© Video Youtube, David Bowie - Sense of Doubt - "Heroes" photo session, 1977

Il video di Varsavia che negli anni ’70 ispirò Bowie per il pezzo Warszawa di Low

Il brano Warszawa fa parte del primo album della Trilogia Berlinese di Bowie ma non è stato ispirato dalla sua permanenza a Berlino

Nel 1976 David Bowie, insieme all’amico Iggy Pop, si trasferì a Berlino. Entrambi si lasciavano alle spalle una permanenza in America caratterizzata da uno smodato uso di droghe. La dipendenza da cocaina portò Bowie a diventare un paranoico allucinato succube di strampalate teorie esoteriche mentre Iggy Pop era arrivato a farsi ricoverare in un istituto di igiene mentale. Arrivati a Berlino i due riuscirono a rinascere personalmente e professionalmente componendo album che rimarranno per sempre tra i capolavori delle loro carriere. Il primo passo della risurrezione di Bowie è stato sicuramente Low, registrato agli Hansa Studios di Berlino nel 1977, prima opera della Trilogia Berlinese che comprendeva ‘Heroes’ e Lodger. La cupa atmosfera berlinese aveva fortemente influenzato i tre album ma, un brano contenuto in Low, intitolato Warszawa, è stato invece ispirato da un’altra città europea, Varsavia, anch’essa, all’epoca, caratterizzata da un clima particolarmente lugubre. La traccia, una melodia cupa e ossessiva, venne scelta da Bowie per aprire i concerti dell’Isolar Tour II nel 1978. La canzone colpì profondamente anche i membri dei Joy Division. Il primo nome della band, infatti,  era stato Warsaw scelto come omaggio alla traccia composta dal Duca Bianco.

Bowie aveva visitato la città polacca in due occasioni negli anni ’70

La prima volta che Bowie sbarcò a Varsavia fu nel maggio 1973. L’artista, dopo aver suonato in Giappone, decise di tornare a Londra a bordo di un treno. Dal paese del Sol Levante si diresse a Vladivostok dove iniziò il suo viaggio sulla Transiberiana, direzione Mosca. Qui cambiò treno e salì sul convoglio che dall’Unione Sovietica l’avrebbe portato a Londra. Ma, a causa di un guasto tecnico, il treno rimase bloccato svariate ore a Varsavia. La seconda visita di Bowie nella città polacca risale al 1976, questa volta insieme a Iggy Pop. Anche questa volta il treno su cui era a bordo rimase fermo per ore a Varsavia, e i due decisero di scendere e visitare la città. Il video che potete vedere qui sotto riprende Varsavia proprio in quegli anni ed è quello che Bowie aveva visto e che l’aveva colpito così profondamente, tanto da ispirargli un brano musicale. Guardatelo, ascoltando in sottofondo Warszawa e capirete quanto questa città abbia contribuito alla nascita del brano.

Ma come il brano Warszawa è stato ispirato dalla capitale della Polonia?

Al di là del nome che ovviamente rimanda alla città, ascoltando Warszawa si può capire quanto quelle due visite alla città, seppur brevi, abbiano influenzato Bowie nella composizione del brano. La traccia è principalmente strumentale e leggenda vuole che i primi minuti siano stati ‘composti’ dal figlio di Tony Visconti (uno dei produttori di Low) che all’epoca aveva quattro anni. Il bambino cominciò a suonare alcune note a caso al pianoforte e Brian Eno, che stava collaborando con Bowie, ne rimase affascinato, sviluppando gli accordi accordi appena su un sintetizzatore. Il risultato fu una melodia oscura, monumentale, che Visconti e Eno proposero a Bowie. All’artista piacque così tanto che decise di aprire Warszawa con quelle note. A detta di Bowie quella tetra armonia gli aveva fatto tornare in mente l’atmosfera cupa che aveva respirato per poco a Varsavia. Verso la fine del brano vi è una breve parte cantata. Per comporre le liriche (le cui parole sono completamente inventate), Bowie rispolverò un vecchio album di canzoni tradizionali polacche che aveva comprato in un negozio di dischi durante la visita a Varsavia con Iggy Pop. Nel vinile c’era una traccia intitolata Helokanie. Ascoltatela e vi renderete conto di quanto Varsavia e i ricordi legati alla città abbiano influenzato Bowie nella composizione del brano.

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Immagine di copertina: © Video Youtube, David Bowie – Sense of Doubt – “Heroes” photo session, 1977