Save the Children CC BY-SA 2.0 da Flickr https://www.flickr.com/photos/35889705@N04/6382258191

Save the Children fu fondata per salvare i bambini tedeschi dalla fame

Save the Children nacque a Londra esattamente 100 anni fa

Nel 1919, Eglantyne Jebb, sconvolta dalle condizioni in cui erano costretti a vivere i bambini, soprattutto in Germania dopo la Prima Guerra Mondiale, decise di fare qualcosa per poterli aiutare. Cominciò a raccogliere fondi per i bimbi tedeschi, venendo anche bollata come traditrice dai suoi connazionali, accusata di aiutare il nemico. Ma Eglantyne andò avanti per la sua strada e venne addirittura arrestata. Il giudice, colpito dalla sua storia e dal suo impegno, non la condannò, ma le donò 5 sterline, diventando il primo sostenitore della Jebb che, di lì a poco, fondò la Onlus Save the Children, presentata durante una conferenza alla Royal Albert Hall di Londra nel 1919.

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«Il futuro è nelle mani dei bambini»

«Che ogni bambino affamato sia nutrito, ogni bambino malato sia curato, ad ogni orfano, bambino di strada o ai margini della società sia data protezione e supporto». Con queste parole, Eglantyne Jebb iniziava la sua missione. Nonostante Save the Children fosse stata fondata per aiutare prima di tutto i bambini tedeschi vittime della guerra, ben presto l’associazione allargò il suo raggio d’azione. Nel 1921 Save the Children salvò dalla carestia 650.000 bambini in Russia, nel 1923 la Jebb scrisse la Carta dei Diritti dei Bambini che venne ufficialmente adottata l’anno seguente dalle Nazioni Unite. Nel corso degli anni, la Onlus è attiva non solo negli scenari di guerra di tutto il mondo, ma dove i bambini hanno bisogno di aiuto. Nel 1950, la Onlus operò in Corea per far fronte all’emergenza dovuta alla guerra, nel 1984 in Etiopia per fronteggiare la crisi alimentare, nel 1993 in ex-Jugoslavia dopo il crollo del regime comunista, l’anno dopo in Ruanda dove 60.000 bambini erano stati separati dai genitori dopo un terribile genocidio.

L’attività di Save the Children oggi

Dal 2000, gli aiuti umanitari portati avanti da Save the Children si sono intensificati sempre di più. Nel 2003, l’organizzazione si trovò in Darfur ad aiutare gli sfollati dopo l’orribile conflitto che aveva causato quasi 400.000 morti. Nel 2004, Save the Children arrivò nel sud-est asiatico, massacrato dallo tsunami. Nel 1998, fu aperta la sede italiana di Save the Children, e nel 2008 fu inaugurato un presidio permanente a Lampedusa per accogliere ed aiutare i migranti, arrivando anche a intervenire con una propria nave nel Mediterraneo. Sempre in Italia, la Onlus diede il suo contributo, aiutando dopo il terremoto dell’Abruzzo. Dal 2014 sono stati inaugurati, in tutta la penisola italiana, i primi Punti Luce, strutture per combattere la povertà educativa. Una rete che continua a crescere ogni anno sempre di più.

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Immagine di copertina: Save the Children, ©Primus Inter Pares, CC BY-SA 2.0 da Flickr