Germania, immediato stop ai voli da/per la Gran Bretagna e Sudafrica
La decisione drastica della Germania: nessun collegamento aereo con la Gran Bretagna
La Germania, come molti altri paesi europei, ha sospeso dalla mezzanotte di lunedì 21 dicembre tutti i voli che collegano il Regno Unito e il Sudafrica. Per gli ultimi atterrati nella sera di domenica sono state rafforzate le misure di controllo con l’obbligo di sottoporsi al tampone. Nell’attesa dell’esito i passeggeri sono stati obbligati a restare in aeroporto fino all’esito negativo del test.
E’ stato proprio il Ministero federale dell’Interno ad incaricare la Polizia federale di controllare sistematicamente i viaggiatori provenienti dalla Gran Bretagna e dal Sudafrica con effetto immediato.
Questa volta non si tratta del solito Covid-19, bensì di una variante dello stesso (Sars-CoV-2), emersa per la prima volta in Gran Bretagna poche settimane fa: anche lo stesso ministro britannico Boris Johnson conferma grazie ai primi risultati che la mutazione del virus è molto più contagiosa del 70% rispetto alla precedente.
Dato l’alto indice di contagio, la Germania si aggrega agli altri paesi che hanno già annunciato i divieti di atterraggio di aerei provenienti dalla Gran Bretagna. Fanno eccezione al divieto, gli aerei con a bordo il personale medico e i voli cargo.
Al fine di proteggere la popolazione in Germania, è opportuno «limitare l’ingresso e la rapida diffusione delle nuove varianti del virus» spiega il Ministero dei Trasporti. Secondo l’ordine, il divieto di atterraggio si applicherà fino al 31 dicembre.
Le dichiarazioni dei passeggeri sbarcati in Germania
La passeggera Sabrina Dinkler-Stemme, atterrata all’aeroporto di Hannover con altre 70 persone, ha dichiarato di essersi sentita trattata come una “criminale”, perché era completamente circondata dalla polizia e per di più sotto la pioggia battente. Tra i viaggiatori si percepiva panico, perché ancora era incerto se sarebbero stati rimandati nel Regno Unito.
Fortunatamente i funzionari del terminal di Hannover si sono presi cura dei passeggeri allestendo letti e culle, dove appunto avrebbero trascorso la notte.
Anche all’aeroporto di Francoforte son scesi ben 157 passeggeri, ma anche qui hanno trovato subito accoglienza con letti, cibo e bevande.
Mentre i passeggeri britannici scesi a Stoccarda che hanno ricevuto l’esito negativo del test, hanno avuto l’autorizzazione di ripartire, ma con l’obbligo di quarantena non appena rientrati nelle loro abitazioni.
Una scelta attuata da molti Stati
L’elevata trasferibilità della variante del Covid-19 è stato il motivo per cui molti Stati hanno bloccato qualsiasi scambio aereo con la Gran Bretagna. I Paesi Bassi sono stati i primi ad ordinare le restrizioni valide fino al 1° gennaio. Qui, intanto, è stato già rilevato un paziente infettato dal virus mutato.
Il secondo a tagliare i collegamenti con il Regno Unito è stato il Belgio; lo stesso divieto è stato imposto poche ore dopo dalla Francia.
Nemmeno l’Italia ha esitato a bloccare i voli e purtroppo domenica sera il Ministero della Salute italiano ha annunciato che la mutazione è stata rilevata in un paziente sbarcato a Roma.
Purtroppo la situazione spaventa e alla decisione di troncare i collegamenti con il Regno Unito si sono aggregati in molti, come per esempio il Galles e la Scozia, la Grecia, la Svezia, la Bulgaria, la Repubblica Ceca e molti altri.
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Immagine di copertina: aeroporto, ©Gellinger, da Pixabay