La Merkel vuole far sì che i miglioramenti climatici durino anche dopo la pandemia

Sul fronte si combatte il Covid-19, ma in Germania la Merkel non trascura le problematiche relative al clima

Durante il Covid-19 l’improvvisa chiusura della maggior parte delle attività industriali ha ridotto drasticamente i livelli di inquinamento dell’aria. Le immagini satellitari hanno rivelato un netto calo dei livelli globali di biossido di azoto (NO2). Si tratta di un gas che viene emesso principalmente dai motori delle automobili e dagli impianti di produzione commerciale ed è responsabile della scarsa qualità dell’aria in molte grandi città. Una delle ultime dichiarazioni della Cancelliera Angela Merkel riguarda proprio la protezione climatica. La Merkel ha riaffermato durante il dialogo sul clima di Petersberg l’impegno della Germania nonostante le enormi sfide sociali ed economiche poste da COVID-19. “Berlino è ancora dietro l’European Green Deal”. L’obiettivo della Germania è di ridurre completamente le emissioni, del 55%, nel decennio. Gli Stati membri hanno concordato per il momento di puntare al 40%.

Si progetta per un futuro climatico migliore

Durante l’evento che si svolge annualmente a Berlino dove il protagonista è appunto il clima, la Merkel ha chiesto che l’azione per il clima sia inclusa nei piani di ricostruzione economica dopo la pandemia, compresi gli investimenti in tecnologie orientate al futuro come le energie rinnovabili. Dopo il discorso della Cancelliera, il Segretario Generale dell’ONU, Antonio Guterres, ha detto che la pandemia ha “esposto la fragilità delle nostre società e delle nostre economie agli shock e che si necessita di una leadership collettiva coraggiosa e visionaria”. Ha concluso il suo discorso ritenendo necessario “affrontare la minaccia esistenziale incombente di un’interruzione del clima”. Il Covid-19 può essere considerato una rara e breve finestra di opportunità per sistemare la questione climatica.

Una piccola parentesi negativa c’è: l’aumento dell’uso della plastica

I rifiuti di plastica sono in netto aumento. Si tratta di uno dei peggiori effetti collaterali ambientali della pandemia. Il rapido aumento dell’uso di plastica usa e getta è dato sicuramente dalle apparecchiature mediche come i guanti usa e getta ma anche gli imballaggi di plastica. Si è stimato che sempre più persone scelgono cibi preconfezionati. Anche il banalissimo caffè. Non si accettano più tazze riutilizzabili dai clienti proprio per impedire la diffusione del virus.

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Immagine di copertina: Pixabay