Viaggiare in Germania: ecco quando il bus è meglio del treno (e viceversa)
Per anni sono stata una fedelissima cliente delle ferrovie tedesche, ma negli ultimi mesi è accaduto ciò che consideravo impossibile: ho tradito questa inossidabile fede per trasformarmi in una sostenitrice delle compagnie di autobus che offrono viaggi ad un prezzo decisamente economico. Mi sono infatti trovata nella situazione di dover lasciare Berlino frequentemente e fare la spola tra la capitale e diverse città del Nord del Paese. Da qui nasce un piccolo manuale per sopravvivere sia in una situazione che nell’altra: treno o autobus che sia, ecco un paio di consigli.
1 – La toilette
Quando ci lamentiamo delle condizioni del nostro bagno di casa dopo che il/la nostro/a partner ha fatto la doccia dovremmo pensare a quanto ci viene offerto quando viaggiamo.
In treno
Se si acquista un biglietto per un ICE la prima cosa da fare, non appena se ne presenta la necessità, è recarsi nella toilette situata nella prima classe. E’ normalmente più grande e, quanto di più importante, pulita, rispetto a quella della seconda. Peccato che io non sia l’unica ad averlo capito, quindi cercate di essere veloci quando non vedrete più la luce rossa che indica: “occupato“. Ogni secondo fa la differenza se non volete aspettare il vostro turno ad aeternum.
In autobus
Con grande gioia comunico soprattutto a voi, donne che state leggendo, che sì, esiste una toilette anche negli autobus. Essendo questi a lunga percorrenza, in ogni caso, non riuscirei ad immaginare il contrario. Fondamentale: ascoltate attentamente il discorso del conducente all’inizio del vostro viaggio. Se però non parlate tedesco o credete che lui si stia esprimendo in polacco (cosa che peraltro può accadere, data l’alta percentuale di autisti provenienti dalla Polonia che lavorano per tali compagnie di trasporti) ricordate le mie parole: il pulsante per lo sciacquone c’è. Piccolo particolare: oltre ad essere nero, è minuscolo. Si tratta di un piccolo tasto in gomma posto nell’unico punto che voi non immaginereste mai: a lato, quasi dietro il WC. Se invece viaggiate su un veicolo meno moderno, il tasto sarà bianco e lo troverete sulla sinistra aprendo la porticina della toilette, accanto al lavabo.
2 – Il controllore/l’autista
In treno
Per ovvi motivi qui non disserterete di politica o altro con il macchinista alla guida del treno, a meno che non siate James Bond, perciò il vostro interlocutore sarà il controllore. Rime indesiderate a parte, non aspettatevi che lui/lei apprezzi il vostro umorismo, soprattutto se siete in partenza all’alba da Berlino verso Monaco di sabato. Loro vogliono solo vedere il vostro biglietto obliterato; qualsiasi altra cosa li irriterà. Unica eccezione: quando i treni delle ferrovie tedesche collassano, vedi alla voce “lunedì di Pasqua”, antivigilia di Natale, weekend precedente a San Silvestro, 2 Gennaio etc. diventeranno la vostra salvezza. Saranno loro ad indicarvi l’unico posto libero in un ICE con almeno 10 carrozze. Se poi sarete davvero fortunati, vi suggeriranno anche come raggiungerlo, visto che non siete provvisti di ali.
In autobus
Colui che guida e il controllore sono nel 90% dei casi la stessa persona. Sarà lui a chiedervi di mostrargli il vostro biglietto ancor prima che saliate sull’autobus e sarà lui a portarvi a destinazione. Inoltre sarà ancora lui a controllare che non abbiate alcun oggetto con voi (il laptop è tollerato) che non sia già stato riposto negli appositi scompartimenti.
3 – Il bar/ristorante
In treno
Sugli ICE, oltre ad un bar si trova sempre un ristorante. Tale vettura diventa il rifugio di quelli che non sono riusciti a trovare un posto a sedere nei giorni “caldi” o nelle ore di punta, ma non illudetevi del fatto che ordinando un solo thè possiate percorrere la distanza Flensburg – Freiburg. Nel frattempo vi dovrà venire fame o perlomeno dovrete mettere in conto di affrontare una spesa non prevista, altrimenti vi sentirete gentilmente invitati a lasciare il posto a qualcun altro.
Consiglio: non date però mai per scontato che la cucina sia aperta. Proprio quando snobberete i bretzel al burro ed erba cipollina che campeggiano fieri in ogni stazione tedesca sappiate che c’è la possibilità che quella sia l’unica cosa che potrete mangiare per i prossimi 600 Km.
Se il treno sul quale viaggiate è un regionale, preparatevi a morire di fame.
In autobus
Bando all’apparenza, evviva il pragmatismo: il futuro dei bar è una semplice scatola di cartone contenente tipici snack tedeschi. Avrete anche la possibilità di acquistare bibite, ma dovrete avere i soldi contati in quanto il conducente non potrà darvi il resto. In effetti sta guidando e ne va anche della vostra sicurezza. Insieme ad H&M gli autobus in questione sono l’unico posto dove io mi senta ricca: non si sa per quale motivo, ma quando ho l’impellente necessità di comperare qualcosa, mi ritrovo puntualmente una banconota da cinquanta euro nel portafogli. Adesso però sto iniziando a pensare che sia sempre la stessa, non c’è altra spiegazione.
4 – I corridoi
In treno
Benvenuti nel mondo delle meraviglie. Se state viaggiando su un treno tedesco preparatevi a rivalutare lo stesso concetto di treno; in particolare i corridoi tra una fila di posti a sedere e l’altra sembrano essere le succursali di asili, scuole e camere da letto dei più piccoli.
Vi potrà infatti accadere di scorgere bimbi gattonare in lungo e in largo, dalla prima all’ultima carrozza, e invano ne cercherete la madre. Soprattutto, non si tratterà di un’allucinazione. A me è capitato spesso e del resto si sa: i tedeschi sono indipendenti. Una volta addirittura ho percorso l’intera tratta Berlino – Amburgo domandandomi dove fosse la sua progenitrice fino a quando l’ho incontrata solo arrivata al binario. Lei e il bambino erano tranquilli e beati come dopo un massaggio ai piedi della durata di un’ora e quarantacinque minuti. La stessa necessaria per raggiungere la città anseatica partendo dalla capitale tedesca.
Mi è anche accaduto questo: un caldo pomeriggio estivo in cui l’aria condizionata diventa l’unica soluzione, mentre mi ero inspiegabilmente addormentata, sono stata svegliata dal rumore di una corsa sfrenata e le grida di una donna: “Warte, warteeeeeee!” (Aspetta, aspetta!!) In quel momento l’ istinto di sopravvivenza mi ha consigliato di spostare i miei piedi più verso l’interno del sedile e un istante dopo il bimbo, evidentemente reduce dai 100 metri insieme a Usain Bolt, ha rimesso con ardore ad un centimetro dalle mie scarpe.
In autobus
Sono decisamente più stretti e di solito rappresentano il punto di sosta per chi attende di poter usare la toilette. Se non volete restare a lungo in piedi in questo modo fate attenzione al simbolo collocato accanto al conducente, in alto di fronte alla portiera. Li c’è la chiave a tutte le vostre domande.
5 – Wi-fi
In treno
Si trova sui treni ICE ed è a pagamento.
In autobus:
“I sogni son desideri”, cantava Cenerentola. In effetti poter contare sull’uso del wi-fi in autobus per sfuggire alla noia è, talvolta, un’utopia. Alcune volte funziona bene, altre nemmeno per un secondo. Buona fortuna.
6 – Dove sedersi
Se non siete amanti dei viaggi in treno o in autobus, l’opzione migliore è sempre quella di sedersi in testa al mezzo di trasporto sul quale ci si trova.
In treno
Spesso nelle vetture di testa si trova la prima classe. Pensateci prima di raggiungerla entusiasti, salvo poi scoprire che solo una Coca-Cola potrà salvarvi dai vostri fastidi, mentre ve ne tornerete mestamente in seconda.
In autobus
Mi costa molto farlo, ma vi svelerò il trucco: cercate di arrivare in anticipo in modo da essere tra i primi della fila. Quando il conduttore si manifesterà e accanto a lui si accalcherà una folla cospicua, mostrate prontamente o sventagliate il codice del vostro biglietto appena vi è possibile. In guerra tutto è concesso. Nel frattempo, abbandonate il vostro accompagnatore al suo amaro destino tra valigie e borsoni da riporre negli appositi scompartimenti e fiondatevi alla conquista dei primi posti, quelli immediatamente alle spalle del guidatore.
Il vostro entusiasmo tuttavia potrà essere subito smorzato da un’indesiderata scoperta: i quattro posti a sedere davanti sono occupati rispettivamente da uno zainetto e da una giacca. Appartengono all’autista, quindi non potrete lamentarvi. Del resto si sa: “das Leben ist hart” (la vita è dura). Buon viaggio!
Photo © Thomas Kholer CC BY SA 2.0