surriscaldamento globale

Gli agricoltori tedeschi vogliono fare causa al Governo per aver favorito l’emergenza climatica

Un contadino tedesco vuole fare causa al governo tedesco per lo scarso impegno sull’ambiente

I cambiamenti climatici sono un problema attuale e i suoi effetti sono sempre più evidenti. Per questo, un contadino tedesco ha deciso di fare causa al Governo tedesco per salvaguardare l’ambiente. Heiner Luetke Schwienhorst, in seguito al raccolto più scarso degli ultimi 30 anni, critica l’atteggiamento della Germania nei confronti degli impegni sulla salvaguardia dell’ambiente. L’iniziativa ha subito attirato l’attenzione di altri due contadini e soprattutto di Greenpeace, che si sono uniti alla causa. Il motivo della denuncia sarebbe strettamente ambientale: secondo quanto riportato da AFP, l’obiettivo dei contadini sarebbe la protezione dell’ambiente, e non un risarcimento. Si attende la risposta del tribunale per l’approvazione del caso.

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La promessa tedesca e l’accusa

Secondo quanto riportato da TheWorldNews, nel 2007 la Germania avrebbe deciso di ridurre le emissioni del 40% entro il 2020 rispetto ai valori del 1990. Secondo le ultime dichiarazioni, si potrebbe arrivare ad un massimo del 32% in meno. Questa differenza corrisponderebbe a 100 milioni di tonnellate di diossine nell’aria. L’accusa mossa da Heiner Luetke Schwienhorst e Greenpeace è quella di aver semplicemente rinunciato al raggiungimento dell’obiettivo promesso sulla riduzione delle emissioni. “Mantenete la vostra promessa”: richiede infatti l’avvocato Roda Verheyen, volto noto nel settore ambientale. I portavoce di Greenpeace dichiarano che si tratta di una situazione inaccettabile.

Le conseguenze negli ultimi anni

Secondo Schwienhorst e il “suo team”, l’atteggiamento rinunciatario del Governo sarebbe una minaccia all’ambiente e di conseguenza anche alla salute dei cittadini. Sostengono inoltre l’evidenza degli effetti dell’inquinamento: la siccità che ha colpito le coltivazioni tedesche quest’anno è la peggiore registrata dal 1911. Inoltre, le temperature estive superiori ai 35 gradi costituiscono un problema grave per il bestiame. Ovviamente, ne soffrono anche le coltivazioni: negli ultimi anni sono stati registrati periodi di crescita più lunghi rispetto al 1990.

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Photo: © Global Warming CC-0 on Pixabay