Love, ©yoav hornung, https://unsplash.com/photos/_FlNNNDezuw

Smalltown Boy, la storia berlinese dell’inno dei gay

Smalltown Boy è la popolare canzone gay che parla di un ragazzo che affronta l’incomprensione della famiglia, l’omofobia e la solitudine

Smalltown Boy è stato scritto dalla band britannica Bronski Beat nel 1984. L’arrivo del pezzo fu una specie di fulmine a ciel sereno che rivoluzionò il repertorio delle canzoni da discoteca degli anni ’80. Grazie al sound accattivante e alla voce in falsetto di Jimmi Somerville, il pezzo entrò in tutte le radio e scalò la vetta delle classifiche di tutto il mondo. Il testo parla di un ragazzo di paese che si allontana da casa a causa della sua omosessualità e racconta la necessità per gli uomini gay di fuggire dall’intolleranza delle piccole città e di perseguire la reinvenzione nella grande città. Nonostante il testo sia incentrato principalmente su temi riguardanti l’orientamento sessuale e l’identità di genere, Smalltown Boy è diventata più generalmente la canzone per eccellenza di chi, sentendosi diverso, è comunque intrappolato in una vita ai margini per incapacità di esprimere la propria natura.

[adrotate banner=”34″]

Smalltown Boy nella cultura tedesca

Il singolo ebbe un successo pazzesco arrivando addirittura al primo posto nelle classifiche in Belgio e nei Paesi Bassi, al terzo nel Regno Unito e in Germania. Ma particolarmente curioso è un fatto accaduto nella capitale tedesca. Data la sua popolarità, non c’è da meravigliarsi che un musicista di strada lo abbia suonato per racimolare qualche soldo per le strade di Berlino. Casualmente (forse? Chi può saperlo…) lo stesso giorno passava l’autore della canzone. Alcuni non crederanno alla casualità dell’incontro. Ma quando J. Somerville si è unito all’artista si è creata un’atmosfera super emozionante. Tra le molte cover e citazioni particolarmente riuscita è quella dei Nylons. A testimonianza del perdurare dello status di icona conquistato da questo brano, inoltre, nel 2002 il cantante gay tedesco Manuel Sanchez ha intitolato un suo cd, Good news for a smalltown boy.

L’amore gay all’epoca della Berlino divisa

All’epoca della caduta del Muro, la DDR già da vent’anni aveva abolito il divieto di sessualità tra omosessuali, contenuto nel paragrafo 175 del codice penale tedesco. La Repubblica federale invece era ancora restia all’argomento e preferì rimandare l’abolizione del divieto al 1994. La situazione, non essendo ancora affrontata apertamente, era di difficile gestione: gli omosessuali potevano infatti esprimersi liberamente solo all’interno di appositi circoli. Il problema non risiedeva però solo nello svelare l’amore omosessuale, che rimase tabù anche se non ufficialmente censurato, ma nel dimostrare l’umanità, la tolleranza, il rispetto, valori repressi all’epoca della Berlino divisa.

Leggi anche: Berlino onora la Basilicata con cinema e cucina lucana. La serata al Travelling Film Festival

Non perderti foto, video o biglietti in palio per concerti, mostre o party: segui Berlino Magazine anche su Facebook, Instagram e Twitter!

Immagine di copertina: Love, ©yoav hornung, CC0 on Unsplash