Lo strano caso del boom di aziende cinesi registrate nel quartiere Neukölln di Berlino
Nel 2020 si è verificato un boom di registrazioni presso il Dipartimento delle finanze di Neukölln da parte di società cinesi di e-commerce
La repressione dell’evasione fiscale degli ultimi tre anni è sfociata nel boom di società cinesi registrate presso il Dipartimento delle finanze di Neukölln. Questo ha garantito al distretto delle entrate non previste. Sono stati ricavati oltre 213 milioni di euro di imposte sulle vendite nell’ultimo anno.
Attualmente, il Dipartimento supervisiona 48.452 società con sedi in Cina, Hong Kong, Taiwan e Macao. Inoltre, ogni settimana si registrano circa 1.000 nuove società cinesi. Si tratta di società di e-commerce cinesi con operazioni tedesche e di fornitori dei più grandi operatori di Marketplace.
«Solo pochi anni fa questi numeri sarebbero stati davvero irrealistici», ha dichiarato il Senatore delle Finanze di Berlino Matthias Kollatz. Nel 2017 si stimavano circa 8.000 rivenditori cinesi, ma le società registrate erano solo 432. Nel 2018 il numero è triplicato, arrivando a 1.537. L’anno seguente il numero di società cinesi registrate è salito addirittura a 22.000.
Se il trend di crescita delle aziende cinesi presenti sul territorio continua, queste potranno superare il numero di aziende locali entro il 2021.
Ragioni del boom: controlli più severi per le frodi fiscali
Il boom è legato alle nuove leggi fiscali entrate in vigore nel 2019. Con queste nuove norme, la responsabilità delle frodi fiscali dei partner commerciali delle grandi società che operano nei mercati online, come Amazon o eBay, ricade su questi ultimi. Infatti, si è scoperto che molti rivenditori stranieri avevano creato magazzini e centri di distribuzione in Germania senza pagare l’IVA. I rivenditori si appoggiavano su grandi società per la vendita online.
«È assurdo che gli operatori del mercato [..] non abbiano informato i rivenditori circa l’IVA dovuta», ha affermato Matthias Kollatz. Amazon ha respinto l’accusa e ha dichiarato di fornire non solo informazioni, ma anche strumenti e formazione per supportare i rivenditori nel loro lavoro. «Blocchiamo immediatamente l’account di un venditore se le autorità fiscali tedesche ci avvisano delle sue inadempienze fiscali», ha detto un portavoce di Amazon. Inoltre, Amazon dispone di procedure interne di controllo degli account per verificarne il comportamento.
Secondo il Senato, la legge contro la frode fiscale nel commercio online e l’obbligo di divulgazione dei dati delle aziende che operano tramite le piattaforme, sono i motori dell’aumento di aziende registrate presso il dipartimento delle finanze di Neukölln. Matthias Kollatz ha dichiarato che i tentavi di costringere gli operatori dei Marketplace a condividere le identità dei rivenditori hanno contribuito al boom. Infatti, i rivenditori per non venire esclusi dalle piattaforme hanno iniziato a registrarsi presso il dipartimento finanziario di Neukölln.
In aggiunta alla legge tedesca, è previsto anche un regolamento europeo. Per le merci che provengono da fuori dell’Unione Europea, l’IVA sarà riscossa dagli operatori della piattaforma e non più dai rivenditori.
La maggior parte delle aziende cinesi si trovano a Berlino, perché?
Sicuramente Berlino rappresenta una delle regioni economiche più dinamiche e innovative della Germania, sede di molte start-up e metropoli creativa. Molte aziende internazionali sono attratte da questa città. Il HWWI/Berenberg City Ranking del 2019, che esamina la competitività delle 30 città più grandi del Paese, ha qualificato Berlino al primo posto.
Ma quali sono i legami della città con la Cina? Innanzitutto l’ufficio delle imposte di Neukölln è l’autorità nazionale tedesca responsabile per le società con sede in Cina e ad Hong Kong.
Inoltre, il Land di Berlino ha fondato un ufficio a Pechino finalizzato alla creazione di opportunità di collaborazione tra i due paesi. Lo scopo di questo ufficio di rappresentanza aziendale è quello di approfondire le relazioni economiche tra Berlino e la Cina. Le aziende cinesi o berlinesi possono contattare l’ufficio per operare nel mercato dell’altro o per trovare partner con cui cooperare.
La città di Berlino lo ha pubblicizzato sul proprio sito, dove è possibile accedere a tutte le informazioni e ai numeri da contattare.
Dal 2018, anno della sua fondazione, l’ufficio assiste le aziende cinesi nel percorso di avviamento del proprio business a Berlino. In primo luogo, organizza visite guidate della città alla ricerca della proprietà più adatta; fornisce consulenze in merito si programmi di finanziamento e consulenze per quanto riguarda l’aspetto del progresso tecnologico e innovativo. Inoltre, assiste l’azienda nella ricerca di dipendenti qualificati. Uno specifico Servizio di immigrazione aziendale consente all’azienda cinese di ricevere supporto per la richiesta del permesso di soggiorno e di lavoro per i dipendenti stranieri.
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Immagine di copertina: Rathaus Neukölln da Wikimedia CC3.0 ©Dguendel