Chemnitz sarà Capitale europea della cultura 2025

Un’occasione per valorizzare il patrimonio culturale e per parlare di Europa: Chemnitz Capitale europea della cultura per il 2025

Il 28 ottobre 2020 una giuria europea di esperti ha eletto la città di Chemnitz Capitale europea della cultura per il 2025. In lizza per aggiudicarsi il titolo altre otto città in tutta la Germania. Il sindaco di Chemnitz e la Ministra della Cultura della Sassonia sottolineano l’importanza di questa visibilità internazionale per mostrare la storia e la ricchezza culturale della città e promuovere temi paneuropei. La Capitale europea della cultura è una città designata dall’Unione Europea e detiene questo titolo per un anno. Durante questo periodo la città ha la possibilità di organizzare eventi culturali per valorizzare la sua ricchezza culturale, ottenere maggiore visibilità internazionale e promuovere anche temi paneuropei. Più città possono essere contemporaneamente scelte come Capitali europee della cultura. Attualmente l’irlandese Galway e la croata Fiume sono le città detentrici del titolo. Nel 2025 i due Paesi che avranno una Capitale europea della cultura saranno Germania e Slovenia. E in Germania è stata la città di Chemnitz ad aggiudicarsi il titolo.

La vittoria di Chemnitz: “un’occasione irripetibile”

Chemnitz ha gareggiato con altre otto città tedesche, tra cui Hannover, Hildesheim, Magdeburgo e Norimberga. Una giuria europea composta da dodici esperti ha esaminato le candidature. Il 28 ottobre 2020 la presidente della giuria, Sylvia Amann, ha decretato Chemnitz vincitrice del titolo di Capitale europea della cultura per il 2025. La notizia è stata accolta con grande entusiasmo dalla città e da tutta la Sassonia. Così la Ministra della Cultura della Sassonia, Barbara Klepsch: “Sono contentissima per la decisione della giuria europea. E sono particolarmente felice per le centinaia di sostenitori nella città e nel Land, per le associazioni e le iniziative, che ora vengono ricompensati per il loro lavoro.” Ha poi sottolineato l’importanza di sfruttare al meglio questa occasione irripetibile: “Come luogo di incontro, la città diventerà un’attrazione centrale nella regione. In vista del 2025 invito a Chemnitz tutti coloro che sono interessati alla cultura, dall’Europa e dal mondo, per sperimentare le ricchezze che la città ha da offrire”. Anche il sindaco della città, Sven Schulze, è grato per l’opportunità. “I preparativi per il 2025 sono già in pieno svolgimento”, ha detto. “Chemnitz e l’Europa possono aspettarsi un 2025 ricco di eventi e di grande crescita per la città”. E ha poi voluto sottolineare che sarà anche l’occasione “per parlare con l’Europa di come affrontare le questioni comuni e importanti”.

Una città dal passato tormentato

Chemnitz è sempre stata uno dei centri industriali più importanti della Sassonia. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la città subì pesanti bombardamenti e il suo centro storico fu praticamente raso al suolo . La ricostruzione avvenne sotto il dominio sovietico, che volle fare della città natale di Karl Marx un modello di città comunista. Dalle rovine della guerra sorsero edifici prefabbricati in cemento e nel centro della città fu collocato un busto monumentale di Karl Marx, presente ancora oggi. Nel 1953 la stessa Chemnitz fu ribattezzata Karl Marx Stadt in suo onore. Con il crollo del Muro di Berlino e la riunificazione, la città riacquistò il suo nome originale e andò incontro a nuove trasformazioni urbanistiche.

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Immagine di copertina: © Pixabay