Coming Out, il film DDR sui gay presentato a Berlino il 9 novembre 1989

Il primo film della DDR sull’amore omosessuale fu proiettato in anteprima la sera della caduta del Muro

Trent’anni fa in coincidenza con la caduta del Muro, fu proiettata la prima del film Coming Out al Kino International di Berlino. Realizzato durante la DDR dal regista Heiner Carow, Coming Out fu il primo film girato a Berlino Est che svelava il tabù dell’amore omosessuale. L’intreccio si sviluppa su un’empatia che si genera tra due uomini, incontratisi casualmente. La lotta alla discriminazione è condotta anzitutto verso uno dei due protagonisti, che non vuole accettare la sua natura omosessuale.

[adrotate banner=”34″]

Una dichiarazione verso se stessi, prima ancora che verso gli altri

Coming Out racconta la storia omosessuale sviluppatasi tra Philipp (interpretato da Matthias Freihof) e Matthias (Dirk Kummer). I due si incontrano in circostanze assolutamente fortuite, mentre Philipp era impegnato da poco tempo nella relazione con Tanja, una sua collega di lavoro. Un amico di Tanja, Jakob, le rivela che con Philipp aveva stretto un particolare legame amoroso molti anni prima, durante l’infanzia, ma i suoi genitori glielo avevano impedito cercando di allontanare Jakob. Philipp aveva quindi proseguito la sua esistenza cercando di dimenticare questa vicenda e aveva poi intrecciato la storia con Tanja, da cui sarebbe presto nato un figlio. L’incontro con Jakob gli provocò però delle insicurezze che una sera sfogò bevendo alcolici in un bar. Fu proprio Matthias, uno sconosciuto, ad accompagnarlo a casa e da lì nacque tra i due un sentimento molto spontaneo che li trascinò nell’unione omosessuale tanto evitata da Philipp. Il film si conclude con l’accettazione finale della propria natura da parte di Philipp.

L’amore gay all’epoca della Berlino divisa

All’epoca della caduta del Muro, la DDR già da vent’anni aveva abolito il divieto di sessualità tra omosessuali, contenuto nel paragrafo 175 del codice penale tedesco. La Repubblica federale invece era ancora restia all’argomento e preferì rimandare l’abolizione del divieto al 1994. La situazione, non essendo ancora affrontata apertamente, era di difficile gestione: gli omosessuali potevano infatti esprimersi liberamente solo all’interno di appositi circoli. Il problema non risiedeva però solo nello svelare l’amore omosessuale, che rimase tabù anche se non ufficialmente censurato, ma nel dimostrare l’umanità, la tolleranza, il rispetto, valori repressi all’epoca della Berlino divisa.

Leggi anche: Le 10 foto più belle del Gay Pride di Berlino

[adrotate banner=”39″]

[adrotate banner=”34″]

Immagine di copertina: love, screenshot on Youtube