Emergenza climatica? In Germania 20° e ha già riaperto una piscina
L’ondata di caldo fuori stagione di questi giorni, da una parte rende felici i tedeschi, ma dall’altra deve fare anche riflettere sul problema del cambiamento climatico
Sembra che la primavera sia arrivata con molto anticipo, almeno in Germania. Già a metà febbraio le colonnine di mercurio in alcune città tedesche hanno superato di gran lunga le temperature medie di questo periodo dell’anno, dopo un inverno che di giornate veramente fredde ne ha avute ben poche. A Berlino di gradi ce n’erano ben 15, ma in altre città le temperature sono arrivate addirittura a 20°. Secondo The Local, la citta più calda è stata Geilenkirchen, cittadina nel Land della Renania settentrionale-Vestfalia vicino ad Aachen, con 20.6°C. Nonostante tutti siano stati contenti di poter organizzare picnic o grigliate nei parchi o godersi una passeggiata al sole, non si può ignorare che questa ondata di caldo fuori stagione sia un aspetto preoccupante dei nostri tempi, segnale di una vera e propria emergenza climatica.
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Le alte temperature hanno spinto anche una piscina all’aperto ad aprire la stagione in netto anticipo rispetto agli anni scorsi
Una delle città più calde della Germania in questi giorni è stata sicuramente Karlsruhe, con il termometro che ha segnato 20°. Il caldo anomalo ha spinto i gestori della piscina all’aperto Sonnenbad ad anticipare l’apertura degli impianti al 22 febbraio, invitando tutti a “saltare dentro la primavera, nel posto perfetto per celebrare il passaggio tra inverno e primavera”. La Sonnenbad è famosa per essere la prima piscina all’aperto ad aprire in tutta la Germania dopo la stagione invernale. La cosa preoccupante è che la sua apertura, viene ogni anno, a causa delle temperature anormali per il periodo, anticipata sempre di più. Di questo passo è probabile che, anche nei mesi invernali, la piscina non chiuda mai, per la gioia dei suoi gestori.
Per tentare di arginare il problema del riscaldamento globale, la Germania ha varato un piano per correre ai ripari
Il graduale ma inesorabile aumento delle temperature non è un problema che è passato inosservato ai politici tedeschi. A fine gennaio il governo ha annunciato un piano secondo cui la Germania dovrebbe riuscire a rinunciare definitivamente ad usare il carbone per produrre elettricità entro il 2038. Il piano di chiusura delle centrali a carbone dovrebbe già iniziare a partire dal 2022, quando verranno chiusi gli stabilimenti che utilizzano come combustibile la lignite, un tipo di carbone estremamente inquinante. L’obiettivo è quello di fare fronte alla produzione di energia elettrica sfruttando esclusivamente le fonti rinnovabili, come l’energia eolica o solare, dato che si prevede anche la chiusura delle centrali nucleari entro il 2020. La speranza è che i provvedimenti presi dal governo non siano arrivati troppo in ritardo per fare fronte all’emergenza climatica. Per il momento possiamo goderci una primavera fuori stagione, non senza una certa preoccupazione.
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Immagine di copertina: Tramonto da Pixabay