Cecylia Maria Roszak, la suora che salvò 17 ebrei polacchi dai nazisti e poi visse fino a 110 anni
Si celebra l’anniversario di Cecylia Maria Roszak, la suora polacca che durante la Seconda Guerra Mondiale nascose e salvò molti ebrei
Il 16 novembre è stato il primo anniversario della scomparsa di Cecylia Maria Roszak la suora che ha rischiato la vita per salvare molti ebrei dall’Olocausto. La sua morte era stata annunciata dall’arcidiocesi di Cracovia dove ha vissuto per circa novant’anni all’interno di un convento domenicano, infatti si pensa che sia stata la suora più longeva mai esistita. Si ricorda con affetto e commozione come la donna che aiutò circa una dozzina di ebrei che giunsero al convento presso Kolonia Wileńska, che oggi si trova in Lituania.
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Gli ebrei che giunsero nel convento erano membri del gruppo sionista Hashomer Hatzair e molti di loro sarebbero diventati membri dei movimenti di resistenza nei ghetti di Białystok, Warsaw e Wilno. Tra di loro c’era l’attivista e scrittore Abba Kovner, che in seguito testimoniò nel processo al criminale nazista Adolf Eichmann. Rimasero sotto la protezione del convento fino all’inverno del 1942. Con l’approvazione delle sorelle, il gruppo di ebrei stabilì una base segreta ebrea a Kolonia Wileńska. Si formò un movimento con lo scopo di combattere contro lo sterminio dei residenti del ghetto. Il suo gesto le valse il titolo onorario, insieme alle altre sorelle di “Virtuose tra le Nazioni” conferito da Israele. Si tratta di una medaglia assegnata a coloro che hanno rischiato la vita durante la guerra per salvare gli ebrei.
La vita di Suor Cecilia
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Immagine di copertina: Convento © mzmatuszewski0 CC0 on pixabay