7 stereotipi berlinesi sulle differenze tra vivere a Kreuzberg e vivere a Charlottenburg
Berlino chic vs Berlino multikulti. Tra verità e cliché, un confronto di usi e costumi tra due cuori di Berlino
Berlino non ha un centro, Berlino ha tanti centri. È una città di quasi 3.000 km² ed una popolazione di 4.462.166 abitanti. La città è divisa in distretti che vengono comunemente chiamati quartieri. Ogni grande città del mondo ha dei divari e degli stereotipi più o meno veri sui suoi quartieri e chi li abita. Quartieri più ricchi, quartieri più popolari, quartieri conosciuti per la vita notturna e altri residenziali e più chic. La prima domanda che un romano fa ad un altro romano, ad esempio, è ” romano di dove?”. Pariolino, trasteverino, monteverdino, dell’Eur, della Garbatella… Da questa prima informazione, seguono una serie di cliché, alcuni simpatici, altri meno. Se sei di Roma nord, preferisci il sushi al Kebab, indossi i mocassini e non le sneaker, fai l’apericena a Ponte Milvio e non bevi Peroni. Dici “top” invece che “daje” e in discoteca prendi il tavolo con la bottiglia di Belvedere. Per quanto si tratti sempre di luoghi comuni, anche la capitale tedesca ha la sua linea sottile che divide la città nella zona più raffinata e in quella più spartana. Kreuzberg e Charlottenburg sono la dimostrazione delle differenze di modus vivendi all’interno di una stessa città e la prova che si può vivere serenamente sotto lo stesso pezzetto di cielo mantenendo ognuno la propria identità. Di seguito, le 7 differenze tra Kreuzberg e Charlottenburg, quartieri presto meglio collegati dalla nuova linea della metropolitana di Berlino
NOTA BENE: è un articolo ironico che non ambisce a fare dei luoghi comuni dei dati di partenza per studi sociologici. Tutti dovrebbero essere liberi di essere ciò che vogliono. Le differenze sono la più grande ricchezza dell’umanità, purché esse siano frutto di scelte individuali e libere. Il mondo è bello perché è vario, ancora più bello se equo.
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1. A Kreuzberg lo zaino, a Charlottenburg la 24ore
Uomini, donne, giorno e sera. A Kreuzberg non importa che tu abbia 15, 20,30 o 60 anni. Che tu stia andando a scuola, a lavoro, in palestra o in discoteca, il tuo mondo lo porti in spalla, dentro uno zaino. Li vedi di tutti i colori, spesso delle due o tre marche del momento, grandi da contenere il computer o piccoli per portarsi dietro lo stretto necessario. Occupano posti sulle U-Bahn e aspettano alle fermate dei bus in compagnia dei proprietari che ne parlano vantandone tutti i pregi come se fossero dei figlioletti « è impermeabile e dentro entra il mondo. Sono 5 anni che lo uso estate e inverno», dicono. Per le vie di Charlottenburg la cosa cambia. Le signore indossano borse griffate, grandi per il giorno, piccole, piccolissime per la sera. Queste si chiamano pochette, contengono le chiavi di casa, un rossetto e un porta carte di credito. Si indossano solo dalle 9 di sera in poi e generalmente mostrano una firma riconoscibile in tutto il mondo. L’accessorio per Lui è invece la 24ore, una borsa dal manico stretto ( alcune anche dotate di rotelle), generalmente in pelle e di forma rettangolare.
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2. A Kreuzberg station wagon anni 70, a Charlottenburg le Audi
Il rischio di essere investito se non si sta attenti alle segnaletiche e ai semafori, a Berlino è alto. Guai ad attraversare con il rosso o a camminare nella parte del marciapiede adibita a pista ciclabile. Quello che cambia tra quartiere e quartiere della capitale tedesca è la tipologia di veicolo che può metterti sotto le ruote. A Kreuzberg probabilmente sarà una station wagon anni 70, un po’ scassata e con pezzi di vernice scrostati, mentre a Charlottenburg sarà un’Audi bianca laccata e super accessoriata. In ogni caso, per evitare di finirci sotto, smetti di guardare il nuovo murales o d’immaginarti nel salotto dell’attico ( vedi punto precedente) e controlla il semaforo.
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3. A Kreuzberg gli Späti sempre aperti a Charlottenburg tutto chiuso alle 11
Il concetto di Späti, se non sei un locale, è tra le prime cose che conosci appena approdi a Berlino. Non ne sapevi dell’esistenza, ma in pochissimo tempo acquisisce un valore inestimabile per la tua quotidinalità. Metà tabacchi, metà alimentari, sempre pronto a soddisfare una voglia improvvisa di Kinder Bueno, di frutta secca, di sigarette o di birra. In quelli più forniti trovi anche di cerotti, spazzolini, riviste, sale, pasta e latte. A Kreuzberg, ne trovi uno ogni 20 metri. Sempre aperti, alcuni diventano un vero punto di rifermento. Se abiti in quella parte di città, sicuramente hai il tuo Späti preferito, un buon sostituto del tuo giornalaio di fiducia in Italia. A Charlottenburg, se malauguratamente alle 11 di sera ti viene voglia di una birra on the road, te la devi fare passare. Sono rari, quasi inesistenti ed è difficile trovarli aperti in tarda ora. In pratica non sono Späti, visto che la parola è un’abbreviazione di Spätkauf che si può tradurre in “negozio aperto fino a tardi”. Se abiti a Charlottenburg fai più caso ad avere qualcosa in frigo da mangiare e bere e non puoi fare affidamento sugli acquisti all’ultimo minuto in quei negozietti pieni di cibarie e speranze.
4. A Kreuzberg i negozi di pearcing, a Charlottenburg negozi di abbigliamento per animali
Vetrine piene zeppe di anelli, anellini, stecchette, palline di ogni forma e materiale. La prima volta che li vedi ti domandi se veramente un negozio così grande possa vendere solo piercing. La risposta te la dai da solo quando ti guardi intorno e noti che è difficile trovare qualcuno che sia senza fori sulla pelle. A Kreuzberg certi piercing sono un must, come il Septum, l’anello posto sulla base del naso. Piccoli, grandi, argentati o colorati in quei negozi ne trovi di tutti i tipi. I clienti sono tantissimi e quindi hanno più senso di esistere di quanto si possa immaginare a primo impatto. Dall’altra parte della città, lo stesso stupore lo puoi provare quando affacciandoti ad una vetrina, ti accorgi dell’esistenza di negozi che vendono solo capi di abbigliamento per animali domestici. Giubbotti, maglioni, collari glitterati o zebrati. Anche lì, le tue domande sull’utilità dell’esistenza di quel tipo di negozio, trova risposta nel grande numero di barboncini, bassotti, levrieri e chihuahua vestiti di tutto punto che allegramente fanno i loro bisognini sulle chicchissime aiuole di Charlottenburg.
5. A Kreuzberg gli imbiss, a Charlottenburg le tovaglie bianche
Voglia improvvisa di Kebab mista a riso cantonese, pizza turca, curry wurst e halloumi? Oppure hai semplicemente un brontolio allo stomaco e pochi soldi in tasca? Controlla su Google Maps la tua posizione. A Kreuzberg le tue voglie di cibo multietnico possono essere soddisfatte in tempi celeri e a modico prezzo. Diversamente se ti trovi ad ovest della città, dove trovi ristoranti dalle tovaglie bianche e prezzi meno abbordabili del mitico Mustafà. Però ogni tanto, un entrecôte e un buon bicchiere di vino, possono regalare grandi emozioni.
6. A Kreuzberg i murales, a Charottenburg gli attici con cupole e lucernari
Se cammini con la testa per aria, Berlino ti dedica tanta bellezza. Kreuzberg è piena di facciate di edifici colorate, murales giganti e piccini, istallazioni e arte di strada per ogni via e viuzza. Scritte sui muri in ogni lingua del mondo. Non mancano i semplici “forza Napoli” scritti con un pennarello sul muro. Leggerli a Berlino, ti fa sorridere anche se tifi un’altra squadra. Charlottenburg regala altre vedute. Palazzi con androni in marmo bianco levigato e terrazzini che ti lasciano immaginare la bellezza degli interni della casa. Magari riesci a rubare con gli occhi qualche scorcio di interno e ti senti quasi colpevole di stare invadendo l’intimità delle mura domestiche di qualcuno, ma la curiosità e l’immaginazione superano quella sensazione di immoralità. Se sei un sognatore, ti ritrovi spesso con in naso all’insù, immedesimato nella vita di una persona che neanche conosci e t’immagini di vivere in uno di quegli appartamenti e di goderti la luce che entra dal lucernario del tuo attico in una via parallela alla Ku’damm.
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7. A Kreuzberg i capelli verdi, a Charlottenburg la messa in piega
A volte speri che siano parrucche, ma poi vedi la ricrescita e ti rendi conto che no, non si tratta di una parrucca, ma di capelli veri. Altre volte il coraggio premia e il risultato è bellissimo. A Kreuzberg sono tanti i coraggiosi che azzardano tagli, acconciature e tinte. Creste, ciocche variopinte, teste bicolori, fermagli di Hello Kitty e bigodini anche al supermercato. A Kreuzberg i parrucchieri sicuramente non si annoiano e i pregiudizi sono fuori moda. A Charlottenburg ancora il biondo Marilyn è il colore di capelli più diffuso, le signore mostrano con fierezza chiome vaporose e messe in piega fresche di giornata. Gli uomini profumano di dopobarba, alcuni tingono i capelli, altri mascherano la calvizia con l’intramontabile amico riporto.
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Immagine di copertina: “Das ist Berlin” © Youtube