La Germania vuole riformare l’industria della carne dopo i troppi focolai nei macelli
Il governo ha deciso di riformare l’industria della carne: i lavoratori vivono in condizioni inaccettabili
Il governo tedesco ha deciso di agire rapidamente e riformare l’industria della carne. In questo periodo sono stati verificati dei focolai di Coronavirus in diversi macelli della Germania. La notizia ha alimentato le accuse contro lo sfruttamento dei lavoratori provenienti dall’Europa orientale. Secondo i sindacati gli europei dell’Est vivono in condizioni di vita terribili negli alloggi di massa messi a loro disposizione dai subappaltatori assunti dall’industria del confezionamento della carne. Inoltre lamentano la pratica delle aziende di carne che appaltano lavori a subappaltatori, in modo che non possano essere ritenute responsabili in caso di abusi. “I subappalti sono la radice di questo male e dovrebbero essere aboliti”, ha dichiarato il capo del sindacato Anja Piel. Infine, ha aggiunto che le condizioni di vita e di lavoro nell’industria della carne sono state un disastro per anni.
Non più assunzioni a breve termine
In base al disegno di legge, redatto dal ministro del Lavoro Hubertus Heil e concordato dal governo mercoledì, i macelli non potranno più assumere lavoratori dell’Europa dell’Est con contratti a breve termine. Alle aziende che non rispetteranno tale norma si imporranno delle sanzioni. Annunciando le nuove misure, Heil (SPD) ha detto che è giunto il momento di “ripulire e agire in questo settore” e ha promesso di imporre multe fino a 30.000 euro ai malfattori. D’accordo con le misure introdotte da Heil, il partito dei Verdi, vorrebbe imporre un prezzo minimo per la carne al supermercato e utilizzare il denaro pubblico per aiutare l’industria della carne a diventare biologica. “Insieme a standard più elevati per il benessere degli animali e a un’etichettatura vincolante per l’allevamento e l’origine, un’imposta sul benessere degli animali può anche contribuire a finanziare la conversione ad un allevamento adeguato alla specie”, ha detto Anton Hofreiter, leader del Partito Verde. Dall’altra però, altri parlamentari, del partito di sinistra, sono un pò dubbiosi riguardo l’aumento dei costi della carne. Temono infatti che l’aumento dei prezzi possa trasformare questo prodotto in un bene di lusso e quindi non alla portata di tutti.
La reazione dell’industria della carne
L’industria della carne ha però reagito alle misure imposte dal ministro del Lavoro. Heike Harstick, presidente della Meat Industry Association, ha accusato Heil di non avere alcuna conoscenza tecnica o fattuale, ha detto che i contratti a breve termine sono una parte essenziale dell’industria. Inoltre ha dichiarato che la riforma causerà uno spostamento all’estero della gran parte della produzione della carne.
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Immagine di copertina: Pixabay