10 fatti curiosi sulla DDR che pochi conoscono

Sapevate che a Berlino esiste un hotel arredato in stile DDR? E che nella Germania Est i jeans erano un tabù? Se siete affetti da Ostalgie, particolare nostalgia per i tempi della DDR, ecco a voi una lista di dieci fatti sulla ex Germania Est che probabilmente ancora non conoscete.

Avete presente con quanta fatica Alex, protagonista del film Goodbye Lenin (2003), si impegna a recuperare cimeli, prodotti e giornali della Germania dell’Est per salvaguardare così il benessere psicofisico della madre Christiane, convita di trovarsi ancora ai tempi della DDR? Se l’impresa si è rivelata incredibilmente difficile per lui, che ha vissuto nella Repubblica Democratica Tedesca, riuscite a immaginarvi quanto complessa potrebbe risultare oggi, dopo più di 30 anni dalla caduta del Muro? Sono molti gli oggetti e i prodotti considerati tipici della Germania orientale e mai esistiti altrove. In questa unicità risiede il germe della Ostalgie, la famosa fascinazione per l’Est tedesco coltivata oggi da numerosissimi appassionati. Oltre agli oggetti ci sono poi alcuni fatti relativi all’ex Germania Est che quasi nessuno conosce, fatti salvi gli studiosi del periodo. Ecco di seguito una lista, ispirata a The Local, contenente 10 fatti curiosi sulla DDR che pochi conoscono.

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1. Una persona su novanta lavorava per la polizia segreta in via non ufficiale

La popolazione della DDR era la più spiata al mondo a causa della massiccia presenza della Stasi, abbreviazione per Ministerium für Staatssicherheit, organizzazione di sicurezza e spionaggio nata nel 1950 allo scopo di monitorare i comportamenti politicamente scorretti di tutti i cittadini. Ad oggi ancora non è stata fatta luce su tutte le attività che la Stasi svolgeva, dato che ognuna di esse era soggetta a segreto di stato. Ciò che molti non sanno è che oltre agli impiegati ufficiali, la Stasi si appoggiava a una rete di collaboratori informali. In alcuni casi si trattava addirittura di privati cittadini. La BStU (Commissariato Federale per gli Archivi della Stasi) ha stimato la presenza di circa 189.000 collaboratori informali nel 1989, che andavano a sommarsi al personale assunto a tempo pieno.

2. Il grande magazzino più moderno e amato della DDR era a Berlino

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ehemaliges HO Centrum Warenhaus Berlin-Ostbahnhof © Bettenburg CC BY 2.0 DE

Nel 1979 la catena di grandi magazzini della DDR Centrum Warenhaus aprì a Ostbahnhof la sua seconda filiale, la più grande e moderna del Paese. La prima filiale esisteva già da un decennio ad Alexanderplatz. All’epoca Ostbahnhof era la Stazione Centrale di Berlino Est. I clienti arrivavano persino dalla Polonia e dalla Repubblica Ceca per fare acquisti nel grande magazzino di Ostbahnhof.

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3. I jeans erano un tabù

Sapevate che all’epoca della Repubblica Democratica Tedesca i jeans erano proibiti in quanto simbolo della società occidentale e capitalista? I bambini che osavano andare a scuola con i cosiddetti “pantaloni rivettati” venivano rispediti immediatamente a casa. Ma le mode, si sa, una volta che prendono piede si espandono a macchia d’olio e i cittadini del blocco orientale non ne erano di certo immuni. Molti cominciarono ad acquistarli di contrabbando, altri sul mercato nero a prezzi esorbitanti. Per ovviare a problemi di questo tipo, nel 1974 la DDR cominciò a produrne di propri. La qualità tuttavia era scadente, considerati i materiali sintetici utilizzati. Pertanto la rigida Repubblica Democratica Tedesca si trovò costretta a scendere ad un compromesso e cominciò a importarne migliaia e migliaia, molti dei quali vennero venduti addirittura ai dipendenti della Stasi.

4. Non solo Berlino è stata divisa da un muro

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Flandernzaun aus Stacheldrahtgeflecht an Holzpfählen, 1958. Foto: BGS Bayreuth

Durante gli anni della Guerra fredda, la capitale tedesca non fu la sola a essere divisa da un muro invalicabile. Avete sentito parlare di Mödlareuth am Tannbach? La cittadina, che oggi conta 50.000 abitanti, è stata ribattezza “la piccola Berlino” in quanto situata al confine tra la Baviera, che all’epoca faceva parte del settore americano, e la Turingia, che apparteneva alla zona di occupazione sovietica. Mödlareuth rimase divisa da barriere di cemento e filo spinato ben più a lungo della capitale tedesca, ovvero per 37 anni contro 28.

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5. Per acquistare un’auto bisognava aspettare fino a 15 anni

Avete presente quelle automobiline colorate che ancora oggi si vedono ogni tanto sfrecciare sulle strade di Berlino? Si chiamano Trabant, ma affettuosamente ribattezzate Trabi. Prodotte dalla casa automobilistica VEB Sachsenring Automobilwerke Zwickau a partire dagli anni ’50, la Trabant continuò ad essere prodotta fino al 1991, anno della riunificazione tedesca, e per un ulteriore anno nella Germania unificata. Nonostante fossero lente, rumorose ed estremamente inquinanti, tutti i cittadini della Germania orientale volevano possederne una, ma per l’acquisto a volte erano costretti ad aspettare addirittura 15 anni. Non a caso la madre di Alex, protagonista del film Goodbye Lenin, resta di stucco quando il figlio le comunica che la Trabant ordinata tre anni prima è “già” arrivata.

6. Molti cantanti sono stati censurati e costretti a espatriare

Ovviamente in un regime chiuso e repressivo come la Repubblica Democratica Tedesca la libertà di espressione era fuori discussione. La censura colpì qualsiasi aspetto della vita dei cittadini della DDR e anche la musica ne fu colpita duramente: infatti, prima di procedere alla pubblicazione di una canzone, questa doveva obbligatoriamente essere sottoposta al vaglio del Ministero della Cultura. Oltre a Wolf Biermann, che fu privato della cittadinanza dopo aver criticato aspramente il regime durante un concerto, ad essere costretti al silenzio furono anche Nina Hagen e Manfred Krug; senza considerare tutte le canzoni provenienti dagli stati occidentali, come quelle dei Beatles, ritenuti “antisocialisti”.

7. Alcuni prodotti della Germania Est si possono ancora acquistare nei supermercati tedeschi

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YouTube – screenshot © Goodbye Lenin

Un quarto di secolo dopo la riunificazione della Germania alcuni prodotti dell’ex Germania dell’Est sono ancora reperibili sugli scaffali di alcuni supermercati tedeschi. Gli esempi più noti sono lo spumante Rotkäppchen, la bibita gassata Vita-Cola, lanciata sul mercato per la prima volta nel 1957 (può essere acquistata in qualsiasi Aldi) e i sottaceti Spreewald, geograficamente protetti dall’UE in quanto specialità tradizionali.

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8. Nel 1989 le mamme della DDR hanno donato 200.000 litri di latte materno

Le prime banche di latte materno sono state introdotte in Germania dopo la Prima guerra mondiale, visto il numero spropositato di nascite premature e di bambini che all’epoca ne avevano urgente bisogno. Nel 1958 la Germania Est aveva ben 62 banche del latte, contro le 24 dell’Ovest, una differenza numerica che non deve affatto sorprendere visto che all’epoca nella BRD cominciava a nascere una certa diffidenza nei confronti del latte materno, sia per questioni legate alla trasmissione di malattie, sia perché le aziende casearie avevano tutto l’interesse a creare allarmismi di questo tipo. Le donne della DDR, al contrario, continuavano imperterrite nelle donazioni. Nel 1989 vennero donati circa 200.000 litri di latte materno. Dopo la caduta del Muro, il sostegno da parte del governo destinato alle banche andò diminuendo fino a causare la chiusura delle stesse nel 1990.

9. Nella DDR le donne venivano incoraggiate a lavorare con incentivi finanziari da parte del governo

Meno differenze di genere sul posto di lavoro: nella DDR il patriarcato veniva automaticamente associato al sistema capitalista. Pertanto vennero introdotte delle quote e dei sostegni finanziari per incoraggiare le donne a lavorare, nonché delle leggi a protezione delle madri lavoratrici. Si stima che nel 1990 circa il 90% delle donne della Germania Est aveva un contratto regolare, contro il 55% della BRD.

10. A Berlino c’è un hotel completamente arredato in stile DDR

Se proprio non riuscite a guarire dalla Ostalgie, c’è un hotel adatto a voi in cui potrete rivivere l’atmosfera della DDR. Si chiama Ostel ed è situato in uno dei tipici prefabbricati (Plattenbauten) dell’ex Germania Est. A parte materassi e lenzuola, tutto in questo albergo risale ai tempi della DDR. In ogni stanza c’è addirittura il ritratto di Honecker!

Foto di copertina: Lütten-Klein, Blick in ein Wohnzimmer © Spremberg, Joachim CC BY-SA 3.0

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Berlino Schule tedesco a Berlino

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