Crisi in Germania? Il 2019 finisce con un surplus record
Surplus record per lo stato federale tedesco, incassati 13,5 miliardi
Lo stato federale tedesco chiude il 2019 con un surplus record pari a 13,5 miliardi di euro. L’aumento del surplus è stato reso possibile da una crescita della raccolta fiscale e da bassissimi tassi di interesse.Il Ministero delle finanze tedesco dispone così di 17,1 miliardi a causa di riserve di denaro inutilizzate. Sono sei anni consecutivi che la Germania chiude i conti senza nuovi debiti e per la terza volta con un avanzo a due cifre. Il record precedente era di 12,1 miliardi e risale al 2015. Il Governo non ha speso tutto il bottino in alcuni dei suoi fondi di investimento speciali, come il fondo per l’espansione degli asili e il fondo digitale. Questi sono stati momentaneamente accantonati per l’espansione e il miglioramento di infrastrutture, scuole ed ospedali. Oltre ad interventi mirati per il clima. Operazione che il vice cancelliere prevede “più semplice”.
Investimenti e previsioni
Il ministro delle finanze Olaf Scholz alcuni mesi fa aveva avvertito che i “i tempi grassi” sarebbero “finiti”. Oggi ha commentato il risultato: “abbiamo avuto un po’ di fortuna, ma abbiamo anche gestito bene la nostra economia”. Ha inoltre annunciato di voler continuare sulla strada degli investimenti, che dovranno aumentare e rimanere ad un alto livello. Lo scorso anno lo stato federale tedesco ha speso 38 miliardi di euro. Per l’anno appena iniziato si attende un aumento. Lieve aumento atteso anche per il Pil che, secondo i dati Bundesbank, dovrebbe salire dello 0,6%.
Il dogma di Berlino che impoverisce l’Europa
Sono diversi mesi che ormai si parla del dogma di Berlino che impoverisce l’Europa e per come si sono chiusi i conti dell’anno precedente, anche buona parte delle classi popolari e medie tedesche. Il surplus record della Germania costituisce l’altro grande squilibrio dell’ eurozona: non rischia di farla saltare in aria da un giorno all’altro, come una crisi finanziaria dovuta dal debito pubblico, ma la corrode lentamente bloccando una ripresa economica sostenuta e duratura. L’emergenza era stata apertamente affrontata dalla BCE che aveva invitato i governi ad intervenire con stimoli fiscali, cioè spendendo di più o tassando di meno. Appello che secondo il capo economista dell’Ocse, Laurence Boone, è rivolto direttamente a Germania e Olanda. La situazione preoccupa anche gli economisti transoceanici che sa Washington reclamano un’inversione della politica economica, in quanto a loro dire l’attuale modello di sviluppo sta rapidamente allargando il divario tra le classi sociali.
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