Berlino: l’egemonia dell’Hertha messa in discussione dall’ascesa dell’Union
Pochi mesi fa, proprio in ricorrenza del trentennale della caduta del Muro di Berlino, la capitale tedesca, finalmente, ha vissuto nuovamente l’ebrezza di vivere un derby in Bundesliga.
Un evento che non accadeva da oltre 40 anni, dai tempi delle sfide tra Hertha e Borussia Berlin. Altri tempi, altro calcio. Anche se oggi, come allora, a dominare la scena tedesca erano il Bayern e il Borussia, ma non – come avvenuto nell’ultimo decennio – quello giallonero di Dortmund: i Puledri del Gladbach, all’epoca, erano i principali rivali dei bavaresi.
Hertha vs Union: da amici, nel passato, a rivali, nell’ultimo decennio
A far rivivere l’aria salubre del derby cittadino in Bundesliga è stato l’Union Berlin, che la scorsa stagione ha fatto saltare il banco anche nei siti affidabili di casino e scommesse ottenendo un’inattesa promozione nella massima serie, la prima nella storia del club della parte orientale della capitale. Un club, quello biancorosso, che può fare affidamento su una tifoseria seconda a nessun’altra, non sono sul suolo tedesco, per spirito di appartenenza, come testimonia quanto avvenuto dieci anni fa: la società, all’epoca, non disponeva dei soldi necessari per procedere alla ristrutturazione dello stadio, avvenuta grazie ad una”maxi-colletta” che ha coinvolto oltre 4000 tifosi e raccolto più di 2,5 milioni di euro.
La passione sfrenata degli Unioner fa da contraltare allo spirito borghese ed altolocato della Vecchia Signora del calcio tedesco: l’Hertha, la squadra berlinese più nota del mondo. Una rivalità, quella tra le due squadre capitoline, che è esplosa negli ultimi dieci anni, ma che un tempo, di fatto, era totalmente inesistente.
Ai tempi del Muro, infatti, le tifoserie di Union e Hertha, che rappresentavano la parte orientale (i biancorossi) e quella occidentale (i biancoblu) della città, pur non essendo gemellate, vivevano un rapporto decisamente amichevole e di reciproco rispetto. A tal proposito, i test-match fra le due compagini furono molteplici. E non fu casuale, nel 2009, che l’Hertha fu invitato per inaugurare il Forsterei rinnovato. A quei tempi, oggettivamente, era assai complicato immaginare che, a distanza di pochi anni, le due squadre si potessero affrontare in un campionato ufficiale.
La storia del derby: Union ancora imbattuto all’Olympiastadion
Ma a solo un anno di distanza, complice l’inattesa discesa in Zweite Liga dell’Hertha, Berlino assaporò il primo derby fra queste due compagini, con l’Alte Dame nettamente favorita. Il campo, però, disse ben altro. Nei due derby disputati, l’Union raccolse quattro punti, grazie al pareggio fra le mura amiche e l’incredibile successo, in un Olympiastadion esaurito in ogni ordine di posto, nella tana dell’Hertha. Al termine di quel campionato, però, i destini delle due compagini si separarono nuovamente: i biancoblu, nonostante un avvio di stagione poco entusiasmante e consono al blasone dell’Hertha, tornarono immediatamente in Bundesliga, mentre i biancorossi, grazie ad un campionato di relativa tranquillità, ottennero la seconda salvezza consecutiva nel campionato cadetto.
I destini delle due squadre, però, si incrociarono nuovamente dopo solo due anni: l’HBSC, dopo solo un anno di permanenza nella massima serie, sprofondò nuovamente in Zweite dopo aver perso il Relegationspiele (spareggio contro la terza classificata della seconda divisione tedesca) contro il Fortuna Dusseldorf. Nella stagione 2012/2013, però, l’Union era divenuta, ormai, una solida realtà della Zweite Liga e gettava le basi per diventare quella che è oggi: una compagine a tutto tondo della Bundesliga. Nei due confronti diretti, però, gli Unioner subirono una sconfitta, a domicilio, prima di ottenere un rocambolesco 2-2 all’Olympistadion. Ed è proprio lo stadio olimpico berlinese, teatro del successo azzurro ai Mondiali del 2006, il palcoscenico del prossimo derby. Ad oggi, sorprendentemente, l’Union è davanti all’Hertha in classifica con un vantaggio di tre punti, gli stessi ottenuti nel derby d’andata vinto al Forsterei. E non è fantascientifico, in casa Union, pensare ad un altro risultato positivo.
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