I 10 centri storici da visitare assolutamente in Germania
In Germania esistono ben 42 siti dichiarati patrimonio dell’UNESCO e alcuni di questi sono bellissime cittadine poco conosciute
La Germania non è solo Berlino, birra e Oktoberfest, ma vanta ben 39 siti culturali e 3 naturali designati Patrimonio mondiale dall’UNESCO. Di seguito una piccola guida ai centri storici, molti dei quali patrimonio dell’umanità, da visitare assolutamente se ci si trova in Germania.
10. Bamberga (Bamberg)
Una piccola cittadina assolutamente da visitare in Baviera è Bamberga, patrimonio dell’UNESCO dal 1993. È famosa soprattutto per l’Altes Rathaus, il vecchio municipio, un edificio giallo del XIV secolo sospeso sul fiume Regnitz. Come altre città nel mondo, Bamberga non solo viene chiamata piccola Venezia, per le sue case affacciate sul fiume, ma anche piccola Roma, proprio perché come la nostra capitale anche Bamberga sorge su sette colli. Da visitare assolutamente anche la Neue Residenz e il Duomo, una delle opere medievali più importanti in Germania in cui si trova la tomba di Clemente II, unico papa sepolto a nord delle Alpi. Nella lista di cose da fare a Bamberga c’è sicuramente l’assaggiare la Rauchbier, una birra prodotta nel birrificio Schlenkerla, che risale addirittura al Medioevo.
9. Lubecca (Lübeck)
Anche questa città, come molte altre in Germania, è stata distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. È stata poi ricostruita e il centro storico dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. In particolar modo, Lubecca era stata scelta dalla Gran Bretagna come obiettivo da distruggere con 400 tonnellate di bombe, in modo da smorzare il morale della popolazione tedesca. Uno dei simboli di Lubecca è sicuramente la Holsentor, la porta cittadina, sede del museo sulla storia della città. Tipiche e sotto tutela per il loro valore artistico sono gli edifici del centro storico, molti dei quali in stile gotico baltico, una varietà di gotico molto diffusa a Lubecca. Un esempio è la Marienkirche, la chiesa con la più alta volta in mattoni del mondo. Per chi volesse visitare la città con una prospettiva letteraria, in centro si può visitare la Buddenbrookhaus, la casa di Thomas e Heinrich Mann che oggi ospita una mostra dedicata ai due scrittori e alla loro famiglia. Altra tappa obbligata per chi ama letteratura è la casa di Günter Grass, lo scrittore Premio Nobel per la letteratura nato a Danzica, ma che ha trascorso gli ultimi anni della sua vita proprio a Lubecca.
8. Ratisbona (Regensburg)
Patrimonio dell’UNESCO dal 2006, Ratisbona nasce all’epoca dei Romani come accampamento militare e diventa un centro politico importante soprattutto durante il Sacro Romano Impero. La chiesa principale è quella di San Pietro, una cattedrale gotica del XII secolo a cui sono state aggiunte due torri nell’Ottocento. Rappresenta, insieme allo Steinerne Brücke, il ponte di pietra, uno dei maggiori simboli della città. Quattro sono invece le piazze più importanti, ossia la Haidplatz, la Bismarckplatz, l’Alter Kornmarkt (il mercato del frumento) e il Fischmarkt (quello del pesce). Da vedere è anche la Goldener Turm, alta nove piani, circa 50 metri, è la più alta casatorre a nord delle Alpi.
7. Quedlinburg
Passando alle cittadine meno sconosciute, circa a metà strada tra Magdeburgo e Lipsia sorge Quedlinburg. È una piccola cittadina di circa 25mila abitanti e fa parte dei Patrimoni dell’Unesco dal 1994 perché è uno dei centri storici medievali e rinascimentali d’Europa sopravvissuto miracolosamente ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale. A Quedlinburg si trova addirittura una delle case più antiche della Germania e anche le cosiddette case a graticcio, o Fachwerkhäuser.
6. Stralsund
La città si trova su uno stretto del Mar Baltico ed è collegata a un’isola con un ponte. Stralsund è entrata nel 2002, insieme a Wismar, nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO. Le chiese più importanti di Stralsund, riunite tutte intorno alla piazza principale, sono la Jakobkirche, distrutta più volte nel corso della storia, e la Marienkirche, che fino al 1647 deteneva il record di chiesa più alta al mondo. Altro edificio del centro storico è il municipio, uno dei più antichi edifici gotici della Germania.
5. Wismar
Altra città Patrimonio dell’UNESCO di questa lista è Wismar, a circa una sessantina di chilometri da Lubecca. Colpita dalla peste del Trecento e contesa per la sua posizione strategica tra Svezia, Danimarca e Germania, Wismar è oggi una città portuale e patrimonio dell’umanità soprattutto per i suoi palazzi in stile gotico baltico. La piazza del mercato è la più grande della Germania ed è circondata dai più importanti edifici storici della città, quali il municipio, la Marienkirche, il Fürstenhof, ossia la residenza del Duca e il palazzo Alter Schwede.
4. Norimberga (Nürnberg)
Esclusa dalla lista dei patrimoni dell’umanità, ma comunque molto suggestiva e interessante da visitare è Norimberga. Il centro storico, in particolare, distrutto per il 90% nella Seconda Guerra Mondiale, è stato restaurato quasi completamente negli anni e ancora oggi presenta edifici molto belli dal punto di vista architettonico e storico. Assolutamente da vedere sono le chiese, in particolare quella di San Sebaldo (Sebaldskirche), chiesa iniziata nel XII secolo in stile romanico e finita poi in stile gotico, e quella di San Lorenzo (Lorenzkirche), principale luogo di culto evangelico luterano della città. Nella piazza principale di Norimberga, la Hauptmarkt (Piazza del Mercato), si trova invece la Frauenkirche, eretta inizialmente come cappella di corte e oggi principale chiesa cattolica della città. Sempre nella piazza principale, si può ammirare quella che viene considerata una delle più belle fontane d’Europa, ossia la Schöner Brunnen, costruita nel XIV secolo e rimasta intatta durante i bombardamenti grazie ad un involucro di cemento che la avvolgeva. Molto suggestivi e assolutamente da vedere sono gli scorci sul fiume Pegnitz, tra alberi e edifici a picco nell’acqua.
3. Dresda (Dresden)
Altra città che ha subito molti danni durante la Seconda Guerra Mondiale è Dresda, sul fiume Elba. Il centro storico è molto ricco dal punto di vista architettonico. Assolutamente da vedere è la Frauenkirche, ispirata alle chiese barocche italiane. Non colpita direttamente dalle bombe, la chiesa è crollata su sé stessa a causa dello spostamento di una colonna ed è stata lasciata in rovine per 45 anni. Un edificio simbolo di Dresda è la chiesa cattolica della Santissima Trinità, costruita da un architetto italiano nel XVII secolo. Altri edifici importanti del centro storico sono il Semperoper, uno dei teatri dell’opera più importanti al mondo e lo Zwinger, un parco stupendo con dei palazzi barocchi anch’essi praticamente ricostruiti del tutto dopo i bombardamenti. Nelle belle giornate di sole, si può passeggiare lungo il fiume sulla Brühlsche Terrasse, chiamata da Goethe “Balcone d’Europa”.
2. Brema (Bremen)
Famosa per la fiaba dei fratelli Grimm I musicanti di Brema, ricordata anche dalla statua nella piazza del municipio, la città in sé non è patrimonio dell’UNESCO, ma lo sono il suo Municipio e la Rolandstatue, entrambi nella Piazza del Mercato. In particolare, la statua del paladino Rolando (o Orlando), alta più di 10 metri, rappresenta la libertà, la giustizia e l’indipendenza della città di Brema. Un quartiere assolutamente da vedere a Brema è lo Schnoor, una zona originariamente abitata da pescatori e caratterizzata da case colorate miracolosamente rimaste intatte dopo i bombardamenti della guerra.
1. Weimar
Dal Settecento Weimar diventa un centro molto importante dal punto di vista culturale, attirando personaggi del calibro di Goethe, Bach, Schiller, Wagner e Nietzsche. Questa fioritura si riflette anche sull’architettura, tanto che molti edifici del centro sono stati dichiarati patrimonio dell’UNESCO. Da vedere nel centro storico ci sono sicuramente la piazza del mercato con il municipio e le case di Goethe e Schiller, ai quali è dedicata anche una statua nella Theaterplatz. Vicino al parco, invece, si trova lo Stadtschloss, uno degli edifici Patrimonio dell’Umanità e sede della creazione della Repubblica di Weimar.
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Foto di copertina: Norimberga © Camilla Nardelotto