«Come, io, di Genzano, sono diventata infermiera in Germania. Tanti sacrifici ripagati e ora anche mia sorella è qui»
Ex campionessa giovanile di equitazione, Alessia Sacchi ha imparato il tedesco da autodidatta e si è lanciata in una professione con l’entusiasmo e la determinazione di una campionessa
«In Germania per gli infermieri c’è molta più possibilità di trovare lavoro. Essere venuta a vivere qui non è stato facile all’inizio. Non conoscevo la lingua, non avevo nessun familiare. Avevo solo 20 anni. Sono però una persona molto socievole. Ho iniziato a fare amicizie parlando inglese e poi, quando ho cominciato a studiare e parlare tedesco, ho trovato tanta pazienza e aiuto. Ormai sono sette anni che sono qui, quasi otto e devo dire che non tornerei in Italia per niente al mondo. Ovviamente mi manca la mia famiglia ed i miei amici , ma mia sorella tre anni fa mi ha raggiunto, abita a due passi da me e poi ci sono solo due ore di volo tra Düsseldorf e Roma. Cerco di scendere in Italia almeno due volte l’anno e quando possono i miei genitori vengono a trovarci quando possono!». Alessia Sacchi è nata ad Albano Laziale nel 1992, ma è cresciuta a Genzano di Roma, uno dei Castelli Romani. Il suo trasferimento in Germania è nato grazie da un mix di opportunità e desiderio di un’esperienza all’estero. «Dopo il liceo scientifico nel 2011 ho iniziato Scienze per la formazione e la sicurezza all’Università degli studi di Perugia con sede a Narni. La mia vita si divideva tra studio e sport. Faccio equitazione da quando ho 9 anni. Nel 2006 partecipai ai campionati europei in Francia seguita da un istruttore di dressage sposato con una tedesca. È proprio lui che, nel 2012, mi chiese se avessi voluto andare ad allenarmi e lavorare con lui in una scuderia a Sprockhövel, tra Dortmund e Wuppertal. Accettai. Volevo fare un’esperienza all’estero limitata nel tempo ed invece mi sono innamorata della Germania e non ho fatto più il volo di ritorno!»
Lasciare lo sport per tornare a studiare “da prima della classe”
«Per 4 anni ho lavorato in scuderia continuando ad allenarmi e a fare gare. Con il tempo ho capito però che andare a cavallo doveva restare una passione e non essere una professione e così, a fine 2015, parlando con un’amica di scuderia che stava facendo una formazione professionale da infermiera, il cosiddetto Ausbildung, ho cominciato ad interessarmi all’argomento. Ho raccolto informazioni. All’inizio ero tubante sull’iniziare. Non ne avevo mai avuto “contatto” con il mondo infermieristico prima d’ora, l’unico era la conoscenza a memoria tutti gli episodi di Grey’s Anatomy e di Dr House, ma trovavo l’ambito ospedaliero interessantissimo. Per fare un Ausbildung devi trovare una struttura che ti ospiti e faccia fare formazione. Dura circa tre anni e alterna studio e lavoro. Decisi di propormi ad un ospedale di Hattingen, vicino a Bochum, sempre nell’area dove vivevo. Dopo poche settimane mi arrivò una chiamata per andare a fare un colloquio. Ero nervosissima perché le mie conoscenze di tedesco erano buone, ma non sapevo se erano abbastanza per poter iniziare un percorso di formazione. Il mio tedesco l’ho appreso da autodidatta, nessun corso, solo stando tra la gente e vedendo la TV in tedesco con i sottotitoli. Mi accettarono. A marzo 2016 iniziai così il mio Ausbildung come Gesundheits-und Krankenpflegerin. All’inizio fu difficilissimo stare al passo con i ritmi e studiare per gli esami! Ero molto più lenta rispetto agli altri, ma ogni volta che tornavo a casa mi mettevo a leggere e tradurre. Il mio tedesco cominciò a migliorare in maniera incredibile e studiare divenne sempre più facile Durante i tre anni per diventare infermiera ci sono diversi esami pratici, scritti ed orali. L’esame finale, che ho sostenuto ad inizio 2019, ha sette esami in totale: tre scritti, tre orali ed uno esame pratico. Se una persona non riesce a superare anche solo uno dei sette esami deve ripetere solo l’esame che non è riuscito a superare, ma ha solo due tentativi. Se al secondo tentativo non viene passato si viene “bocciati” ed i 3 anni passati a studiare vengono buttati via. Ero tesa, ed invece ho finito con il miglior punteggio di esame del mio corso. Tanti sacrifici sono stati ripagati!»
Dallo studio al lavoro e l’arrivo della sorella, Francesca
«Dopo aver completato l’Ausbildung ho lavorato 6 mesi in pneumologia a Bochum. Il mio sogno però era di iniziare a lavorare in terapia intensiva. A settembre scorso si è liberato un posto proprio in terapia intensiva all’ospedale di Hattingen e così mi sono spostata lì! Iniziare infermieristica è stata la scelta migliore che io abbia potuto fare! Ogni giorno si impara qualcosa di nuovo ed è un boom di emozioni, anche se non sempre belle e positive purtroppo. Non è mai noioso insomma. In generale ormai qui poi mi sento a casa. Tre anni fa, mia sorella, all’epoca diciannovenne, ha deciso di raggiungermi e iniziare un Ausblidung nel settore commerciale. I miei genitori l’hanno presa all’inizio non benissimo per via della distanza però ci hanno sempre dato appoggio! No, non abbiamo altre sorelle e fratellI.Della Germania mi piace la gente, anche se molti pensano che i tedeschi siamo freddi per non parlare dei paesaggi verdi che qui abbiamo. Da tre anni poi sto insieme ad un ragazzo tedesco e ci stiamo costruendo un futuro assieme. Di tornare in Italia non ci penso. »
[adrotate banner=”39″]
RIMANI AGGIORNATO SU BERLINO, SEGUI BERLINO MAGAZINE SU FACEBOOK
[adrotate banner=”34″]
Photo Cover: © Alessia e Francesca Sacchi per Berlino Magazine