Quando Hitler rubò il coniglio rosa diventa un film ed è successo in Germania
Quando Hitler rubò il coniglio rosa è tratto dal famoso romanzo autobiografico di Judith Kerr
É di pochi giorni fa, il 26 dicembre, l’uscita nei cinema tedeschi del film Quando Hitler rubò il coniglio rosa. La pellicola è l’adattamento cinematografico dell’omonimo romanzo per ragazzi uscito nel 1971, scritto dall’autrice tedesca, naturalizzata britannica, Judith Kerr. La storia narrata nel libro ripercorre la vicenda della Kerr e della sua famiglia di origine ebraica costretta, dopo l’ascesa al potere di Hitler, a lasciare la Germania e a cominciare una lunga peregrinazione attraverso l’Europa. Dietro la macchina da presa di questa nuova produzione tedesca la regista Caroline Link che, grazie al toccante Nowhere in Africa, in cui racconta ancora una volta di una famiglia costretta a scappare dalla Germania nazista, vinse il premio Oscar come miglior film straniero nel 2001. Quando Hitler rubò il coniglio rosa (in tedesco Als Hitler das rosa Kaninchen stahl) ha attirato, in soli 5 giorni di programmazione, ben 215mila persone, risultando il primo film tedesco per incassi durante il periodo natalizio.
La trama di Quando Hilter rubò il coniglio rosa
Il romanzo si apre una settimana prima delle elezioni tedesche che porteranno i nazisti al potere. Anna è una bambina di 9 anni, che vive a Berlino con il fratello Max di pochi anni più grande, la madre e il padre, un famoso scrittore particolarmente apprezzato dal grande pubblico e fervente antihitleriano. La quiete della famiglia viene improvvisamente interrotta quando il padre riceve una telefonata in cui viene avvertito di essere in grave pericolo a causa della sua origine ebraica e dei suoi attacchi contro i nazisti. La decisione da prendere è solo una: lasciare la Germania prima che i nazisti salgano effettivamente al potere. Inizia un lungo viaggio in cui la famiglia di Anna prima si trasferisce in Svizzera, poi in Francia e infine in Inghilterra. Al momento di preparare i suoi bagagli, Anna lascia a casa uno dei suoi peluche preferiti, un piccolo coniglio rosa. La bambina è rassicurata dalla madre che il giocattolo le verrà spedito una volta che la famiglia troverà un luogo sicuro in cui stabilirsi. Ben presto la famiglia viene informata che tutti gli oggetti nella loro casa di Berlino sono stati confiscati e Anna capisce che non rivedrà più il suo amato coniglio rosa. Anche quel piccolo oggetto era stato ‘rubato’ da Adolf Hitler.
Quando Hitler rubò il coniglio rosa fu subito un grande successo letterario
Sin dalla sua uscita uscita negli anni ’70, Quando Hitler rubò il coniglio rosa ottenne un grande successo in tutto il mondo. Nonostante fosse stato scritto per lo più per un pubblico di ragazzi, anche gli adulti apprezzarono la storia di Anna e della sua famiglia. In Italia il libro venne pubblicato per la prima volta nel 1976 nella collana BUR per ragazzi. Già nel 1978 Quando Hitler rubò il coniglio rosa, dato il grande successo di pubblico, divenne una miniserie prodotta dalla tv tedesca. La Kerr, che curò anche la sceneggiatura dell’adattamento televisivo, non è però riuscita a vedere il nuovo adattamento cinematografico, dato che è deceduta nel maggio del 2019 a Londra, all’età di 95 anni. La capitale inglese, dopo la fuga dalla Germania nazista, era diventata la sua nuova patria ma il rapporto con la sua città di origine, Berlino, non venne mai meno. Dopo la sua morte il sindaco della capitale tedesca Michael Müller definì le sue opere ‘parte della nostra memoria collettiva’ e dei ‘disperati quanto necessari avvertimenti per i quali dobbiamo ritenerci in debito con lei’.
Immagine di copertina: Screenshot di Quando Hitler rubò il coniglio rosa da Youtube https://www.youtube.com/watch?v=oNg1OCFGbr8&feature=youtu.be