Cosa ha detto Saviano a Berlino su Salvini e la criminalità giovanile a Napoli
Dopo la proiezione del film Roberto Saviano ha avuto modo di dire la sua su Napoli e Matteo Salvini
Come già scritto in uno dei nostri precedenti articoli, alla 69esima edizione della Berlinale è stato presentato il film Piranhas, titolo internazionale di La Paranza dei Bambini. La pellicola, l’unica italiana in competizione, è tratta dall’omonimo libro di Roberto Saviano. Il giornalista napoletano, subito dopo la proiezione, ha avuto modo non solo di spiegare le tematiche del film e di lanciare qualche “frecciatina” al Ministro dell’Interno Matteo Salvini.
“Il film non vuole raccontare Napoli nel mondo, ma il mondo attraverso Napoli”
“Si tratta di un territorio con il più alto tasso di abbandono agli studi, tra i più alti in occidente. È un territorio in cui vede i ragazzi affermarsi non con l’istruzione, ma affiliandosi alla criminalità organizzata. Il film, non a caso, è ispirato alla realtà. I paranzini sono sempre esistiti nel Sistema, ma non erano mai arrivati così in alto. Ora sono ai vertici, hanno riempito un vuoto di potere, e questo mi ha spinto a scriverne per raccontare un fenomeno mai accaduto prima. Ma fin dalla fase di scrittura, con Claudio Giovannesi, volevamo concentrarci sulle loro emozioni, alla loro perdita d’innocenza. Come ci si deve sentire ad avere quindici anni, migliaia di euro e la consapevolezza che morirai? Quello che accade a Napoli è simile a quello che accade in Bulgaria, Sud America, Albania o Sud Africa. L’aspettativa di vita di questi ragazzi è come quella di un uomo del Medioevo. A venticinque anni sono già morti”.
Le parole di Saviano rivolte a Salvini
“Sono sereno nella mia attività. Continuerò a raccontare e non mi farò intimidire dalle minacce del Ministro dell’Interno Matteo Salvini che sistematicamente fa. L’unica cosa a cui tenevo era che ci fosse attenzione sul suo continuo indossare le uniformi. Il Ministro è l’unico uomo politico occidentale che indossa la divisa della polizia continuamente e non solo in occasioni pubbliche”. In merito alla questione sulla scorta Roberto Saviano afferma: “Al di là della questione sulla mia sicurezza la scorta non è un privilegio, ma un dramma”.
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