Prigionieri del campo di concentramento di Mauthausen ©Archiv BVhttps://www.berliner-zeitung.de/berlin/polizei/beihilfe-zum-mord-staatsanwaltschaft-klagt-berliner-kz-aufseher-an-31637376?dmcid=sm_fb_p&fbclid=IwAR2Mk4VtHBmFwuW6tCz6v3FOu30gkKokxwbbfyZSsAbzy54hMGinLAtwH9o

Berlino, arrestato 95enne. Fu guardia al campo di concentramento di Mauthausen

Il 95enne è accusato di aver contribuito alla morte di più di 36000 prigionieri

Come riferito dalla Berliner Zeitung, Hans Werner H.- il cognome non è stato reso noto per questioni di privacy – di 95 anni, è stato accusato di concorso in omicidio. L’accusa è arrivata dal procuratore di Berlino, Martin Steltner, dopo che sono state raccolte le prove della sua appartenenza alla 16° Compagnia delle SS. Aveva infatti lavorato come guardia dal 1944 al 1945 nel campo di concentramento di Mauthausen, nel nord dell’Austria. Secondo Steltner «durante questo periodo 36.223 prigionieri sono stati uccisi prevalentemente nelle camere a gas, ma anche attraverso iniezioni letali, fucilazioni o lasciati morire di fame o al freddo».

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Hans Werner H. è stato arrestato nella sua abitazione di Neükolln

Il 95enne non è accusato di omicidio volontario ma di concorso. Secondo quanto riportato dalla CBSnews, il procuratore Steltner ha dichiarato che «con la sua attività di guardia, ha assistito ma anche reso più semplice l’uccisione di migliaia di prigionieri». Hans Werner H. era a conoscenza delle tecniche usate per uccidere ed è stato un testimone silenzioso delle atrocità che si stavano commettendo all’interno di Mauthausen. L’anziano, secondo la Tagesspiegel, è stato arrestato nel suo appartamento, che si trova al ventunesimo piano di un grattacielo nel quartiere berlinese di Neükolln.  Per oltre 70 anni è riuscito a sfuggire ad un giusto processo. Efraim Zuroff, il più importante cacciatore di nazisti del Simon Wiesenthal Center, ha dichiarato in un’intervista telefonica per la CBSnews che l’arresto di Hans Werner H. «sarebbe stato un sogno per Simon, dato che egli stesso era stato imprigionato a Mauthausen».

La nuova legislazione tedesca permette di processare anche le guardie che hanno solo assistito agli orrori dei campi di concentramento

Secondo una recente legge tedesca, le guardie dei campi di concentramento possono essere perseguite penalmente anche se, fisicamente, non hanno commesso il delitto. Il primo caso di questo tipo ha visto l’arresto di John Demjanjuk, condannato nel 2011 a Monaco a 5 anni di reclusione. L’accusa è di aver assistito al delitto di quasi 20.000 persone nel campo di concentramento di Sobibor. L’ultimo caso prima dell’arresto di Hans Werner H. è avvenuto agli inizi di novembre, a Dortmund e ha visto arrivare alla sbarra Johann Rehbogen. L’uomo di 94 anni è stato accusato di aver partecipato ai crimini avvenuti durante la sua permanenza come guardia nel campo di concentramento polacco di Stutthof, dal giugno del 1942 fino al settembre del 1944. A nulla, giustamente, sono valse le lacrime che Rehbogen ha versato in aula mentre ascoltava le testimonianze dei sopravvissuti che lo accusavano. Come dichiarato da Andreas Grendel, procuratore di Dortmund che aveva formalizzato le accuse contro Rehbogen, «la Germania deve alle famiglie e alle vittime di perseguire questi crimini nazisti anche oggi, questa è una questione legale e morale».

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Immagine di copertina: Prigionieri del campo di concentramento di Mauthausen ©Archiv BV