Sparo in testa al politico tedesco famoso per politiche pro-migranti
Walter Luebcke è stato freddato con un colpo di pistola nella sua casa
Il corpo del politico, 65 anni, è stato trovato senza vita nel terrazzo della sua casa di Wolfhagen cittadina vicino a Kassel. Luebcke è stato freddato con un colpo di pistola alla testa nella notte di domenica 2. Il cadavere è stato ritrovato dalla famiglia poco dopo l’omicidio, alle 00:30 di lunedì 3 giugno. Horst Streiff, procuratore a capo delle indagini, esclude l’ipotesi del suicidio. Sabine Thurau, della polizia dell’Assia, ha dichiarato che «non c’è ancora nessuna prova di un colpevole o di un movente, stiamo indagando in tutte le direzioni». Luebcke era salito agli onori della cronaca per la sua politica fortemente orientata verso l’accoglienza dei migranti.
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Le posizioni pro-migranti di Walter Luebcke
Luebcke era un membro della CDU, il partito di Angela Merkel. Per molti anni era stato a capo del dipartimento regionale di Kassel, occupandosi soprattutto della dislocazione dei migranti nei centri di accoglienza. Nel 2015 in Germania arrivarono migliaia di migranti soprattutto siriani e afghani che stavano scappando dalle devastazioni della guerra. Luebcke aveva speso parole di solidarietà e accoglienza verso i rifugiati scontrandosi, per queste sue posizioni, con il partito di ultra-destra Pegida. Come ricorda la Spiegel, uno degli scontri più accesi con alcuni esponenti del partito xenofobo fu durante una riunione cittadina in cui si discuteva dei centri di prima accoglienza. Per tutta risposta Luebcke dichiarò che l’accoglienza e l’aiuto del prossimo erano i primi valori del Cristianesimo e che «chi non condivide questi valori può lasciare questo paese in ogni momento, se non è d’accordo».
Il cordoglio dei suoi colleghi
Alla notizia della morte molti sono stati i messaggi di solidarietà alla famiglia. Il presidente dell’Assia, Volker Bouffier, anch’egli della CDU ha dichiarato che di essere «profondamente scioccato dalla morte del nostro amico. Era un costruttore di ponti». In un comunicato stampa la CDU ha dichiarato di essere vicino alla moglie, ai due figli e al nipotino di un anno lodando l’attività e l’impegno in politica di Luebke, una politico che «non aveva mai avuto paura di esprimere liberamente il suo pensiero». Proprio la sua libertà di pensiero gli aveva fatto guadagnare, nel corso degli anni, numerose minacce di morte da simpatizzanti dell’estrema destra. Per ora gli inquirenti non hanno ancora trovato un nesso tra queste minacce e l’omicidio.
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Immagine di copertina: Auto della polizia, © diegoparra, CC0 da Pixabay