Germania, oltre i 57mila contagi, boom in Baviera. Per RKI “Capacità di ospedali non bastano”. Bollettino Land per Land

Cresce l’epidemia in Germania, ma senza picchi. Al momento non è prevista nessuna ulteriore limitazione alla libertà di movimento

Sabato il totale di contagiati in Germania è salito di 6824 unità, cifre simili a quello dei due giorni precedenti (giovedì erano 6615, venerdì 6933). È verso, parliamo di sabato, un giorno in cui sembra che si facciano meno tamponi rispetto ad un giorno feriale, ma è comunque un dato che, al di là di qualche imperfezione, conferma una curva di crescita costante e in qualche modo “sotto controllo” come potete vedere nel grafico più sotto. Nonostante questo  Wieler, capo del Robert Koch Institut, ha dichiarato alla Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung: “Dobbiamo preparaci al fatto che le capacità ospedaliere non saranno sufficienti. non sono sufficienti, ovviamente” aggiungendo, riguardo al relativamente tasso di mortalità del viru in Germania, che “è dovuto principalmente al fatto che molti test sono stati testati in Germania”. Ad ogni modo andando ad osservare i dati Land per Land è preoccupante il balzo in avanti fatto dalla Baviera, da una settimana messa in quarantena dal governatore Markus Söder, ma che due settimane fa ha chiesto ai suoi concittadini di andare a votare come se nulla fosse. Potete leggerne più approfonditamente nel prossimo paragrafo. I grafici che trovate qui sotto sono realizzati grazie ai dati della Johns Hopkins University come spiegato nell’ultimo paragrafo.

Il bollettino Land per Land

La Baviera raggiunge un triste primato: da oggi è il primo Land per numero di contagi ufficiali, ben 12881, ben 3040 in più rispetto a ieri. Potrebbe essere dovuto all’impennata di tamponi fatti nella regione in questi ultimi giorni, ma è anche vero che da una settimana lì vige una quarantena simile a quella italiana e le previsioni erano più ottimistiche. A breve distanza c’è il NordReno-Vestfalia (12744) e il Baden-Württemberg (10819, ma con più decessi di tutti, ben 118). nella classifica basata sui dati del Berliner Morgenpost (meno aggiornata di quella citata sopra sui numeri totali dei contagi in Germania), vedete, nell’ordine, il numero di contagi complessivi, i casi risolti positivamente e il numero di decessi. Non si modifica la situazione per cui gli ex Land dell’Est hanno molti meno casi di quelli dell’Ovest. Brandenburgo, Turingia, Sassonia-Anhalt, Meclemburgo-Pomerania anteriore sono tutti negli ultimi posti della classifica. Solo la Sassonia e Berlino (che è Ossie solo in parte) si trovano a metà.

La situazione a Berlino: nessun nuovo caso a Friedrichshain-Kreuzberg

A Berlino, alle 11 del mattino di domenica, si registrano ufficialmente 2360 contagiati e 9 decessi. Uno di questi è molto conosciuto: il neurologo sessantaseienne Jörn Kubicki, per 30 anni compagno del celebre ex sindaco Klaus Wowereit. “Sono gay e va bene così” disse Wowereit nel corso della sua prima campagna elettorale quando si scoprì la sua relazione con Kubicki, una frase ormai diventata parte stessa della storia cittadina.

Andando a vedere i casi nelle varie zone cittadine è Mitte il quartiere più colpito con 367 contagi seguito da Charlottenburg-Wilmersdorf (300), Neukölln (248), Tempelhof-Schöneberg (244), Pankow (241, comprende anche Prenzlauer Berg) e Friedrichshain-Kreuzberg (233) dove non si registra ufficialmente nessun nuovo caso nelle ultime 24 ore.

Un occhio ai dati: Johns Hopkins vs Robert Koch Institut

I dati che prendiamo sono presi dalla Johns Hopkins University, la prestigiosa università statunitense che – a differenza del Robert Koch Institut – aggiorna i suoi dati attraverso diverse fonti, comunque tutte attendibili, come le autorità sanitarie di ogni regione, la pagina dell’OMS e le segnalazioni di medici e statistici (trovate una spiegazione della discrepanza tra RKI e JH anche qui).

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