Come i club di Berlino si stanno trasformando per reagire alla pandemia
Alcuni club berlinesi stanno riaprendo: le piste da ballo vengono sostituite dai Biergarten
Mentre bar, ristoranti e negozi stanno gradualmente cominciando ad essere di nuovo operativi, per i club la riapertura sembra essere ancora molto lontana. Fino ad ora, i politici hanno stimato la riapertura per la fine dell’anno. Tuttavia, il settore non può aspettare così a lungo. Molti proprietari di club berlinesi si chiedono cosa potrebbero cambiare per poter anticipare l’apertura dei loro locali e ricominciare così a lavorare. Su una cosa tutti i club si mostrano d’accordo: riaprire mentre è ancora in circolo il virus può funzionare, se, non solo i locali, ma anche gli ospiti cambiano. Bisogna comprendere l’importanza delle nuove regole e rispettarle a pieno.
Birgit & Bier e il Sisyphos sono alcuni dei locali che hanno aperto
Alcuni locali hanno già iniziato ad aprire le loro aree all’aperto questo venerdì. Uno di questi è il Birgit & Bier a Kreuzberg. Non si può accedere alla pista da ballo, ma si può rimanere nello spazio all’aperto fino alle 22. Sia il personale che i clienti hanno l’obbligo di indossare la mascherina e ci si può alzare solamente per andare alla toilette. Anche il Sisyphos, uno dei club open-air più amato, ha aperto questo weekend. Vi si potrà rimanere dalle 15 alle 22. Anche qui è vietato ballare, gli ospiti devono essere serviti al tavolo e il personale deve indossare la mascherina. L’ingresso, che normalmente costa 10 euro, è gratuito, ma limitato. Un altro locale che ha riaperto è il Rummels Bucht. Quest’ultimo ha dichiarato tuttavia che non ci saranno concerti. Sarà proposto invece un servizio di ristorazione a base di pizza. I proprietari sono un pò scettici, hanno infatti bisogno di più personale e non sanno come reagiranno gli ospiti. L’ About Blank, attualmente sta valutando come aprire gli spazi all’aperto in modo responsabile.
Alcuni locali continuano a rimanere chiusi
Decine di altri proprietari di club con aree all’aperto sono un pò dubbiosi riguardo la riapertura. Lo Yaam, un club popolare per gli appassionati di Reggae e Drum&Bass all’Ostbahnhof, dispone di 5000 metri quadrati di spazio all’aperto con diversi snack bar. Invece dei 700 clienti che normalmente poteva ospitare all’esterno, secondo l’amministratore delegato Geoffrey Vasseur, ce ne possono stare solo circa 200 persone. Altrimenti non verrebbero rispettate le distanze di sicurezza. L’attuale modalità di standby è sostenibile perché “tutti lavorano a orario ridotto e gli affitti sono stati rinviati”. Se lo Yaam dovesse essere riaperto, dovrebbe assumere altro personale e gli affitti sarebbero prorogati. Un altro club che continua a tenere le porte chiuse è l’Ipse. Il manager Tom Szana sostiene che, se il locale venisse trasformato in un Biergarten, perderebbe il proprio punto di forza e diventerebbe simile agli altri. In aggiunta, consapevole dell’elevato rischio di contagio nel locale, ha dichiarato “Odierei essere responsabile di un aumento dei contagi e della conseguente riapertura ritardata di tutti i locali”. Inoltre, Szana ha preoccupazioni più pressanti: due settimane fa quasi 600 metri quadrati dello spazio interno sono andati bruciati. Dovrebbero quindi essere demoliti e ricostruiti, ma non è ancora chiaro se e quanto l’assicurazione coprirà.
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Immagine di copertina: Pixabay