La Germania ricomincerà a deportare profughi in Siria (ma solo i criminali)

Il Ministero dell’Interno ha annunciato che i siriani condannati per reati gravi potranno essere espulsi per la prima volta dal 2012. Il cambiamento inizierà da gennaio 2021 e non interesserà la stragrande maggioranza dei rifugiati che hanno fatto della loro casa la Germania.

La Germania non rinnoverà il divieto di deportazioni nella Siria devastata dalla guerra, un divieto in vigore dal 2012, un anno dopo l’inizio della guerra civile in Siria. Lo ha annunciato venerdì 11 dicembre il Ministero dell’Interno tedesco. In una riunione virtuale i 16 Ministri degli Interni statali del Paese hanno deciso di respingere le richieste dei socialdemocratici di centro-sinistra (Spd) che chiedevano di estendere il provvedimento. Commentando la scelta, il vice Ministro dell’Interno Hans-Georg Engelk ha detto che la Germania non dovrebbe essere un rifugio per criminali.
La norma in realtà ha finora cercato di proteggere i richiedenti asilo siriani respinti evitando loro il ritorno in una zona di conflitto. Con l’ultima modifica, dal 1 ° gennaio, i tribunali potranno decidere caso per caso se eventualmente espellere i cittadini siriani condannati per crimini in Germania. Tuttavia, il Ministro dell’Interno della Bassa Sassonia Boris Pistorius ha sottolineato durante l’incontro di giovedì che le deportazioni non sarebbero ancora possibili a causa delle violenze in corso.

I siriani in Germania

Sebbene il Ministro dell’Interno Federale Horst Seehofer, che ha appoggiato la fine del divieto, sia stato accusato di assecondare l’estrema destra, i Ministri hanno insistito sul fatto che la decisione riguarderà solo un piccolo gruppo di autori di reati gravi, compresi coloro che hanno commesso crimini di matrice politica, come gli attacchi terroristici. Il Ministro dell’Interno della Baviera Joachim Herrmann ha sottolineato durante l’incontro che la stragrande maggioranza dei rifugiati siriani non sarà comunque a rischio di deportazione. Attualmente sono circa 90 le persone con cittadinanza siriana in Germania che sono considerate ‘minacce’ per lo Stato tedesco  e che potrebbero essere deportate. La Germania ha accolto in questi anni più di 1,5 milioni di rifugiati nel paese, la maggior parte dei quali in fuga proprio dal conflitto siriano, al culmine della crisi dei rifugiati in Europa del 2015/’16. Il governo di Berlino ha speso decine di miliardi di euro per aiutarli a stabilirsi definitivamente in Germania.

Rischi ancora troppo alti

Sempre nella giornata di venerdì il partner tedesco dell’Agenzia ONU per i Rifugiati, UNHCR, ha dichiarato di continuare a rifiutare per principio la deportazione dei rifugiati in Siria. L’amministratore delegato dell’UNHCR, Peter Ruhenstroth-Bauer, ha dichiarato ai media di Redaktionsnetzwerk Deutschland che «i rischi per la sicurezza sono troppo grandi e una deportazione è incompatibile con gli impegni sui diritti umani». La guerra civile siriana ha causato più di 387.000 morti e milioni di sfollati da quando è scoppiata nel 2011 con la brutale repressione delle proteste antigovernative. Il conflitto siriano va avanti da quasi più tempo di entrambe le guerre mondiali messe insieme.

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Immagine di copertina: Berlino © Bundestag, Bandiera Tedesca – Felix Mittermeier – Pixabay CC0