Due star della tv tedesca hanno raccolto un milione di € per la Sea Watch
In Germania due noti presentatori televisivi hanno raccolto poco più di un milione di euro grazie ad un appello lanciato sui social a fine giugno
Due volti noti della televisione tedesca, Jan Boehmermann e Klaas Heufer-Umlauf, hanno espresso solidarietà alla Capitana e al tempo stesso lanciato una richiesta di donazioni tramite un video di 15 minuti su YouTube. Chi salva vite non è un criminale: lasciateci salvare i soccorritori del mare è il titolo dell’iniziativa che ha l’obbiettivo di raccogliere denaro per contribuire alle spese giudiziarie e al pagamento delle sanzioni che saranno inflitte a Rackete. Poco dopo la condivisione del video, il comico televisivo Jan Boehmermann, con un post su Twitter, ha commentato il successo raggiunto, affermando che «Non si tratta soltanto di denaro urgente, ma anche di un chiaro segnale per i responsabili politici e coloro che si occupano di salvare le vite dei migranti».
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Tantissimi tedeschi e italiani hanno contribuito alle donazioni
Si stimano più di 730.000 euro provenienti dalla Germania e oltre 410.000 euro provenienti da donatori italiani. Le donazioni possono essere effettuate tramite un link che riporta alla pagina web creata appositamente. Nel sito web Heufer-Umlauf afferma che «Chi salva vite non è un criminale. In tutto il mondo, ma soprattutto nella nostra libera, democratica e aperta Europa» invitando attori, cittadini e politici ad esprimere la massima solidarietà alla Capitana.
Cosa è accaduto a Lampedusa
Il 29 giugno 2019 intorno all’1:20 di notte, la Capitana Rackete forzò il blocco della guardia di Finanza invocando lo stato di necessità. Non aveva nessuna autorizzazione per sbarcare. E dopo tre giorni ferma al largo dell’isola e circa diciassette dopo aver soccorso decine di migranti, decise di attraccare urtando una motovedetta della guardia di Finanza. In seguito allo sbarco, Rackete fu arrestata per non aver rispettato la legge italiana e non aver obbedito a un comando militare. Inoltre la Capitana, rischia una condanna da 3 a 10 anni di prigione per la violazione del codice della navigazione. E la Sea Watch dovrà pagare una multa di 20mila euro circa come previsto dal decreto sicurezza bis.
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Immagine di copertina: Carola Rackete, Paola Formica © da Flickr, CC 2.0