Beatles ©Kosta Korcari da Flickr CC BY-SA 2.0 https://www.flickr.com/photos/111076799@N03/32608821282/

Quando, giovanissimi, due dei Beatles furono espulsi dalla Germania per aver dato fuoco a dei preservativi

Il periodo passato ad Amburgo fu fondamentale per la crescita artistica dei Fab Four. Ma forse in pochi sanno che due di loro furono espulsi dalla Germania per aver bruciato dei preservativi

Nell’agosto del 1960 una rock band composta da cinque giovanotti di Liverpool salpò alla volta della Germania, destinazione Amburgo. Il complesso in questione erano i Beatles, il gruppo che più di ogni altro influenzò la cultura popolare dagli anni ’60 in poi, fonte di ispirazione, ancora oggi, per centinaia di musicisti in tutto il mondo. La formazione che arrivò ad Amburgo non era quella che noi tutti conosciamo, ma, oltre a John Lennon, George Harrison e Paul McCartney (che all’epoca suonava la chitarra ritmica), comprendeva anche Stuart Sutcliffe al basso. Ringo Starr non sedeva ancora dietro alle pelli, al suo posto Pete Best (entrato nei Beatles pochi giorni prima della partenza per Amburgo). Proprio quest’ultimo, insieme al Macca, venne prima arrestato e poi cacciato dalla Germania. I due avevano incendiato dei preservativi all’interno di un vecchio cinema di Amburgo dove alloggiavano.

«Non vogliamo che diate fuoco alle nostre case tedesche»

I Beatles, durante la loro residency ad Amburgo, dormivano in un ex cinema, il Bambi-Filmkunsttheater, un luogo particolarmente buio e fatiscente, trovatogli dal loro impresario tedesco, Bruno Koschmider. Una sera del novembre 1960 McCartney e Best, completamente al buio, trovarono solo alcuni preservativi da accendere per potere illuminare la loro camera e per questo vennero denunciati per aver tentato di provocare un incendio. Nonostante non ci fossero stati danni ingenti (giusto qualche bruciatura sul muro) Koschmider, si infuriò a tal punto da denunciarli alla polizia. McCartney, a distanza di anni, ricorda (nel libro di Barry Miles, Many Years From Now) che l’impresario li accusò «di aver tentato di bruciare quel posto e ci disse ‘Andatevene per favore. Vi ringrazio molto, ma non vogliamo che diate fuoco alle nostre case tedesche’. Veramente divertente, perché non avremmo potuto bruciare il posto neanche se avessimo avuto galloni di benzina, era fatto interamente di pietra». Koschmider chiamò la polizia che arrestò Best e il Macca, gli fece trascorrere una notte in cella per poi rispedirli in Inghilterra il giorno dopo. Nonostante la disavventura, pochi anni dopo, i Beatles ritornarono ad Amburgo a suonare.

Perchè il periodo trascorso ad Amburgo fu di fondamentale importanza per la crescita artistica dei Beatles

Quando arrivarono in Germania i Beatles non erano ancora rincorsi da folle di fan urlanti. Avevano comunque già intrapreso un piccolo tour in Scozia, con il nome di Silver Beetles, ma non erano ancora diventati gli idoli di milioni di fan in giro per il mondo. Quel fenomeno culturale e sociologico conosciuto come ‘beatlemania’ doveva ancora diffondersi in tutto il globo. Allan Williams, primo manager dei Beatles, riuscì a far scritturare i cinque inglesi dall’impresario amburghese Bruno Koschmider. L’uomo aveva riconvertito alcuni strip-club nel quartiere a luci rosse di Amburgo in locali dove proporre musica dal vivo e i Beatles di esibirono in tre di questi locali: l’Indra, il Kaiselkeller e il Top Ten Club. È John Lennon che ricorda quanto l’esperienza avuta ad Amburgo fosse stata determinante per la crescita artistica della band. «È stato ad Amburgo che abbiamo fatto veramente progressi. Dovevamo provare tutto quello che ci passava per la testa. Non c’era nessuno da cui copiare. Suonavamo quello che ci piaceva di più e ai tedeschi andava bene così. Purché il volume fosse alto». Inoltre è proprio ad Amburgo che Ringo Starr, all’epoca batterista della band Rory Storms & The Hurricanes, vide per la prima volta all’opera i suoi futuri colleghi e amici, con i quali scalò le classifiche mondiali ed entrò nei cuori di milioni (anzi, miliardi) di fan.

Ad Amburgo i Fab Four rivoluzionarono anche il loro look

I Beatles non rivoluzionarono solo la musica del loro tempo, ma dettarono anche la moda che i teenager dell’epoca seguirono per anni. L’iconico taglio di capelli e il loro vestiario, però, non furono tutta farina del loro sacco. Ad Amburgo incontrarono infatti la giovane fotografa Astrid Kirchherr che ridefinì totalmente il loro look e li fotografò ‘professionalmente’ per la prima volta. Fu lei a convincerli a cambiare taglio di capelli e vestiti, donandogli quell’aspetto iconico che, oltre alla loro musica, influenzò milioni di giovani. È George Harrison stesso a ricordare come la Kirchherr abbia «influenzato la nostra immagine più di chiunque altro». La Kirchherr, inoltre, si fidanzò con Sutcliffe che, per lei, abbandonò il complesso e si trasferì ad Amburgo.

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Immagine di copertina: The Beatles © kosta korçari da FlickrCC BY-SA 2.0