La Merkel vuole un nuovo impegno mondiale contro la fame nel mondo
Il Premio Nobel per la pace 2020 è stato assegnato al World Food Programme: appello ad un impegno mondiale tra le congratulazioni della Cancelliera tedesca
La prestigiosa accademia svedese ha annunciato venerdì 9 ottobre il vincitore del Premio Nobel per la pace 2020. Si tratta del World Food Programme (WFP), organismo delle Nazioni Unite che lotta contro la fame nel mondo. Il WFP ha vinto un premio di 965.000€ contro altre 107 organizzazioni candidate e 211 individui singoli.
Sfruttando il consueto annuncio settimanale, la Cancelliera Merkel non ha perso l’occasione per congratularsi con il vincitore. Il premio, riporta la Deutsche Welle, è un tributo all’impegno del WFP nel contrasto alla fame nel mondo. La cerimonia di premiazione, prosegue la Merkel, valorizza il senso di responsabilità e solidarietà internazionale, due aspetti che vanno rafforzati sempre di più. Secondo la Cancelliera, infatti, c’è bisogno di un più forte e costante impegno internazionale per contrastare la fame nel mondo, una piaga che, ad oggi, colpisce 820 milioni di persone nel mondo. La Merkel ha comunque valorizzato l’impegno della Germania per contrastare la fame del mondo. Con un investimento a favore dello sviluppo rurale e della sicurezza alimentare di 1,5 milioni di euro all’anno, la Germania occupa la terza posizione nella classifica degli Stati che donano denaro per aiutare il terzo mondo a sconfiggere la piaga della fame.
L’impegno del World Food Programme è stato messo a dura prova a causa della pandemia
Sono circa 100 milioni i beneficiari del contributo annuale del World Food Programme. Sin dalla sua fondazione nel 1961 il WFP si impegna concretamente a contrastare la fame nel mondo nei paesi sottosviluppati. Per il portavoce del WFP, Tomson Phiri,il Premio Nobel è un’occasione per celebrare e ringraziare i collaboratori e i volontari che collaborano con l’organizzazione in ogni parte del mondo. Inoltre è un importante momento per ricordare che la lotta alla fame del mondo deve andare di pari passo con l’impegno per raggiungere la pace in quei Paesi che vivono una condizione di forte conflittualità. È proprio in questi Stati che, secondo i dati del WFP, il rischio di denutrizione è tre volte maggiore. Il compito principale dell’organizzazione è quello di trasportare i viveri messi a disposizione dai vari Paesi appartenenti alle Nazioni Unite. Una missione che si è particolarmente complicata negli ultimi mesi, a causa del dilagare della pandemia ma che, nonostante queste difficoltà, non ha fermato l’impegno umanitario del WPT, come dichiarato da Phiri alla Frankfurter Allgemeine
Per arginare il problema della denutrizione bisogna, inoltre, fare i conti anche con il cambiamento climatico
La minaccia del cambiamento climatico, infine, impone uno stile alimentare più sostenibile. In questo senso la Cancelliera ha lodato gli importanti passi sin ora compiuti in questo settore. La Merkel, infatti, ha sottolineato come i Paesi del G20 abbiano investito 22 miliardi di euro per sostenere l’agricoltura e la produttività nei Paesi del Terzo Mondo, così come l’impegno delle varie nazioni per trovare una soluzione che riesca ad arginare, almeno in parte, il cambiamento climatico.
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Immagine di copertina da Pixabay