Come Berlino rinasce dopo il lockdown
Man mano che la Germania esce dal lockdown, la sua capitale rinasce in nuovi modi
Da quando il lockdown è calato su Berlino a metà marzo la città ha vissuto come sospesa per mesi. In una città così viva e libera la situazione della quarantena è sembrata ancora più paradossale che altrove. L’arrivo della primavera poi ha reso ancora più stridente la calma piatta della capitale. Ma la pandemia di COVID qui ha colpito meno che altrove: i morti rimangono 198 (nessun aumento nella giornata di domenica) e il Senato ha ribadito che la luce è “verde” per continuare il programma di riaperture. Cosa aspettarsi allora da questa estate anomala berlinese? Celia Topping, dalle colonne del Guardian, descrive una stagione bucolica dedicata al tempo speso nella natura. Dal 25 maggio hanno riaperto i siti di campeggio che, dopo i mesi sprecati per il Coronavirus, si preparano a settimane di grandi incassi. Il Brandeburgo, proprio fuori Berlino, è una regione ricca di laghi e di luoghi da campeggio come il Naturcampingplatz Am Grubensee o il Naturcampingplatz Springsee che vedranno le norme del distanziamento sociale messe a dura prova dalla folla di tedeschi che le invaderà nelle prossime settimane. Un primo test sarà proprio questo weekend di ponte dovuto alla festa del Whitsun del primo giugno. I sempre più popolari Sommerbads (lidi), piscine e lidi all’aperto, stanno iniziando le riaperture ma con rigide regole a causa del virus: i biglietti per una determinata fascia oraria devono essere acquistati online, permettendo un numero limitato di ospiti ed è permesso cambiarsi solo a bordo piscina.
Le feste sui gommoni saranno il nuovo trend?
Altre località balneari sono di nuovo aperte come la spiaggia di Wansee o quella di Plotzensee nel quartiere di Wedding. Nella giornata del 31 maggio poi una dimostrazione organizzata da diverse associazioni culturali e da alcuni club, come il Sisyphos, si è trasformata in una festa sul fiume con decine di piccole imbarcazioni impegnate in una vera e propria festa mobile. La protesta richiedeva più attenzione nei confronti del mondo dell’intrattenimento e del clubbing che sta attraversando la peggior crisi della sua storia. Alcuni club hanno riaperto le loro aree esterne come bar ma le regole di chiusura (bisogna fermarsi alle 22) rimangono rigide per un business del genere. Fino ad una nuova riapertura possiamo aspettarci più feste sui gommoni di quante Berlino ne abbia mai viste. E chissà che da qui il trend non si diffonda nell’Europa post-Coronavirus.
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Immagine di copertina: Berlino Magazine