L’abbazia di Corvey, patrimonio UNESCO, gioiello di architettura carolingia al centro della Germania
L’abbazia di Corvey, un meraviglioso luogo di incontro tra passato e presente. Un tour alla scoperta di una delle più importanti abbazie medievali dell’impero carolingio, patrimonio dell’UNESCO
L’abbazia di Corvey è un meraviglioso esempio di architettura religiosa. Quest’ultima si è affermata soprattutto durante l’impero carolingio, con la costruzione di numerose abbazie, veri e propri centri di potere e di diffusione dell’ideologia imperiale (non a caso gli abati stessi venivano scelti direttamente dall’Imperatore). L’abbazia di Corvey deriva da questa tradizione. Si tratta di un ex monastero benedettino situato nella municipalità di Höxter, lungo il fiume Weser, nell’odierna Renania Settentrionale-Vestfalia. Con i suoi circa 1200 anni di storia, rappresenta una delle più antiche e importanti abbazie della Germania medievale. Dopo la sua fondazione, avvenuta nel IX secolo d.C., il monastero di Corvey divenne uno dei più influenti dell’Impero carolingio e diede un grande impulso al processo di cristianizzazione in Europa. Trattandosi di un monastero imperiale, le sue funzioni religiose e intellettuali non interessarono solo la conversione della Sassonia, ma influenzarono l’intera Europa. Il sito archeologico è stato in gran parte conservato. È possibile osservare i resti del complesso abbaziale, mentre l’originale Westwerk carolingio (costruito nel periodo: 873-885) esiste ancora oggi ed è completamente intatto. A partire dal 1999 si era iniziato a discutere sulla volontà di proclamare questo meraviglioso luogo patrimonio dell’UNESCO, ma la domanda ufficiale è stata presentata solo nel febbraio 2013. A settembre dello stesso anno una commissione UNESCO si è recata in visita a Corvey e il 21 giugno 2014 il sito è entrato finalmente a far parte del patrimonio mondiale dell’umanità, con il titolo ufficiale “The Carolingian Westwork and the Civitas Corvey “.
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Carolingian Westwork e Civitas Corvey: un tuffo nella storia
Gli abati di Corbie (Adelardo e Wala) fondarono l’abbazia nell’822 per volontà dell’Imperatore Ludovico il Pio. Il suo nome deriva dal latino Corbeia Nova, ossia Nuova Corbie. Nell’823, prima di diventare arcivescovo di Brema e di Amburgo, Anscario (conosciuto anche come Oscar di Brema), fondò la scuola dell’abbazia. Essa divenne uno dei principali centri culturali d’Europa dei secoli IX-X. In questa scuola si formarono molti studiosi, che giocarono un ruolo chiave nella cristianizzazione dell’Europa. Nell’826 il monastero venne dedicato a Santo Stefano. Le reliquie di San Vito e Stefano furono trasferite nell’abbazia dieci anni dopo. Da quel momento in poi, accolse molti pellegrini. Nell’833 ottenne il diritto di conio nel Ducato di Franconia. L’abbazia di Corvey costituiva il centro religioso della regione e ben presto vennero fondate molte abbazie sussidiarie. Ebbe un ruolo molto importante nelle controversie religiose. Infatti, nella lotta per le investiture, l’abate di Corvey si schierò contro l’imperatore Enrico IV. Il monastero partecipò ai tentativi di riforma della Chiesa cattolica durante l’XI secolo. A partire dal 1203, l’abate di Corvey ottenne il titolo di Principe del Sacro Romano Impero. Verso la metà del XII secolo una città medievale sorse intorno all’abbazia. La città prese il nome di Corvey. Purtroppo, a causa di gelosie da parte della rivale Höxter, le truppe la distrussero e danneggiarono il monastero. Questo evento segnò l’inizio del declino dell’abbazia di Corvey. In seguito, la Guerra dei Trent’anni fu la causa della distruzione di gran parte della struttura medievale. Ci sono voluti molti anni perché l’area locale si riprendesse dalla devastazione generata dal conflitto. La ricostruzione dell’abbazia medievale iniziò solo nel 1665, quando Christoph Bernhard von Galen, vescovo di Münster divenne Principe e amministratore dell’abbazia. La chiesa fu sostituita da un edificio in stile gotico. Il Westwerk carolingio originale venne conservato. Nel 1792 Corvey cessò di essere un’abbazia benedettina e fu eretto a vescovato da Papa Pio IV. In seguito, il principato vescovile fu secolarizzato (1803) e divenne parte del brevissimo Principato d’Orange-Nassau. Nel 1807 fu annesso al Regno di Vestfalia, governato dal fratello di Napoleone I, Girolamo Bonaparte. Dopo il Congresso di Vienna, il Langravio Vittorio Amedeo d’Assia ottenne come ricompensa l’Abbazia di Corvey e il Ducato di Ratibor. Il Langravio diede vita allo Schloss Corvey, ricostruendo gli edifici dell’abbazia. Per questa ragione, a partire dalla secolarizzazione, Corvey divenne proprietà dei duchi di Ratibor e dei principi di Corvey. La famiglia è responsabile del complesso monastico, ad eccezione della chiesa abbaziale. La casa ducale fu fondata nel 1840 per decreto del re di Prussia. Dopo la fine della monarchia (1918), lo Schloss divenne la residenza estiva della famiglia Ratibor. Durante la Seconda Guerra Mondiale tutti i possedimenti della famiglia finirono nelle mani dello Stato polacco. Così, essa si rifugiò a Corvey, dove stabilì la residenza e l’amministrazione centrale degli altri possedimenti. Negli anni travagliati del dopoguerra, il duca Franz Albrecht ha trasformato la residenza in un centro che attira visitatori da ogni dove. Questo fu possibile grazie all’aiuto di numerose istituzioni, per lo più pubbliche, attraverso ampi lavori di ristrutturazione volti alla conservazione dei monumenti e della storia dell’architettura. Dopo la morte di suo padre, il duca Viktor III, rilevò l’azienda di famiglia. Oggi le redini sono state prese dal figlio Viktor, V Duca di Ratibor e Principe di Corvey. I visitatori potranno ripercorrere la storia di Corvey nel museo, viaggiando attraverso le tre tappe principali che l’hanno segnata: medioevo – barocco – era Biedermeier.
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Guida alla meravigliosa architettura di Corvey
L’abbazia di Corvey è a pianta quadrata. In origine, nell’822 era una basilica a tre navate con un’estensione della cappella. Successivamente venne ampliata con un nuovo coro e con bracci trasversali. Al piano inferiore c’è l’atrio, sorretto da possenti colonne, mentre nei due piani superiori vi è la grande sala dove era situato il trono. All’esterno c’è il Westwerk, una facciata tipica dell’architettura carolingia. Il Westwerk di Corvey è l’unico rimasto quasi completamente intatto nel corso dei secoli. Ai lati della facciata occidentale ci sono due torri molto alte che permettono l’accesso alla tribuna. Quando il Westwerk venne costruito era formato da tre torri. Ad oggi la torre centrale non è più presente, in quanto nel periodo tra il 1145 e il 1159, l’abate Wibald von Stablo la fece demolire. Nella tribuna si tenevano la liturgia e le cerimonie con l’Imperatore. Nel Westwerk si trovano anche le reliquie dei martiri. Intorno alla fine del ‘500 e gli inizi del ‘600 sono state apportate ulteriori modifiche. Il restauro ha coinvolto i frontoni delle torri e gli elmi delle guglie. La Guerra dei Trent’anni causò la distruzione della chiesa abbaziale. Nel momento della sua ricostruzione vennero ripresi i canoni dello stile gotico. Anche l’abbazia venne ristrutturata, diventando una residenza barocca. Ad oggi possiamo esplorare anche la torre con l’orologio e la casa da tè, che furono costruiti nel XVII secolo. All’interno dell’Abbazia è possibile osservare i dipinti a muro raffiguranti scene dell’Odissea. Nel corso dei secoli sono state costruite tre biblioteche. La prima è la Biblioteca del Monastero Medievale, che risale al periodo di massimo splendore dell’Abbazia (IX-XII secolo). La Biblioteca del Monastero Barocco risale, invece, al periodo barocco. In seguito alla secolarizzazione si è assistito al saccheggio di molti libri. La terza e ultima biblioteca è piuttosto recente. Risale al XIX secolo ed è la Biblioteca principesca. Il poeta August Hoffmann von Fallersleben (1798-1874), che vi trascorse gli ultimi anni della sua vita a lavorare come bibliotecario, acquistò pregevoli opere e volumi. Oggi si può accedere virtualmente a questa collezione.
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Visita all’abbazia di Corvey: come fare?
L’abbazia di Corvey è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00. In questo delicato momento storico sarà richiesto l’uso di mascherina chirurgica e il rispetto della distanza di sicurezza. È possibile partecipare a visite guidate che offrono una panoramica completa di 1200 anni di storia dell’ex abbazia. Oltre alla chiesa è possibile esplorare la casa ducale, la sala imperiale e la biblioteca principesca. Un’ampia gamma di tour risponde alle esigenze dei visitatori. Si può decidere di prenotare un tour breve e compatto se si ha poco tempo a disposizione; tour dedicati agli appassionati di architettura, con approfondimenti sul background architettonico; tour per bambini e famiglie; visite guidate per scolaresche che comprendono anche attività di laboratorio; tour speciali dedicati a persone affette da demenza senile, in collaborazione con Demenz-Servicezentrum Region OWL. Si può partecipare anche ad eventi e mostre. Il listino prezzi è presente sulla pagina ufficiale di Corvey al link: https://corvey.de/besucher/. Sicuramente Corvey è un luogo che vale la pena visitare, almeno una volta nella vita!
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Immagini di copertina: Abbazia di Corvey da Wikimedia ©Arimja CC4.0