Germania, terzo esteso focolaio in un macello

Oltre 200 dipendenti del macello di Coesfeld sono risultati positivi al tampone per Coronavirus.

In Germania si è verificato un focolaio di coronavirus in un terzo stabilimento di confezionamento carni. Il focolaio si trova nella città di Coesfeld. A partire da domenica, sono stati registrati circa 205 casi di coronavirus. Quasi 950 dei 1200 dipendenti dell’azienda hanno effettuato il test. Già nella città di Bochum,  a 70 chilometri da Coesfeld, almeno 22 dipendenti sono risultati positivi al tampone, secondo quanto hanno riferito Radio Bochum e Rheinische Post. Ulteriori risultati dei test sono ancora in sospeso in entrambe le sedi. I casi più recenti sono emersi dopo l’insorgenza di focolai negli stabilimenti di confezionamento della carne negli Stati della Renania settentrionale-Vestfalia (NRW) e dello Schleswig-Holstein e hanno indotto le autorità tedesche ad effettuare test in altre località.

Condizioni igieniche vergognose

Le autorità hanno anche ispezionato gli alloggi comuni dei dipendenti, dove sono state riscontrate carenze igieniche.  La maggior parte dei dipendenti nel macello di Coesfeld sono immigrati provenienti dall’Europa dell’Est. Molti di questi lavoratori, che hanno trovato lavoro grazie alle agenzie, soggiornano in dormitori. Questo tipo di alloggio permette al virus di diffondersi più velocemente. “Vivono troppo a stretto contatto fra loro” ha detto il rappresentante sindacale Thomas Bernhard, che ha descritto la situazione come un “problema enorme”. Invece, non si conoscono ancora la provenienza e la residenza dei dipendenti di Bochum.

Misure di emergenza attuale

La Renania Settentrionale-Vestfalia (NRW), venerdì, ha attuato un meccanismo di risposta d’emergenza contro il coronavirus e ai focoali di Bochum e Coesfeld. In particolare, la procedura estende le misure restrittive fino al 18 maggio per l’area intorno a Coesfeld. Sia nel NRW che nello Schleswig-Holstein i lavoratori di tutti i macelli e gli impianti di confezionamento della carne dovranno fare il test per coronavirus. I macelli sono già diventati un focolaio di coronavirus negli Stati Uniti, dove decine di impianti hanno chiuso a causa dell’aumento delle infezioni e dei decessi.

 

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Immagine di copertina: Pixabay