un errore firmare il contratto con Adani» ha detto Neubauer «Un CEO come Kaeser non dovrbebe commettere un secondo errore e annullare questo catastrofico accordo».

Lo scandalo della miniera di Adani

Il caso della miniera di Adani impegna da anni gruppi ambientalisti in ogni parte del mondo. L’idea è di costruire una delle più grandi miniere del mondo nella regione delle Queensland in Australia. I motivi per cui gli attivisti e le attiviste dicono di no sono diversi: in primis, verrebbero distrutte le ‘terre ancestrali’, ricche di risorse e culture apparteenti ai popoli indigeni. Si autorizzerebbe il transito di più di 500 navi che trasportano carbone attraverso la Grande Barriera Corallina, già in grave pericolo. La miniera inoltre emetterebbe 4.6 miliardi di tonnellate di carbone nell’atmosfera e aprirebbe la strada alla costruzione di altre strutture simili. In un momento così critico per il nostro pianeta, sembra più che mai un piano suicida. La celebre attivista Greta Thumberg si è espressa contro questa infrastruttura supportando i compagni tedeschi.

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Immagine di copertina: screenshot da Youtube